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Piccoli Fiorentina Serie AGetty Images

Il peso dell’attacco della Fiorentina sulle sue spalle: per Piccoli la grande chance contro il Milan dopo l’esordio in Nazionale

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Quando la Fiorentina si è presentata ai blocchi di partenza della stagione, le aspettative erano relativamente alte. Le prime partite di campionato, però, hanno imposto la necessità — almeno temporanea — di rivedere i piani.

La compagine gigliata, dopo sei giornate, non solo è ancora a secco di vittorie, ma ha già collezionato tre sconfitte (tra l’altro tutte interne) che l’hanno ancorata nei bassifondi della classifica.

Alla ripresa del torneo, dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, i viola ripartiranno da un campo durissimo, ovvero quello di San Siro, e da un avversario, il Milan, che dopo la scioccante battuta d’arresto all’esordio contro la Cremonese ha inanellato una serie di risultati utili che l’hanno spinto a ridosso delle prime della classe.

Un esame, dunque, difficilissimo da superare per la squadra del grande ex Pioli, con ogni probabilità senza poter contare su Moise Kean.

Il peso dell’attacco potrebbe quindi gravare sulle spalle di Piccoli, che a San Siro potrebbe vedersi concedere una chance tanto attesa.

  • Roberto Piccoli FiorentinaGetty

    DEVE ANCORA INCIDERE IN CAMPIONATO

    Piccoli è arrivato alla Fiorentina nelle battute finali della sessione estiva di calciomercato, a campionato già iniziato.

    Non la migliore delle situazioni possibili, ma Stefano Pioli, fin da subito, gli ha concesso grande fiducia. Gli ha consegnato una maglia da titolare a pochi giorni dal suo approdo in viola, in occasione del pareggio con il Torino, e da lì in poi lo ha sempre utilizzato, seppur solo in un’altra occasione dal 1’: nella sconfitta contro il Como.

    Piccoli, sin qui, ha totalizzato 260’ di gioco in campionato, senza mai trovare la via della rete e senza brillare particolarmente. In riva all’Arno, l’attaccante ammirato nella scorsa stagione a Cagliari non si è ancora visto, ma è ovviamente presto per dare giudizi definitivi.

    Il suo unico goal in viola lo ha segnato in Conference League contro il Sigma Olomouc, e chissà che proprio quella rete non l’abbia aiutato a sbloccarsi.

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  • IL PESO DEI 27 MILIONI DI EURO

    La Fiorentina, pur di assicurarsi il cartellino di Piccoli, ha versato nelle casse del Cagliari qualcosa come 25 milioni di euro, ai quali potranno essere aggiunti altri 2 di bonus.

    Un investimento complessivo potenzialmente da 27 milioni di euro, che farebbe dell’attaccante il giocatore più costoso dell’intera storia del club.

    Proprio la cifra sborsata si è tradotta in enormi aspettative, che potrebbero non aver favorito i suoi primi mesi in viola. Alla base di un rendimento sin qui non eccezionale, però, potrebbe esserci anche un discorso prettamente tattico.

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  • piccoli Getty Images

    SENZA KEAN AL SUO FIANCO

    Piccoli, in questo inizio di stagione, è stato utilizzato soprattutto in un attacco “pesante” a due (in alcuni casi anche a tre, con l’inserimento di Dzeko) al fianco di Moise Kean.

    Una soluzione che potrebbe non averlo favorito, visto che i due sono giocatori in qualche modo simili: entrambi hanno bisogno di spazio e di portare addosso il peso dell’attacco per esprimersi al meglio.

    Due centravanti veri, che a volte hanno dato l’impressione di pestarsi i piedi o, comunque, di non aver ancora trovato il giusto feeling.

    A San Siro, però, ad accompagnare in avanti l’ex Cagliari potrebbe esserci un giocatore dalle caratteristiche totalmente opposte: Gudmundsson.

    Anche il trequartista islandese, sin qui, ha fornito prestazioni altalenanti, ma nelle ultime partite con la sua Nazionale ha dato ampi segnali di ripresa (ha segnato anche una doppietta contro l’Ucraina) e dispone di quella qualità necessaria per imbeccare al meglio Piccoli.

    Una coppia inedita ma certamente ben assortita, e i due — nel giorno del loro esame più importante — saranno chiamati ad esprimersi al meglio.

    Molte delle speranze della Fiorentina di compiere un’impresa contro il Milan passeranno dalle loro intuizioni: una vittoria tanto prestigiosa quanto sospirata, o almeno una prestazione di squadra convincente, potrebbe aiutare i gigliati a invertire la rotta dopo un avvio scioccante.

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  • LA SETTIMANA PERFETTA

    La partita di San Siro darebbe inoltre a Piccoli la possibilità di chiudere quella che sarebbe una settimana per lui perfetta.

    Martedì scorso ha infatti esordito in Nazionale maggiore in occasione della sfida con Israele e, sebbene sia entrato a pochi istanti dal triplice fischio finale, la prima in Azzurro rappresenta sempre un grande traguardo per ogni giocatore.

    Piccoli è entrato ufficialmente nel giro di una squadra che, nel 2026, sogna di poter tornare a disputare i Mondiali — e non è una cosa propriamente da tutti.

    Data la grande concorrenza, per riuscire a conservare quel posto dovrà disputare una stagione da protagonista.

    E chissà che la gara con il Milan non possa davvero spingerlo verso nuovi orizzonti.

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