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Fiorentina players celebratingGetty

Il mercato, l’avvio stentato e la svolta contro la Lazio: ora è una Fiorentina che sogna

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Solo fino a poche settimane fa, veleggiava nelle zone basse di classifica, oggi la Fiorentina davanti a sé vede appena due squadre: il Napoli capolista e l’Inter.

La compagine gigliata, dopo un avvio di stagione stentato, non solo ha cambiato marcia, ma ha infilato una serie di risultati utili consecutivi che l’hanno portata ad essere probabilmente la grande rivelazione di questa primissima fase del torneo.

Gli uomini di Palladino oggi si godono un terzo posto che è frutto non solo di un filotto di successi, ma anche di una crescita complessiva difficile da pronosticare fino a poche giornate fa.

  • COME NOVE ANNI FA

    Per una Fiorentina con così tanti punti in classifica bisogna tornare indietro di addirittura nove anni.

    La compagine gigliata per la prima volta infatti ha raggiunto quota 19 dopo dieci turni di campionato, dalla stagione 2015-2016 (in quel caso furono addirittura 21).

    Era quella la prima Fiorentina di Paulo Sousa e quella squadra, dopo aver sognato in grande per tutto il girone d’andata (chiuso al terzo posto) alla fine del campionato si piazzò quinta staccando dunque un pass per l’Europa League.

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  • palladino(C)Getty Images

    LA SVOLTA CONTRO LA LAZIO

    La Fiorentina, dopo aver incredibilmente faticato contro la Puskas Akademia nel preliminari di Conference League e aver totalizzato appena quattro punti nelle prime quattro uscite di campionato, ha dovuto attendere la quinta giornata per vincere la sua prima partita nel torneo: contro la Lazio al Franchi per 2-1 grazie ad una doppietta su rigore del debuttante Gudmundsson.

    Una partita totalmente cambiata nella ripresa, quando Raffaele Palladino ha deciso di abbandonare la difesa a tre sulla quale tanto aveva lavorato nel corso dell’estate, per schierare la sua squadra con una linea a quattro.

    Tornata a quel 4-2-3-1 già adottato dai viola anche nelle ultime stagioni, la Fiorentina ha cambiato marcia a da allora nel torneo ha inanellato un pareggio nel derby con l’Empoli, seguito da quattro vittorie consecutive (contro Milan, Lecce, Roma e Genoa).

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  • Genoa v Fiorentina - Serie AGetty Images Sport

    UNA ROSA RAFFORZATA IN OGNI REPARTO

    Nonostante abbia perso giocatori come Milenkovic, Nico Gonzalez, Amrabat, Castrovilli, Bonaventura, Nzola e Barak, e non abbia trattenuto elementi che nella scorsa stagione erano a Firenze in prestito come Arthur, Maxime Lopez, Belotti e Faraoni, la Fiorentina è riuscita comunque a rinforzarsi.

    Ha salutato molti titolari, in alcuni casi anche inamovibili, ma li ha sostituiti con elementi che hanno reso la rosa più equilibrata.

    Kean si è rivelato quel centravanti che tanto è mancato dalla partenza di Vlahovic in poi, Gudmundsson è la punta di diamante che si è vista ancora poco a causa degli infortuni, Adli è diventato insieme a Cataldi il nuovo padrone del centrocampo, Richardson, Colpani e Bove stanno crescendo di partita in partita e Gosens ha dato solidità alla fascia sinistra togliendo i galloni da titolare a capitan Biraghi.

    A svettare su tutti c’è poi David De Gea che, arrivato da svincolato e dopo un anno di inattività, non solo è diventato uno dei leader assoluti della squadra, ma si è confermato portiere di caratura mondiale portando punti su punti con i suoi interventi.

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  • “STIAMO CRESCENDO”

    Raffaele Palladino, commentando la vittoria contro il Genoa, ha svelato che uno dei punti di forza della sua squadra è il gruppo.

    “Abbiamo vinto una partita da uomini veri, io non guardo la classifica ma la crescita. Oggi Martinez Quarta ha fatto un discorso alla squadra che mi ha fatto venire i brividi, sono il segnale di un gruppo che sta crescendo. Dobbiamo restare umili e tenere un profilo basso perché la Serie A è difficile. Ora non mi aspetto risposte, ma conferme”.

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