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Hancko e il mancato approdo in Saudi Pro League: “20 anni di Atletico Madrid per guadagnare quanto mi aveva offerto l’Al Nassr”

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David Hancko è stato senza ombra di dubbio uno dei grandi protagonisti della sessione estiva di calciomercato.

L’ex difensore della Fiorentina si è trasferito dal Feyenoord all’Atletico Madrid per una cifra complessiva vicina ai 30 milioni di auro, ma inizialmente la sua destinazione sarebbe dovuta essere un’altra.

Hancko infatti aveva già trovato un accordo con l’Al Nassr, ma la trattativa è poi incredibilmente saltata quando si attendevano solo gli annunci ufficiali di rito.

Il centrale slovacco, in un’intervista rilasciata a ‘TA3’, ha svelato che ad attenderlo in Arabia Saudita c’era un contratto faraonico.

  • IL TRASFERIMENTO SALTATO

    A fine luglio Hancko era praticamente un giocatore dell’Al Nassr, tanto che il Feyenoord lo aveva autorizzato a partire alla volta dell’Austria dove la compagine saudita si trovava in ritiro.

    Il difensore aveva anche apposto la sua firma sul contratto ma, al momento di unirsi ai suoi nuovi compagni, l’operazione è clamorosamente naufragata. Hancko infatti non è stato accolto dai dirigenti del club e gli è stato negato l’accesso all’hotel che ospitava tutto il gruppo, venendo dirottato in un’altra struttura.

    A quel punto il giocatore è stato richiamato dal Feyenoord che, nei giorni successivi, ha anche fortemente criticato il comportamento dell’Al Nassr.

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  • “NON ERA LA MIA PRIMA SCELTA”

    David Hancko alla fine è approdato all’Atletico Madrid e, parlando a ’TA3’, ha svelato che il trasferimento in Saudi Pro League non rappresentava la sua prima scelta.

    “Io ho sempre voluto rimanere in Europa, l’Al Nassr non era la prima scelta. In passato avevo parlato con altri allenatori e direttori di altri club, ma il trasferimento non si era mai concretizzato. Questa estate è arrivata una sola offerta, ma è stata incredibile e quindi abbiamo dovuto sederci e parlarne”.

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  • “NON ERA L’OPZIONE IDEALE”

    “Da un certo punto di vista, andare all’Al Nassr non rappresentava l’opzione ideale. Avrei dovuto trascinare mia moglie incinta dall’altra parte del mondo fino a Riyadh, ma lei mi ha detto che sarebbe venuta fino a lì e che avremmo potuto trovare un accordo anche se, naturalmente, aveva altre preferenze”.

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  • “20 ANNI DI ATLETICO PER QUELLE CIFRE”

    “Non mentirò, se paragono i contratto dovrei giocare all’Atletico Madrid per guadagnare la stessa cifra che avrei percepito all’Al Nassr e in Spagna ho firmato per cinque anni, mentre in Arabia Saudita avrei firmato per quattro”.

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