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Matias Soule RomaGetty

Il lavoro di Ranieri e tanta pazienza: Soulé è rinato, la Roma ora ha un’arma in più

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Quella della Roma è sin qui stata una stagione dai due volti: c’è stato un prima e dopo Ranieri.

Si è passato in breve tempo da un periodo scandito da esoneri (quelli di De Rossi e Juric) e da risultati estremamente deludenti, a quello coinciso con una progressiva risalita e con il rilancio di alcuni di quegli elementi che dovevano rappresentare un punto di forza per i giallorossi ma che, per un motivo o per un altro, non erano riusciti ad esprimersi al massimo delle loro potenzialità.

Tra i meriti che vanno dati a Claudio Ranieri c’è anche quello di aver rilanciato un talento come Matias Soulé. L’inizio dell’avventura nella Capitale del talento argentino era stato estremamente complicato, ma grazie ad un lavoro certosino e a tanta pazienza, l’ex Juventus e Frosinone è finalmente arrivato ad essere ciò che alla Roma tutti speravano potesse rivelarsi: una risorsa importante per il presente e per il futuro.

  • Soule RomaGetty Images

    UN INIZIO DIFFICILE

    Quando la Roma lo scorso 30 luglio ha annunciato l’acquisto del suo cartellino dalla Juventus a fronte di un esborso superiore ai 25 milioni di euro più bonus, sono stati in molti a parlare di un grandissimo colpo.

    Il club giallorosso infatti, aveva fatto suo un talento giovanissimo che nella stagione precedente non solo aveva fatto intravedere qualità incredibili, ma che era anche riuscito nell’impresa di andare in doppia cifra (11 goal) con la maglia del Frosinone.

    Un acquisto pensato anche nell’ottica della possibile cessione di Dybala, ma poi la Joya ha deciso di resistere alle ricchissime lusinghe dei club arabi ed inevitabilmente anche per Soulé le prospettive sono cambiate.

    Sebbene De Rossi e Juric puntassero molto su di lui, è stato Claudio Ranieri a lanciarlo in maniera definitiva. Non lo ha fatto immediatamente, ma anzi dopo un lungo lavoro del quale oggi a Roma godono i frutti.

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  • LE VOCI DI ADDIO A GENNAIO

    Quando a Ranieri è stato affidato il compito di rimettere sui giusti binari una squadra che era praticamente allo sbando, il tecnico si è dato delle priorità.

    Inizialmente nelle sue rotazioni Soulé veniva dopo i vari El Shaarawy e Baldanzi e la cosa si è tradotta in tante panchine e pochi minuti in campo.

    Una condizione, quella che si era venuta a creare, che aveva anche fatto pensare ad una possibile cessione dell’argentino a gennaio. Sulle sue tracce si erano messe Fulham, Betis e Valencia, ma la Roma è sempre stata ferma nel chiudere in maniera rapida ogni discorso.

    Acne lo stesso Ranieri, nel corso di gennaio, ha sempre parlato di Soulé come di un elemento importante per la Roma ed è stata proprio la fiducia incondizionata riporta sul giocatore a decretare la sua permanenza nella Capitale.

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  • Matia Soule Parma RomaGetty Images

    IL MONDO RIBALTATO

    Soulé ha dovuto attendere l’inizio del nuovo anno per veder cambiare nella forma e nella sostanza una situazione che si era fatta molto complicata.

    Tra fine dicembre ed fine gennaio ha accumulato sei panchine in campionato, intervallate da un’unica presenza di appena 6’ (nel 3-1 contro il Genoa a risultato già acquisito), ma da lì in poi incredibilmente il suo mondo si è ribaltato.

    Ranieri gli ha dato fiducia contro il Napoli ed anche nelle ultime due uscite contro Parma e Monza, il risultato: tre partite da titolare su quattro (è andato in panchina a Venezia) restando 90’ in campo.

    Soulé ha ripagato la fiducia che gli è stata data fornendo prestazioni estremamente positive, scandite da goal decisivo siglato sul campo del Parma (splendido calcio di punizione) e da un assist nel 4-0 al Monza.

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  • UN PARTRIMONIO PER LA ROMA

    Il percorso in giallorosso non è stato propriamente semplice per Soulé, ma oggi il talento argentino sembra aver ritrovato quella fiducia nei suoi mezzi che gli consente di esprimersi al massimo delle sue potenzialità.

    Merito di Ranieri, della sua capacità di reagire ed anche di quelle doti innate che gli consentono di essere prezioso in più zone del campo.

    Nelle ultime partite di campionato è stato utilizzato a destra, da seconda punta e da trequartista, a dimostrazione del fatto che la Roma si è ritrovata in casa un jolly importante, oltre che un vero e proprio patrimonio.

    La sua stagione sin qui parla di 25 presenze complessive (15 quelle in campionato), 2 goal ed 1 assist (sempre in campionato), ma la sensazione è quella che i suoi numeri siano destinati a migliorare e che potrà risultare un’arma importantissima sia in Europa League che nella rincorsa in campionato che porta ed un piazzamento europeo.

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