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Timothy Weah JuventusGetty Images

Il futuro di Weah da scrivere, l’agente tuona: “Qualcuno alla Juve crea problemi e pretende una fortuna per vendetta"

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Quello di Timothy Weah è un futuro ancora tutto da scrivere.

L’esterno statunitense infatti, da tempo non rientra più nei piani della Juventus ed il suo nome, nel corso delle ultime settimane, è stato accostato a quello di diversi club.

In particolare si è parlato, in tempi più recenti, di una trattativa già avviata con il Marsiglia, ma di fatto la fumata bianca non è arrivata.

L’agente di Weah, Badou Sambague, attraverso una nota ufficiale riportato anche da ‘TuttoJuve’ e ‘Sportitalia’, ha commentato la situazione del suo assistito.

  • “UNA PERSONA CREA PROBLEMI”

    “La Juve è un club fantastico. Il reparto sportivo è gestito da tre persone: due hanno classe, e un altro è ancora alla ricerca di se stesso. Non possiamo biasimarlo. Due cercano soluzioni, e uno crea problemi. E non possiamo permettercelo”.

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  • “PER VENDETTA SI PRETENDE UNA FORTUNA”

    “Tim Weah, che è sempre professionale, è stato escluso durante il Mondiale. Questa persona ha rovinato il suo Mondiale, ha cercato di costringerlo ad andare dove voleva. Oggi, per vendetta, pretende una fortuna e aspetta un'offerta dalla Premier League che non arriverà e non verrà mai approvata da noi”.

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  • “UNA MANCANZA DI RISPETTO TOTALE”

    “Questi sono metodi antiquati che non mi vanno giù. Non sono abituato a parlare apertamente, ma non farlo oggi equivarrebbe ad accettare una mancanza di rispetto inaccettabile e totale. La classe non si compra per un manager, questo è certo, ma è sempre stata parte della storia della Juventus. Una persona la sta minando. Vediamo”.

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  • LA TRATTATIVA CON L’OM

    Quella tra la Juventus ed il Marsiglia è una trattativa per Weah che va avanti ormai da settimane.

    La volontà del giocatore di trasferirsi all’OM è chiara da tempo, ma i 15 milioni messi sul tavolo dal club transalpino sin qui non sono bastati.

    Secondo quanto emerso negli ultimi giorni, la Juventus vorrebbe ricavare di più dalla cessione del cartellino, da qui lo stallo che si è venuto a creare.

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