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Elliott Inghilterra GermaniaGetty Images

No, i calciatori dell'Inghilterra U21 Campione d'Europa non giocano più dei coetanei italiani. È il contrario

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3-2 nei tempi supplementari, l'Inghilterra è Campione d'Europa Under 21. Al termine di una partita combattutissima in cui la Germania è caduta al 93' del primo supplementare (goal decisivo del neo-entrato Rowe), la formazione britannica ha ottenuto il secondo successo consecutivo nella competizione, in cui l'Italia non vince oramai dal 2004.

Si parla spesso di come i problemi della Nazionale azzurra maggiore comincino proprio nella squadra precedente, considerando come al contrario l'Under 19 e l'Under 17 e l'Under 20 abbia fatto maggiore strada negli ultimi anni. Il motivo per cui l'Under 21 non riesce ad avere la meglio sui pari età da più di un ventennio non è dovuto, sempre, a ciò che nei bar sport fisici e virtuali fa discutere gli astanti: l'esperienza nella massima serie.

Quanto giocano i calciatori dell'Italia Under 21 rispetto ai pari età dell'Inghilterra? Considerando la Serie A, e gli altri massimi campionati, si evince che il numero di presenze dei convocati di Nunziata, eliminati proprio dalla Germania nei quarti del torneo slovacco, sono inferiori (e non di poco) rispetto a quelle messe insieme negli ultimi anni dai colleghi britannici, nuovamente reali d'Europa.

  • Arsenal v Bolton Wanderers - Carabao Cup Third RoundGetty Images Sport

    I GIOCATORI INGLESI NELLE BIG

    Partiamo da un discorso di provenienza. Quanti giocatori di Italia ed Inghilterra fanno parte di grandi club che ogni anno, o quasi, giocano le coppe europee? Non sono certo tanti, da una parte e dall'altra.

    Il migliore delle due rose è probabilmente Elliott, gioiello del Liverpool che sta trovan man mano sempre più spazio con la maglia dei Reds. Considerata la mancata presenza della squadra di Slot al Mondiale per Club, il giocatore ha potuto prendere parte all'Europeo, al quale avrebbe probabilmente partecipato in ogni caso.

    Giocano in big club britannici anche McAtee e Nwaneri, ma il numero totale di partite disputate in Champions non è certo sorprendente. Una manciata di gare anche per Livramiento e Quansah, mentre Archie Gray è stato fondamentale nel cammino del Tottenham alla conquista dell'Europa League.

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  • Baldanzi RomaGetty Images

    I GIOCATORI ITALIANE NELLE BIG

    La differenza tra Italia e Inghilterra non è per nulla netta se parliamo di giocatori provenienti dalle big. Una differenza minima non può spiegare come una squadra composta da calciatori con meno presenze nel campionato di massima serie possa diventare due volte Campione d'Europa Under 21.

    Tra i convocati di Nunziata Baldanzi e Pisilli hanno esperienza europea in maglia Roma, mentre Ndour è riuscito ad ottenerla vestendo la casacca del Braga e del Besiktas. Fabbian, invece, ha disputato la Champions League con il Bologna.

    E che dire di Ruggeri, che ha già giocato 18 partite tra Champions ed Europa League? O di Lorenzo Pirola, importantissimo nello scacchiere dell'Olympiakos. Hanno avuto modo di crescere, maturare, sfidare avversari di ogni età e nazioni diverse. Come i colleghi inglesi.

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  • Diego Coppola Italy Under 21Getty Images

    INGHILTERRA VS ITALIA: LE PARTITE GIOCATE

    Quasi tutti i giocatori convocati dal ct Campione d'Europa Carsley e dal collega italiano Nunziata hanno giocato almeno una partita nella massima serie inglese, italiana o in altri campionati continentali.

    Il dato vede precisamente 16 giocatori italiani in campo, contro i 18 inglesi. La curiosità? Nessuno dei 6 portieri in questione ha mai giocato nella massima serie, ovvero Desplanches, Sassi, Zacchi, Simkin, Beadle e Sharman-Lowe.

    Alcuni dei 18 giocatori inglesi hanno messo insieme una manciata di partite prima di essere ceduti in prestito in seconda serie, la Championship: tre in particolare, mentre i calciatori italiani hanno un minimo di 20 gare giocate in Serie A.

    Il totale? Nettamente, i giocatori italiani hanno una maggiore esperienza in massima serie: 928 partite totali contro le appena 661 dei colleghi britannici. Eppure, una squadra ha vinto l'Europeo Under 21 due volte di fila, mentre l'altra non vince da quando i giovani di belle speranze erano De Rossi e Gilardino, oggi over 40.

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  • L'ETÀ MEDIA DELLE DUE UNDER 21

    All'Europeo Under 21 hanno partecipato i giocatori nati dopo il 1º gennaio 2002, dunque in teoria anche 23enni.

    Una grossa differenza tra Italia ed Inghilterra è stata la mancata convocazione di giocatori azzurri 18enni e 19enni, scelti invece dagli inglesi (Nwaneri e Gray), che hanno attestato l'età media a 22.2, contro i 21.2 dei colleghi.

    L'Inghilterra ha puntato su giocatori leggermente più giovani. Considerato il limite dell'età l'Italia non ha potuto certo puntare su 24enni o 25enni, ma sarebbe cambiato poco o niente, considerando che in tale fascia d'età Gattuso non può certo puntare su dei fenomeni del calcio mondiale.

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  • England U21 HIC 2:1Getty/GOAL

    CONCLUSIONI

    I giocatori dell'Italia giocano di più, la differenza dell'età media e dei calciatori impegnati nei tornei europei non è abissale. E allora qual'è il motivo per cui l'Under 21 azzurra fatica così tanto? Una domanda da un miliardo di dollari.

    Di certo il movimento italiano, in generale, non può contare su fenomeni assoluti, o almeno che non hanno ancora dimostrato di esserlo. Diversi giocatori di prospettiva si fermano sul più bello, tra mille prestiti e attacchi da parte dei tifosi o dei media. Certo, anche gli inglesi vanno a fare esperienza, ma non così tanto.

    La conclusione, allora, è che attualmente quando conta, i giovani giocatori inglesi sanno dimostrare di essere più forti, più decisi. Anche loro hanno dovuto aspettare a lungo prima di vincere a livello giovanile, riformando, investendo, fissando le priorità.

    Ora come ora il movimento giovanile italiano si ferma prima della conferma, del grande salto, causa problemi federali alla base e un sistema calcio da rivedere. Il discorso Inghilterra-Italia, ovviamente si ferma all'Under 21, considerando come dall'altra parte la squadra maggiore britannica abbia ottenuto un solo trofeo nel corso della sua storia, sempre deludente e mai da vera big.

    A proposito di giovani dunque, cosa sarebbe successo se l'Inghilterra avesse convocato i 22enni impegnati al Mondiale o comunque oramai parte integrante della squadra principale?

    Parliamo di Lewis-Skelly, Bellingham, Palmer, Colwill, Lewis, Hall, Mainoo. Che potrebbero avere controparti italiane più forti. Quando lo dimostreranno.

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