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MIX Bremer Juventus Francesco Acerbi InterGetty

Juventus-Inter verrà decisa anche dalle due difese: Bremer ed Acerbi pronti ad alzare il muro

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L’appuntamento è stato già fissato ed è di quelli che nessun appassionato di calcio nostrano tende a perdersi.

Sabato sera, alla ripresa del campionato, Juventus ed Inter si affronteranno nel Derby d’Italia. Una sfida resa ancor più speciale dalla rivalità che divide le due squadre che da sempre in campionato lottano per le posizioni più importanti.

Come è normale che sia, a guadagnarsi le prime pagine alla vigilia del confronto saranno gli attaccanti e d’altronde non potrebbe essere altrimenti. Juve-Inter vuol dire anche Yildiz, David, Vlahovic, Openda, Lautaro Martinez, Marcus Thuram, Pio Esposito e Bonny, ovvero molto del meglio che la Serie A può offrire ma, proprio perché in campo scenderanno grandi giocatori spiccatamente offensivi, un ruolo fondamentale lo giocheranno le difese.

Rigorosamente a tre entrambe, almeno sulla carta, con due perni centrali che alla lunga potrebbero recitare un ruolo da straordinari protagonisti: Bremer ed Acerbi.


  • Bremer Juventus 2025Getty Images

    C’È UNA JUVE CON BREMER ED UNA SENZA BREMER

    Bremer è semplicemente uno dei giocatori più importanti della Juventus e se la cosa è già evidente di suo quando è in campo, lo è stata paradossalmente ancora di più nel corso dei lunghi mesi nei quali è stato costretto ai box per infortunio.

    Il centrale brasiliano è uno di quei giocatori che garantisce non solo solidità ad un reparto intero, ma anche tranquillità alla squadra. C’era curiosità nel vedere cosa sarebbe riuscito a fare al rientro dopo un lunghissimo stop iniziato lo scorso 2 ottobre quando ha riportato una lesione del legamento crociato anteriore nel corso di una sfida di Champions League con il Lipsia, e la risposta al quesito relativo alle sue condizioni è stata una sola: è rientrato alla grande.

    Bremer ha fatto il suo ritorno in campo lo scorso 24 agosto, quando Tudor lo ha schierato titolare nel match d’esordio in campionato contro il Parma e, in quella occasione, non solo è stato tra i migliori in campo, ma sullo 0-0 ha negato con un grande intervento un goal a Pellegrino quando il risultato era ancora sullo 0-0. Una scivolata che ha assunto i contorni di una rete, anche se poi sul tabellino finale dei marcatori ci sono finiti i nomi dei soli David e Vlahovic.

    Nessun intervento decisivo ma altra partita dai voti alti una settimana dopo, quando la Juve si è imposta per 1-0 sul campo del Genoa. Ancora una volta Bremer non ha commesso sbavature di sorta, contribuendo a blindare la porta della sua squadra.

    Due partite stagionali sin qui giocate e 0 goal subiti dalla Juve: la cosa non è propriamente un caso.

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  • QUANDO C’È IL BRASILIANO NON SI PASSA

    C’è un dato che forse meglio di qualsiasi altro racconta l’importanza di Bremer per la Juventus: quando c’è lui in campo la squadra non prende goal.

    La porta della Juventus è rimasta inviolata nelle ultime otto partite giocate dal brasiliano in Serie A. Per l’ultimo goal incassato bisogna tornare addirittura alla penultima giornata della Serie A 2023/2024, quando fu il Bologna a riuscire a marcare una rete.

    Ovviamente i numeri parlando di un Bremer in ‘versione muro’, ma la verità è che bisogna spingersi oltre le prestazioni personali. Evidentemente quando c’è lui in campo, è il resto del reparto a fare meglio e a trarre dunque beneficio dalla sua presenza non è il solo Di Gregorio (che di fatto non raccoglie palloni in rete), ma anche sono anche quei compagni che nella scorsa stagione, in sua assenza, si sono espressi a livelli decisamente peggiori, proponendo tra l’altro un andamento altalenante.

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  • CF Monterrey v FC Internazionale Milano: Group E - FIFA Club World Cup 2025Getty Images Sport

    ACERBI PRONTO AD ESALTARSI

    Non ci sono dubbi sul fatto che tra tutti i difensori che scenderanno in campo quello che riceverà maggiori attenzioni sarà Akanji, ovvero l’ultimo colpo messo a segno dall’Inter nel corso della sessione estiva di calciomercato, ma se è vero che l’ex Manchester United desta tanta curiosità, è altrettanto vero che per quella che è la sua posizione in campo il vero leader della retroguardia resta Francesco Acerbi.

    A 37 anni, si sistemerà come di consueto nel cuore del terzetto difensivo nerazzurro appunto tra Akanji (che dovrebbe fare il suo esordio con l’Inter nonostante abbia lavorato pochissimo con i nuovi compagni) e Bastoni.

    A lui spetterà dunque ‘l’ultima parola’ e di solito nelle grandi partite si esalta. Questo perché tende a superarsi quando dalle sue parti si aggirano grandi centravanti, tanto che alcuni duelli contro i vari Kane, Haaland e Lukaku (solo per citarne alcuni) sono ancora impressi nella memoria di molti.

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  • UNA SOLIDITÀ DA RITROVARE

    Quando al termine della stagione 2023-2024 l’Inter si è appuntata la Seconda Stella sul petto, sono stati in molti ad individuare nelle difesa il vero punto di forza della squadra guidata da Simone Inzaghi.

    I nerazzurri avevano chiuso il campionato con il miglior attacco e questo è vero, ma più che gli 89 goal segnati furono i soli 22 subiti a fare notizia.

    E’ stato in quella stagione che l’Inter si è creata la fama di squadra tra le più solide d’Europa, cosa poi questa confermata nella scorsa annata in Champions League quando la sua porta è stata violata una sola volta nella prima fase, ma non in campionato. 

    Nella Serie A 2024-2025, i meneghini hanno subito quei 13 goal in più rispetto all’anno precedente che poi, a conti fatti, sono costati certamente quello Scudetto che il Napoli ha poi vinto con un solo punto di vantaggio.

    Ebbene l’Inter con Chivu in panchina viaggia, se si considera anche il Mondiale per Club, ad un goal preso a partita, gli ultimi due dei quali proprio nell’ultima uscita contro l’Udinese quando Bisseck ha sfoderato una prestazione da dimenticare e gli stessi Acerbi e Bastoni sono apparsi in affanno.

    Contro una Juve che prende pochissimi goal (considerando il ‘fattore Bremer’) per l’Inter sarà fondamentale tornare a mostrare la solidità di un tempo. Molto dipenderà anche da Acerbi che, ancora una volta, sarà chiamato a vivere un grande duello contro il centravanti che graviterà dalle sue parti.

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