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Italia in Norvegia con gli interisti Barella, Bastoni e Dimarco: morale da ricostruire dopo Monaco

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L'Italia si gioca tantissimo nella prima uscita valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2026: azzurri di scena venerdì sera a Oslo, dove affronteranno la Norvegia di Haaland.

Appuntamento per il quale sono stati convocati Nicolo Barella, Alessandro Bastoni e Federico Dimarco, col morale a terra a pochi giorni dalla scoppola subita in finale di Champions League a Monaco di Baviera e col caso relativo al compagno di squadra Acerbi a prendersi le prime pagine dei giornali.

Un'opportunità, come sottolineato anche dal c.t. Spalletti in conferenza stampa, di pronto riscatto per mettersi (nei limiti del possibile) alle spalle la 'manita' inflitta dal PSG.

  • MORALE SOTTO I TACCHI

    Il calcio sa essere spietato ma, al contempo, regala anche chance di immediato riscatto: Norvegia-Italia ha questo sapore per i tre giocatori dell'Inter convocati da Spalletti, chiamati a trasformare la rabbia per la delusione europea in carica agonistica da riversare sul campo tra pochi giorni.

    Il morale non può essere ovviamente dei migliori a così stretto contatto col 5-0 di Monaco, ma il pronto ritorno all'opera potrà dare una grossa mano in tal senso: soprattutto nel caso di Barella e Bastoni, certi di un posto nell'undici titolare rispettivamente a centrocampo e in difesa.

    Lo stesso non può dirsi per Dimarco, apparso in fase calante nella seconda metà di stagione: al suo posto, sulla corsia mancina, potrebbe toccare a Udogie.

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  • FORMA FISICA NON AL MEGLIO

    Quello contro la Norvegia sarà l'ennesimo impegno di una stagione massacrante per Barella, Bastoni e Dimarco, fino a poco più di un mese fa in lotta su tutti i fronti con la maglia dell'Inter.

    Annata che, dopo le sfide al cospetto degli scandinavi e della Moldavia, non sarà di certo finita qui: ad attendere loro ecco il Mondiale per Club, dove i nerazzurri affronteranno Monterrey, Urawa Red Diamonds e River Plate per quanto riguarda la fase a gironi.

    Nel migliore dei casi, qualora l'Inter dovesse approdare all'ultimo atto del torneo, le fatiche si protrarrebbero fino al 13 luglio: circa un mese e mezzo prima rispetto all'avvio della Serie A 2025/26.

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  • COSA HA DETTO SPALLETTI

    "Dell'Inter bisogna sottolineare il grande lavoro svolto, sono arrivati in finale di Champions League per due volte negli ultimi tre anni. Poi purtroppo hanno perso, ma è in questo tipo di partite che viene fuori l'uomo e il campione che sei, la forza che hai. Il livello lo determina la reazione a gare come queste. Ai giocatori ora crolla tutto addosso, noi però faremo leva per sistemare tante cose con la prossima partita. Giocheremo per qualcosa di straordinario, sarà l'occasione giusta per ripartire subito al meglio".

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  • IL CASO ACERBI

    A differenza dei tre compagni di squadra dell'Inter, Francesco Acerbi ha deciso di non rispondere alla convocazione di Spalletti: un rifiuto che ha fatto discutere, motivato dal giocatore con questo lungo post pubblicato sui social.

    "Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo".

    Il classe 1988 sarebbe stato il quarto interista a far parte del gruppo della Nazionale in vista delle prossime due sfide: un forfait per certi versi inaspettato, forse dettato da una sorta di risentimento per alcune vecchie dichiarazioni di Spalletti sull'età avanzata che non devono essere state accolte positivamente da Acerbi.

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