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Inizia il campionato dell’Inter, Chivu: “Siamo un cantiere aperto, Napoli favorito per lo Scudetto”

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Primo impegno ufficiale della stagione per la nuova Inter di Cristian Chivu.

Messo alle spalle il precampionato e le tre amichevoli giocate con Monaco, Monza ed Olimpiacos, la compagine nerazzurra tornerà in campo lunedì sera per affrontare il Torino in un match valido per il primo turno di Serie A.

Impegno interno per i meneghini, che sfideranno dunque i granata tra le mura amiche del Giuseppe Meazza ovviamente con l’obiettivo di mettere in cascina i primi tre punti del loro torneo.

Cristian Chivu ha presentato la gara con il Torino nella consueta conferenza stampa della vigilia. 

  • “SIAMO UN CANTIERE APERTO”

    “La squadra ha lavorato bene in queste quattro settimane, è stata una preparazione breve ed intensa e senza grandi difficoltà. I giocatori si sono messi ha disposizione, hanno lavorato sodo per prepararsi al meglio. Siamo ancora un cantiere aperto, vogliamo migliorare in tutto sia a livello individuale che collettivo. Siamo pronti per iniziare e non vediamo l’ora di farlo”.

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  • "NOI COERENTI SUL MERCATO"

    “Da Lookman a Diouf? Il nostro è sempre stato un mercato mirato, poi avevamo scelto alcuni nomi ma purtroppo alcune società hanno dichiarato i loro giocatori incedibili. E’ un po’ come abbiamo fatto anche noi con i nostri giocatori, tutti hanno il diritto di scegliere se vendere o meno. Siamo stati coerenti perché abbiamo tenuto quella che è la linea della società di investire tanto sui giovani. Abbiamo fatto abbastanza bene perché abbiamo scelto giovani importanti che sono già pronti per dare una mano all’Inter”.

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  • "NAPOLI FAVORITO PER LO SCUDETTO"

    “Per Oriali l’Inter è favorita per lo Scudetto? Per me ha ragione Allegri che dice che chi vince lo Scudetto resta favorito per l’anno dopo. Io sono un amico di Lele Oriali, ma direi che con la squadra che già aveva e con quello che ha speso questa estate il Napoli parte favorito”. 

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  • “DOBBIAMO GESTIRE I MOMENTI”

    “Alla squadra voglio trasmettere il carattere e la capacità di saper gestire i momenti, anche quelli meno belli. Penso al 2010 e a Kiev, quando eravamo praticamente fuori dalla Champions. Serve pazienza e bisogna saper gestire per poi arrivare in fondo e comprendere a che punto sei e cosa ti manca per il salto”.

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  • “LA PARTITA LA COSA PIU’ SEMPLICE”

    “Giocare con il mercato ancora aperto? Quello che pensano gli allenatori vale poco, ci sono delle regole imposte. Noi tutti vorremmo essere sereni e avere tutto a posto, ma un allenatore deve anche saper gestire determinati momenti e i pensieri dei giocatori. Anni fa, un grande allenatore mi disse che la cosa più semplice è sempre la partita, il resto sono problemi da gestire. Sarebbe meglio poter partire sapendo che il futuro di tutti è già chiaro, ma fa parte del gioco. Ci sono delle incognite quando il mercato è aperto, ma bisogna saper gestire le varie incognite”.

  • “NON TEMO NULLA”

    “Non temo nulla dell’inizio di stagione, non temiamo niente. Non si può controllare tutto, ma quando sei onesto con te stesso e con il lavoro che hai fatto non devi temere nulla. Noi abbiamo lavorato tanto e bene, poi si cerca sempre di fare il massimo per raggiungere l’obiettivo. La prima partita è sempre quella più importante”.

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  • “ORGOGLIOSO DI ESSERE L’ALLENATORE DELL’INTER”

    “Sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Inter e sono anche consapevole delle responsabilità che ho. Quando dai il massimo e ci metti tempo ed energie per dare il massimo devi essere sereno. Siamo contenti di iniziare la nuova stagione, poi sarà il campo a dire come siamo messi”. 

  • “CON I GIOVANI SERVE PAZIENZA”

    “Con la società condividiamo gli stessi pensieri ed una linea coerente di mercato. Sappiamo cosa è il calciomercato oggi e sono contento di quello che ho. Avevamo parlato di una linea negli Stati Uniti e l’abbiamo mantenuta, abbiamo investito su ragazzi che possono crescere ancora ed aumentare il valore della rosa. Meglio la qualità della quantità, poi sappiamo che con i giovani serve maggiore pazienza. Farli arrivare in un contesto che prevede già giocatori importanti rende più facile il loro inserimento”.

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  • “IL TORINO HA INVESTITO BENE”

    “Il Torino ha cambiato tanto, ma la struttura è rimasta la stessa. Hanno investito bene. L’incognita è quella del nuovo allenatore, ma ho stima di Baroni e so che le sua squadra verrà qui per giocarsela. Non avranno nulla da perdere e punteranno al risultato contro una squadra che sulla carta è più forte. Hanno dei principi di gioco, sanno cosa fare e sono in salute”.

  • “SIAMO SCHIAVI DEL RISULTATO”

    “Sono arrivato in Italia nel 2003, il mio percorso calcistico l’ho fatto qui. Ho fatto i primi anni all’Ajax, dove c’è una cultura calcistica completamente diversa. Nel calcio ci sono tante sfumature diverse che vanno percepite, noi apprezziamo tanto il calcio che si fa all’estero, ma anche loro apprezzano noi. Non esistono principi, c’è la sensibilità di un allenatore, serve un po’ tutto per fare questo lavoro. Per alcuni sarò inesperto, ma la vita mi fa vedere il calcio in maniera diversa. Siamo schiavi del risultato e quindi non si ha il tempo per portare avanti alcune idee, quindi non esiste una regola, ma ci sono il tempo e la maturità di un club, del tecnico e dei giocatori. Noi dovremo partire forte perché le aspettative sono alte e l’obiettivo è migliorarsi”.

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  • “CHI E’ ARRIVATO ALZA IL LIVELLO”

    “Ho detto che ho chiesto qualità e non quantità. Alcuni giocatori non sono stati presi non per colpa nostra. Abbiamo comunque acquistato altri che possono alzare il livello della squadra”. 

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