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AC Milan v Fiorentina - Serie AGetty Images Sport

Il Milan e un derby da non sbagliare: la Coppa Italia la strada più breve per l’Europa

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Un derby è sempre un derby, è una partita diversa da tutte le altre, in qualsiasi ambito si giochi. Cerare di renderlo ancora più importante e speciale di quanto già non lo sia è estremamente complicato, ma per il Milan la sfida con l’Inter assume contorni se possibile ancora più rilevanti rispetto al solito.

In palio non ci sarà soltanto la possibilità di staccare il pass per la finale di Coppa Italia, ma anche quella di prolungare un cammino che potrebbe dare un volto diverso all’intera stagione dei rossoneri.

La Coppa, all’inizio dell’annata calcistica, non era certamente l’obiettivo principale del Milan, ma a cambiare le cose in corsa sono stati mesi vissuti tra interminabili alti e bassi che hanno profondamente modificato l’ottica delle cose.

Riuscire a superare l’ostacolo Inter e poi ovviamente sollevare al cielo il trofeo, vorrebbe dire per i rossoneri anche assicurarsi in posto in Europa nella prossima stagione. Non quella più prestigiosa e non quella che una squadra con la storia ed il blasone del Milan punta a giocare, ma comunque una competizione da provare a vincere, che può garantire introiti importanti e che può rendere meno deludente un’annata che, comunque vadano le cose, in tanti non faranno fatica a dimenticare in fretta.


  • LA COPPA COME SCORCIATOIA PER L’EUROPA

    Tecnicamente, la Coppa Italia non è l’unica strada che il Milan può ancora percorrere per strappare una qualificazione europea, ma è certamente la più breve.

    Breve non vuol dire priva di tornanti, ma è quella più semplice da seguire. Sì perché la classifica del campionato parla chiaro e dice che servirà più di una semplice impresa per agguantare quel pass adesso distante troppi punti, quando mancano appena cinque partite.

    Il Milan è attualmente nono a -8 da una Juventus che ha giocato una partita in meno e che potrebbe ancora aumentare il suo vantaggio. Alla fine del 33° turno, il distacco dalla quinta piazza potrebbe aumentare ancora (potrebbero diventare 9 i punti di distacco) e visto l’andamento che i rossoneri hanno avuto in stagione, sembra improbabile anche solo ad una rimonta che avrebbe del clamoroso.

    Più a portata di mano (ma nemmeno troppo) sarebbe la qualificazione alla Conference League, ma è chiaro chiedersi quanto al Milan possa interessare partecipare ad una competizione che regala poco dal punto di vista del prestigio e che viceversa rischia di togliere molto dal punto di vista delle energie.

    Il trofeo della Coppa Italia è invece distante solo due partite (contro Inter ed una tra Bologna ed Empoli) e vincerle entrambe vorrebbe dire evitare l’onta di una mancata qualificazione europea e comunque chiudere una stagione estremamente complicata con due coppe in più in bacheca (considerando ovviamente la Supercoppa Italiana vinta a gennaio).

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  • Matteo Gabbia Inter MilanGetty Images

    IL BILANCIO FAVOREVOLE CON L’INTER

    Di solito si dice che in un derby non ci sono favoriti, tuttavia è normale pensare che, per quello che è stato l’andamento della stagione, l’Inter possa presentarsi al calcio d’inizio con qualche favore del pronostico in più.

    A spingere il Milan ci sono però i precedenti: nelle quattro stracittadine sin qui giocate nel corso dell’annata, i rossoneri non solo sono imbattuti, ma hanno ottenuto risultati decisamente migliori.

    I rossoneri si sono imposti contro i cugini a fine settembre per 2-1 (5° turno di campionato con Paulo Fonseca in panchina), poi si sono ripetuti in un’incredibile finale di Supercoppa Italiana che a gennaio e Riad li ha visti ribaltare il risultato passando dal 2-0 del primo tempo al 2-3.

    Da allora in poi le due meneghine si sono incontrate in altre due occasioni (a febbraio nel 23° turno di campionato) e lo scorso 2 aprile nella semifinale di andata ed è sempre finita 1-1.

    Due vittorie dunque e due pareggi e sarà proprio da un pareggio che si ripartirà nella semifinale di ritorno. Ogni discorso è ancora aperto e il Milan ha già dimostrato di avere le carte in regola per superare l’ostacolo.

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  • FBL-ITA-SERIEA-NAPOLI-AC MILANAFP

    MIGLIORARE IL RENDIMENTO DIFENSIVO

    Per staccare il pass per la finale di Coppa Italia, il Milan sarà chiamato ad offrire una prova non solo di carattere, ma soprattutto solida.

    L’avversario è ovviamente di spessore e, dato l’1-1 dell’andata, sarà fondamentale non prendere goal. Una cosa che è riuscita poco ai rossoneri nel corso di questa stagione, sia sotto la gestione Fonseca che con Conciçao alla guida.

    Anzi con l’ex tecnico del Porto, i numeri difensivi sono peggiorati: in 24 partite, lo stesso numero del suo predecessore da allenatore del Milan, i goal subiti sono stati ben 30, contro i 27 incassati quando era Fonseca a sedersi in panchina (e con i goal segnati si è passato da 44 a a 37).

    Fare confronti è sempre un esercizio complicato, perché bisognerebbe anche analizzare la forza degli avversari incontrati, quello che è certo è però che il Milan di Sergio Conceiçao è riuscito a tenere la sua porta inviolata solo in quattro occasioni.

    E’ accaduto contro il Girona in Champions League, e l’Empoli, il Verona e l’Udinese in campionato. Anche per questo motivo il tecnico lusitano ha deciso di modificare il modulo passando ad una difesa a tre capace di garantire maggiore equilibrio e copertura agli esterni, e contro l’Inter proprio l’equilibrio sarà fondamentale.

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  • NEGARE IL TRIPLETE ALL’INTER

    C’è un altro fattore, certamente di importanza inferiore, che potrebbe dare ulteriore carica al Milan.

    Non si tratta di un vero e proprio obiettivo, ma battere l’Inter vorrebbe automaticamente negare ai cugini il sogno, nemmeno troppo nascosto, di completare uno storico Triplete.

    I nerazzurri sono ancora in corsa in Coppa Italia, in campionato sono primi a pari punti con il Napoli e dunque in piena lotta Scudetto, mentre in Champions League si sono spinti fino in semifinale dove si apprestano ad affrontare il Barcellona.

    Sergio Conceiçao, nel presentare il match, ha chiarito che ovviamente la cosa non rappresenta una motivazione in più per lui e la sua squadra, ma comunque c’è la possibilità di rendere ancora più speciale una serata comunque diversa da tutte le altre.

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