Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Juve, pur non offrendo una prestazione globalmente eccelsa, piega 2-0 il Pafos nella sesta giornata della League Phase di Champions League, portando a casa la seconda vittoria europea in stagione e guadagnando posizioni importanti nella mega classifica UCL.
Sin dai primi vagiti del match, tuttavia il Pafos rende chiare le intenzioni battagliere: i ciprioti aprono gli highlights del match con Anderson che, di tacco, fa tremare lo Stadium. La risposta della Juve è, ovviamente, griffata Yildiz: il destro a giro del turco è il primo grosso pericolo costruito dalla banda Spalletti, con Michael a mettere in calcio d'angolo.
Le fiammate del Pafos sono sempre pericolose per la Juve: alla mezz'ora è ancora Anderson a flirtare con il vantaggio, colpendo il palo su sponda di Dragomir. Poco dopo è lo stesso ex Perugia a mettersi in proprio, con una gran conclusione su azione d'angolo che chiama Di Gregorio al tocco in corner. La migliore chance bianconera capita a David in finale di primo tempo: il canadese, però, cestina una sponda perfetta di Kelly e, a un metro dalla porta, spedisce a lato la palla del vantaggio. All'intervallo è pioggia di fischi per Locatelli e compagni.
Dagli spogliatoi riemerge una Juventus con Conceicao al posto di Zhegrova. I bianconeri hanno subito una chance: Yildiz apparecchia per Koopmeiners, conclusione deviata in angolo da Michael. La Juve bussa di nuovo intorno all'ora di gioco, poco dopo l'ingresso di Openda per Locatelli: ancora Conceiçao a fuggire alla difesa del Pafos, ancora Michael a chiudere.
Il cambio, in ogni caso, rinvigorisce la Juventus che poco dopo rompe il ghiaccio: azione insistita sulla destra con Cambiaso e McKennie a condurre, conclusione potente dello statunitense che non lascia scampo a Michael, 1-0 bianconero al minuto 67.
Sciolta la tensione del risultato, la Juve ci mette appena sei minuti a raddoppiare: il Pafos perde il pallone in zona offensiva, ripartenza perfetta juventina, con David freddo sotto porta dopo preciso invito di Yildiz per siglare il 2-0.
Risultato e partita si cristallizzano, con la Juve che, nei venti minuti finali, si limita a controllare il match, senza creare ulteriori pericoli o lasciando spazio alle iniziative cipriote.



