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Vlahovic Kolo NicoGetty Images

Juventus, l'attacco finisce sul banco degli imputati: la coppia Vlahovic-Kolo Muani delude, impatto nullo di Nico Gonzalez e Conceicao

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La Juventus cade in quel di Parmae vede complicarsi, evidentemente, la rincorsa al quarto posto che vale la qualificazione alla prossima Champions League. Il ko in terra emiliana, infatti, certifica sia il sorpasso del Bologna che l'aggancio da parte della Lazio. In altre parole, l'approdo alla prossima edizione della Coppa dei Campioni è tutto in salita.

Un quadro davvero preoccupante quando alla fine del campionato mancano solamente cinque partite. Per la squadra di Igor Tudor - costretto ad incassare la sua prima sconfitta da tecnico juventino - arrivano segnali davvero allarmanti dalla brutta prova del Tardini.

Sul banco degli imputati finisce ancora una volta l'attacco a tinte bianconere, reparto che ha ampiamente deluso creando di fatto zero pericoli dalle parti di Suzuki. Un trend che, a conti fatti, si ripropone e la fase offensiva bianconera continua inesorabilmente a stentare.

  • FLOP VLAHOVIC-KOLO MUANI

    Per la prima volta in campionato, nonché la seconda in stagione, la Juventus ha iniziato una partita con Dusan Vlahovic e Randal Kolo Muani in campo, insieme dal primo minuto. La loro prova, però, è stata a dir poco deludente. Né il serbo, schierato in qualità di riferimento avanzato, né il francese, chiamato ad agire con grande libertà sulla trequarti, sono riusciti a lasciare il segno. Anzi, entrambi gli attaccanti bianconeri sono stati letteralmente ingabbiati dalla solidità difensiva del Parma.

    Il numero 9 e il numero 20 non sono mai riusciti a creare veri e propri grattacapi dalle parti di Suzuki e il tanto chiacchierato esperimento di onvivenza in campo ha fornito un responso decisamente negativo. Uno di quelli che spengono sul nascere i tanti, troppi facili entusiasmi.

    La partita di Vlahovic si è chiusa dopo appena 45 minuti a causa di un fastidio alla coscia che l'ha costretto ad alzare bandiera bianca all'intervallo, mentre Kolo Muani - pur rimanendo in campo per novanta minuti - non è mai riuscito ad accendere la luce. Morale della favola, bocciatura.

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  • DELUDE NICO GONZALEZ

    L'infortunio di Koopmeiners e le non perfette condizioni fisiche di Yildiz, hanno spianato la strada verso una maglia da titolare a Nico Gonzalez, traslato dalla corsia di destra al ruolo di trequartista. Il risultato? Un autentico buco nell'acqua. L'argentino, ex Fiorentina, ha inscenato una prova abbondantemente al di sotto la linea della sufficienza, infilando una sequela davvero importante di errori. Ammonito ad inizio ripresa, poi, l'ex viola è sparito dai radar: la sua partita si è chiusa quando Tudor l'ha sostituito a quattro minuti dal novantesimo, inserendo al suo posto Weah.

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  • IMPATTO NULLO DI CONCEICAO

    L'infortunio di Vlahovic ha obbligato Tudor a operare un cambio subito dopo l'intervallo e il prescelto per dare il la alla seconda frazione di gioco è stato Francisco Conceicao. Schierato sulla trequarti, più defilato sul centro-destra, il numero 7 portoghese è andato ripetutamente a sbattere contro il muro ducale senza mai trovare il guizzo vincente.

    Per fargli spazio in campo, Tudor ha spostato Nico Gonzalez sul versante opposto e Kolo Muani in qualità di prima punta, ma gli accorgimenti tattici non hanno sortito l'effetto sperato. Conceicao si è affidato esclusivamente a qualche iniziativa personale, ma le folate del giocatore di proprietà del Porto si sono frantumate contro la solidità difensiva di un Parma che non è mai andato in affanno. Nemmeno di fronte alla rapidità dell'esterno lusitano, il quale continua a palesare grossi problemi di adattamento al sistema di gioco di Tudor.

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  • YILDIZ NON AL TOP

    Nello spicchio finale di gara si è visto anche Kenan Yildiz, non al top della forma dopo il problema fisico che l'ha rallentato in settimana. Il turco, entrata a poco più di mezz'ora dalla fine, si è distinto per qualche tentativo interessante senza però riuscire a marcare la differenza. Evidentemente giustificato da una condizione tutt'altro che sfavillante, nemmeno la qualità del suo numero 10 ha permesso alla Juve di raddrizzare la sfida del Tardini.

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  • LE PAROLE DI TUDOR

    Non ha usato giri di parole, Igor Tudor, per commentare la pesante sconfitta della Juventus sul campo del Parma. Di seguito le parole del tecnico croato:

    "Kolo Muani e Vlahovic? Si poteva fare di più, chiaramente, quando arriva la palla negli ultimi venti, venticinque metri bisogna metterla dentro. Se non si mette dentro rischi anche di perderla. Ci manca un po' di cattiveria di andare dentro l'area anche su calci d'angolo. Bisogna crederci, non solo partecipare. Bisogna lavorare e crescere. Senza cattiveria non si vincono le partite. Non si vince con gli schemi, con i sistemi, con le combinazioni. Si vince soprattutto con altre cose.

    Rinvio? Abbiamo avuto questo problema ma non è una scusa. Il Parma fa un calcio di agonismo, butta la palla e hanno fatto questo goal. Per come abbiamo spinto nel secondo tempo meritavamo il goal. Purtroppo davanti è mancato qualcosa. Non posso dire che il Parma ha fatto chissà cosa e noi noi. Però è una sconfitta, va accettata e si va avanti.

    Nel secondo tempo abbiamo spinto tanto ma non siamo stati pericolosi, abbiamo preso un goal da quaranta metri che non si può prendere. Siamo dispiaciuti, anche i ragazzi. però si va avanti. Ci sono ancora cinque gare e si gioca già tra quattro giorni. Il secondo tempo è stato tutto nostro. Ma non l'abbiamo messa dentro, è inutile stare là, ci è mancata concretezza e pericolosità. Se non la metti dentro puoi stare là otto ore".

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