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ruben-amorim (C)Getty Images

Il Manchester United un disastro in campionato, i numeri non premiamo Amorim: “La pressione è troppo alta”

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Da quando si è chiusa l’era Ferguson nel 2013 il Manchester United non è di fatto più stato lo stesso.

Da allora i Red Devils sono incappati in più occasioni in stagioni anonime che si sono alternate ad altre nelle quali sono riuscite a mettere in bacheca qualche trofeo, ma nulla di paragonabile con quello che sta accadendo in questa annata.

I risultati parlano di una delle peggiori dell’intera storia del club e a finire sul banco degli imputati è anche colui che più di chiunque altro avrebbe dovuto guidare la rinascita della squadra: Ruben Amorim.


  • Nottingham Forest FC v Manchester United FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    24 TIRI E NESSUN GOAL

    Reduce da quattro risultati utili consecutivi in campionato (le vittorie contro Ipswich e Leicester e i pareggi contro Everton ed Arsenal), il Manchester United martedì sera ha affrontato il Nottingham Forest non solo con l’obiettivo di allungare la sua striscia positiva, ma anche di mettere in cascina quei punti che avrebbero dovuto consentirgli di risalire la classifica.

    Al City Ground invece, i Red Devils sono incappati nella loro tredicesima sconfitta nel torneo, ovvero quella che al momento li relega al 13° posto.

    Un risultato deludente che diventa addirittura doloroso se si pensa che la squadra di Amorim ha calciato ben 24 volte versa la porta avversaria, senza riuscire a trovare la via della rete (ha perso 1-0).

    Nessuna squadra in trasferta, da oltre vent’anni, aveva tirato così tante volte senza segnare. Un dato che conferma come l’attacco sia uno dei punti deboli della compagine guidata da Amorim.

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  • IL 13° POSTO IN CLASSIFICA

    Come detto, la tredicesima sconfitta subita in campionato, ha ancorato il Manchester United al 13° posto nella classifica di Premier League.

    Un piazzamento estremamente deludente già di suo, ma il rischio di fare peggio è concreto.

    I Red Devils sin qui hanno messo in cascina 37 punti sono inseguiti in classifica da Tottenham, Everton e West Ham che sono staccate di appena tre lunghezze (Spurs e Toffees hanno giocato una partita in meno).

    Questo vuol dire che lo United potrebbe potenzialmente chiudere la stagione con una classifica ancora peggiore, cosa che certificherebbe ulteriormente il fallimento di un intero progetto.

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  • FBL-ENG-PR-NOTTINGHAM FOREST-MAN UTDAFP

    “TROPPA PRESSIONE ALLO UNITED”

    A finire sul banco degli imputati anche Ruben Amorim. Il giovane tecnico portoghese, che era reduce dalle grandi cose fatte sulla panchina dello Sporting Lisbona, a novembre ha deciso di lasciare i Leões per raccogliere l’eredità dell’esonerato Ten Hag a Manchester.

    I Red Devils hanno versato nelle casse dello Sporting qualcosa come 11 milioni di euro per liberare l’allenatore ed il suo staff tecnico, ma le cose fin qui non sono andate come da molti immaginato.

    Amorim ha guidato il Manchester United in 29 occasioni raccogliendo 13 vittorie, 5 pareggi ed 11 sconfitte. Un filotto che ha portato al cammino estremamente deludente in campionato oltre che alle eliminazioni dalla Coppa di Lega e dalla FA Cup.

    “Qui non hai tempo, io non ho tempo - ha spiegato dopo la sconfitta contro il Nottingham Forest - La pressione allo United a volte è troppo forte”.

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  • LE SCELTE DI MERCATO

    In molti, nelle ultime settimane, hanno contestato alcune scelte fatte dal Manchester United nel corso della sessione invernale di calciomercato.

    In particolare, i Red Devils hanno lasciato partire in prestito giocatori come Rashford ed Antony che non rientravano più nei piani di Amorim, ma che all’Aston Villa e al Betis stanno facendo ottime cose.

    Il primo si è rilanciato con i Villans al punto di tornare dopo un anno nel giro della Nazionale inglese, mentre è tornato ai livelli proposti all’Ajax in Spagna.

    “Sono giocatori che stanno facendo bene - ha spiegato Amorim - e che hanno avuto le loro occasioni qui allo United. Loro erano qui e giocavano, ma a volte da noi la pressione è troppo alta e non hai il tempo necessario per far crescere i ragazzi. Se manca una base solida non puoi aiutare nessuno. Hanno avuto le loro possibilità, ma a volte il calcio è così e giocare al Manchester United impone una pressione davvero grande”.

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