Chivu sceglie la migliore formazione possibile, confermando sulla destra un Luis Henrique in grande crescita. Slot, senza Salah ormai in rottura col club, si affida alla coppia Ekitike-Isak con Mac Allister ad agire praticamente da falso 9 in mezzo.
Il primo tempo è ricchissimo di episodi. L'Inter perde per infortunio muscolare sia Calhanoglu (dopo appena 10 minuti) che Acerbi, poi il Liverpool la sblocca con Konaté sugli sviluppi di un corner, ma la rete del centrale viene successivamente annullata al termine di un infinito controllo Var da parte dell'arbitro Zwayer. Motivo? La deviazione di braccio di Eikitike sulla sponda di Van Dijk.
L'Inter si vede poco in avanti, ma quando lo fa è pericoloso. Barella sfrutta quasi alla perfezione una punizione dal limite, fuori di niente, poi Lautaro ha la più grande occasione del primo tempo con un colpo di testa respinto bene da Alisson. Nel secondo tempo l'Inter cresce d'intensità, tenendo per gran parte il pallino del gioco. Ma di grosse palle goal non ne arrivano. Tanti duelli, tanti contrasti, partita molto british che l'arbitro Zwayer lascia prevalentemente giocare, almeno fino all'episodio che decide la partita. Bastoni, fino a quel momento il migliore in campo, tira lievemente la maglia in area di rigore a Wirtz, che accentua e cade giù. Non sembra nulla di che, ma Zwayer decide di andare all'on field rewiew e concedere il penalty tra le proteste generali. Sul dischetto si presenta Szoboszlai, che incrocia alla grande battendo Sommer. Rigore generosissimo, al netto del regolamento.
L'Inter perde così la seconda partita consecutiva in Champions dopo l'Atletico, ancora una volta nei minuti finali, ma rimane comunque momentaneamente nella top 8, dove risale anche il Liverpool.




