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Gianluigi Donnarumma: il ragazzo prodigio, il Milan, le polemiche, la rottura e l'approdo al PSG

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Per lui quella di martedì7 novembre sarà la prima volta a San Siro da avversario del Milan, la squadra per cui ha sempre tifato fin da bambino, con cui ha giocato per 6 stagioni, stabilendo tanti record e indossando anche la fascia da capitano, ma da cui si è anche separato fra le polemiche nel 2021 dopo aver opposto il suo "no" alla proposta di rinnovo della società lombarda.

Quel "no" ha creato una frattura con una parte importante del tifo organizzato, che non gli ha mai perdonato quel rifiuto, cui è seguito a fine stagione 2020/21 lo svincolo e, dopo gli Europei vinti da protagonista in Nazionale, la firma di un contratto plurimilionario con il PSG.

Lui è Pierluigi Donnarumma, per tutti "Gigio", che a Parigi ha conquistato già 3 trofei in due stagioni, dopo la Supercoppa italiana vinta col Milan nel 2016. Per il portiere che in azzurro ha ereditato la maglia che fu di Gigi Buffon, quella europea di Milano non potrà mai essere una partita come tutte le altre.

  • IL PREDESTINATO DEI PALI

    Gianluigi Donnarumma nasce a Castellammare di Stabia il 25 febbraio 1999, in provincia di Napoli, dove cresce con papà Alfonso e mamma Marinella assieme al fratello Antonio, più grande di lui di 9 anni, e alla sorella Nunzia.

    Come il fratello maggiore Antonio, Anche Gianluigi, che diventa presto per tutti "Gigio", si innamora del calcio e inizia a giocare da portiere, favorito da una stazza importante unita ad una notevole reattività che lo contraddistingue fin da giovanissimo.

    La sua prima squadra è la Scuola Calcio Napoli di Castellammare, con cui Gigio dimostra da subito di avere qualità indiscusse in quel ruolo. Considerato da tutti "un predestinato", è il Milan ad aggiudicarsi a 14 anni il suo cartellino, battendo la concorrenza dei cugini dell'Inter.

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  • A 14 ANNI IL MILAN LO STRAPPA... ALL'INTER

    Una foto, la prima in rossonero, lo ritrae mentre al suo acquisto stringe la mano ad Adriano Galliani. Sei anni dopo, quando Donnarumma compie 21 anni, l'ex a.d. rossonero svelerà:

    "Il merito del suo arrivo al Milan è di chi l’ha scoperto, cioè Mauro Bianchessi. Fu lui che venne da me e mi convinse. Donnarumma era vicinissimo all’Inter, più che a un passo. Ma andammo a casa sua e riuscimmo a strapparlo ai nerazzurri".

    A determinare la scelta della squadra (su di lui ci sono anche Juventus, Roma, Udinese e Fiorentina) è un po' la sua fede calcistica, visto che Gigio è fin da bambino un grande tifoso rossonero, un po' il fatto che suo fratello Antonio prima di lui aveva militato nel vivaio del club milanese dal 2005 al 2010.

    "Dovevo andare all'Inter - dirà lo stesso Donnarumma -, mi avevano cercato anche Juve e Fiorentina, ma la scelta l’ho fatta io, perché sono sempre stato tifoso milanista".

    Approdato nelle Giovanili rossonere, dal 2013 al 2015 Donnarumma può affinare la sua tecnica fra i pali e gioca sempre con ragazzi più grandi di lui: prima con i Giovanissimi, poi con gli Allievi, infine con la squadra Primavera, guidata da Christian Brocchi.

    Al netto di qualche errore di percorso, come quello commesso nel Torneo di Viareggio contro il PSV Eindhoven (Gianluca Scamacca gli ruba palla all'89' e serve a Hiwat la palla per il 2-1 nel match inaugurale dell'edizione 2015), la crescita del portiere campano è esponenziale.

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  • L'ESORDIO IN SERIE A A 16 ANNI: IL RAGAZZO PRODIGIO

    Fedele a ruolo di "predestinato" che tutti gli hanno predetto, un metro e 96 centimetri di altezza per 92 chilogrammi di peso forma, Gigio brucia le tappe e nella stagione 2014-15 Filippo Inzaghi, con il primo portiere Diego López squalificato e il terzo Michael Agazzi infortunato decide di portarselo in panchina per la gara di Serie A Milan-Cesena.

    È il 22 febbraio 2015 e Donnarumma, che non ha ancora compiuto 16 anni, può aggregarsi alla Prima squadra rossonera grazie ad una deroga concessa dalla Federcalcio. L'anno seguente, raggiunti i 16 anni d'età, dopo aver firmato il suo primo contratto professionistico, il giovane portiere è già in pianta stabile in Prima squadra agli ordini di Sinisa Mihajlovic.

    Alle prestazioni positive nel precampionato seguono i giudizi sempre più positivi del tecnico serbo, che decide di lanciarlo in campo contro il Sassuolo a San Siro il 25 ottobre 2015, all'età di 16 anni e 8 mesi. Gigio diventa il secondo portiere più giovane ad esordire con il Milan.

    Dopo il vantaggio iniziale su rigore di Bacca, Berardi, su punizione, lo batte sul suo palo. Donnarumma non è esente da responsabilità, ma nel finale un goal di Luiz Adriano regala i 3 punti ai rossoneri e per il portiere arrivato da Castellammare è solo l'inizio di un lungo cammino e le cose positive fatte dal ragazzo sono decisamente in numero superiore.

    Tanto che presto Gigio scavalca nelle gerarchie dell'allenatore serbo Abbiati e Diego López. Mihajlovic gli dà fiducia e Donnarumma la ripaga ampiamente, dando una prima dimostrazione di grandezza il 7 novembre 2015, quando con le sue spettacolari parate, costringe sullo 0-0 a San Siro l'Atalanta di Gasperini. Al termine della partita Sinisa quasi non crede a quanto ha visto, e ai microfoni dei cronisti e delle tv ribadisce il concetto:

    "Questo qui è un fenomeno, un predestinato"

    Il 21 novembre 2015 arriva anche il primo incrocio sul campo su quello che è sempre stato il suo idolo, Gianluigi Buffon. A Torino Gigio para il parabile, ma è la squadra bianconera di Allegri ad aggiudicarsi i 3 punti in palio grazie ad un goal di Dybala. Il Milan perde 1-0, per Donnarumma la data è comunque da cerchiare in rosso.

    Il 31 gennaio 2016 è la volta del suo primo Derby della Madonnina, che gli consente di diventare il titolare più giovane di sempre a disputarlo. Uno dei tanti record che da lì a poco l'estremo difensore campano stabilirà. I rossoneri vincono 3-0 e Icardi sbaglia anche un rigore, calciato sul palo, forse messo in difficoltà dalla stazza del suo avversario.

    La prima stagione da titolare in rossonero si chiude però con una delusione per Gigio. Nel finale di stagione il suo ex allenatore nella Primavera, Brocchi, sostituisce Mihajlovic, e il Milan sfida in finale di Coppa Italia la Juventus di Allegri. Potrebbe essere il primo trofeo alzato dal portiere, invece a vincere sono i bianconeri, che si impongono 0-1 con una rete di Morata nei tempi supplementari a spezzare l'equilibrio.

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  • DONNARUMMA E IL MILAN: UN AMORE PROBLEMATICO

    La stagione 2016/17, con Vincenzo Montella in panchina, è anche la prima interamente da titolare per Donnarumma, ad appena 17 anni. Dopo le 30 presenze del primo anno, il portiere campano riparte con un rigore parato a Belotti nella 1ª giornata di Serie A. L'impresa col Torino lo rende il primo portiere minorenne capace di parare un rigore dal secondo Dopoguerra.

    Quella dei salvataggi sui tiri dagli 11 metri diventa presto una sua specialità: nella sua esperienza al Milan limitatamente alla Serie A ne neutralizzerà 15 su 43, con una percentuale di salvataggi del 35%. Il 23 dicembre 2016 a Doha il Milan affronta nuovamente la Juventus nella Supercoppa Italiana e Donnarumma prepara la sua vendetta dopo la finale di Coppa Italia sfumata l'anno prima.

    Chiellini e Bonaventura fissano il punteggio sull'1-1 nei tempi regolamentari. La gara resta in parità anche nei supplementari e per decretare un vincitore servono i calci di rigore. Ed è qui che Gigio sale in cattedra: la sua parata del penultimo rigore bianconero calciato da Dybala, seguita dalla trasformazione di Pasalic, permette alla squadra di Montella di imporsi 5-4 ai rigori e di alzare il trofeo.

    Donnarumma non può ancora saperlo, ma la Supercoppa italiana 2016 resterà anche l'unico titolo vinto con la maglia rossonera. Presto il suo rapporto con la squadra del suo cuore e i suoi tifosi sarebbe diventato problematico.

    A curarne gli interessi è infatti il noto agente FIFA Mino Raiola, pronto a ottenere grandi cifre per il suo assistito e a portarlo lontano dall'Italia laddove la società non dovesse soddisfare le sue richieste economiche. Il contratto del portiere è in scadenza a giugno 2018 e a febbraio 2017 il procuratore dichiara:

    "Donnarumma merita una grande squadra"

    Bisogna trovare un accordo, pena il rischio di veder approdare l'estremo difensore campano in qualche big europea pronta a fare follie per assicurarselo. Intanto una nuova super prestazione contro la Juventus il 10 marzo 2017, fa aumentare ulteriormente le sue quotazioni. I bianconeri passano 2-1 (Benatia e Dybala su rigore nel recupero, con rete rossonera di Bacca sul finire del primo tempo) ma il portiere campano è un gigante fra i pali.

    Le voci di mercato si rincorrono, ma Gigio dà un indizio a tutti su quella che è la sua prima scelta, e bacia la maglia del Milan al termine del confronto di Torino. Un gesto d'amore verso i colori rossoneri, che di lì a poco, tuttavia, gli si ritorcerà contro quando verso fine stagione emergono grosse difficoltà per il rinnovo del contratto.

    In totale nella sua seconda stagione Gigio totalizza 41 presenze fra campionato (38), Coppa Italia e Supercoppa nazionale, ma ad aprile è ufficializzato il passaggio di proprietà da Berlusconi alla cordata cinese. Il braccio operativo della nuova società è composto dall'a.d. Marco Fassone e dal Direttore sportivo Mario Mirabelli.

    I due nuovi dirigenti incontrano a più riprese Raiola e il giocatore per cercare un accordo. Si rincorrono voci contrastanti. Il portiere assicura ai microfoni di 'GQ':

    "Sono molto legato ai colori rossoneri".

    Concetto ribadito da Mirabelli:

    "Gigio ci ha manifestato la volontà di rimanere".

    Le parole di Raiola, invece, vanno in direzione opposta:

    "Su di lui ci sono 11 club".

    Il 15 giugno 2017 Fassone sembra mettere il punto sull'avventura rossonera di Donnarumma:

    "Abbiamo finito da pochi minuti l’incontro con il procuratore di Gigio Donnarumma- spiega piuttosto contrariato ai cronisti -. Ci ha comunicato la volontà del giocatore di non rinnovare".

    Le parole di Fassone mandano su tutte le furie il tifo organizzato, che accusa il giocatore di essere un mercenario. Scatta una pesante contestazione ai suoi danni, che sfocia negli eccessi della gara fra Italia Under 21 e Danimarca, valida per la fase finale degli Europei di categoria: sul campo dagli spalti piovono dollari falsi e per un breve momento viene esposto lo striscione: "Dollarumma".

    Gigio è affranto, Montella va a trovarlo a casa sua e la trattativa riparte. Alla fine dopo gli attriti la fumata bianca giunge l'11 luglio 2017, quando sui canali ufficiali il Milan annuncia il rinnovo contrattuale del portiere a 6 milioni di euro a stagione fino al 2021.

    "Donnarumma-Milan: avanti insieme - scrive il club sul sito ufficiale -. Gigio ha ufficialmente rinnovato il suo contratto in rossonero".

    E il comunicato ufficiale spiega:

    "AC Milan comunica di aver prolungato al 30 giugno 2021 il contratto di Gianluigi Donnarumma. È stato raggiunto, dunque, l'accordo per il rinnovo di contratto del nostro portiere. Una bella notizia per la società, che ha fortemente voluto e insistito per la firma, il ragazzo e i tifosi. La storia rossonera di Donnarumma continua".

    Presto emergono i dettagli dell'accordo siglato fra le parti: nel contratto del portiere, che per definire l'accordo rinvia anche l'esame di maturità, sono previsti una clausola rescissoria da 70 milioni di euro e il ritorno in rossonero del fratello di Gigio, Antonio, che percepirà uno stipendio da un milione di euro annui. I due fratelli, che saranno protagonisti della conferenza stampa del 12 luglio, giocheranno di nuovo insieme.

    "Sono contentissimo e orgoglioso di essere al Milan - dichiara Gigio - . Non ho mai avuto dubbi, mi dispiace che i tifosi hanno pensato che io abbia tradito. Ringrazio invece chi mi ha sempre sostenuto anche in un momento così e negli ultimi due anni".

    E a lui segue il fratello Antonio:

    "Ringrazio Fassone e Mirabelli per essere qui, per me è bellissimo tornare qua, soprattutto se sono insieme a mio fratello - afferma -. Ho rivisto persone a cui ero affezionato e stare in camera con mio fratello è veramente emozionante. Farò di tutto per meritarmi il ruolo che dovrò ricoprire".
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  • IL NO AL RINNOVO E L'ADDIO DA SVINCOLATO NEL 2021

    Scongiurato l'addio nel 2017, Donnarumma, con suo fratello in rosa, è il titolare indiscusso della porta rossonera per altre 4 stagioni. Il calciomercato scoppiettante della nuova proprietà cinese porta al Milan nel corso dell'estate i vari Kessié, Biglia, Kalinic, Calhanoglu, Musacchio, André Silva, Andrea Conti, Ricardo Rodríguez e il grande acquisto Leonardo Bonucci, prelevato dalla Juventus. La squadra ha un avvio brillante con Montella in panchina, sia in campionato, sia nel suo ritorno nelle Coppe in Europa League, ma poi crolla.

    Dopo la 14ª giornata Montella è esonerato, e al suo posto in panchina arriva Gennaro Gattuso. Donnarumma, comunque, non si discute, e al netto di qualche errore, spiccano di più le prestazioni maiuscole del portiere campano. In sequenza arrivano diversi record.

    Contro la Fiorentina il 30 dicembre 2017 diventa il più giovane giocatore della storia del Milan ad aver toccato quota 100 presenze. E il 15 aprile 2018 col Napoli è il più giovane calciatore di sempre ad aver giocato 100 partite in A. Fra le parate più belle una spettacolare a negare il goal a Milik.

    Alla fine i rossoneri chiuderanno al 6° posto finale in Serie A ed escono agli ottavi di Europa League contro l'Arsenal (0-2 a Milano, 3-1 a Londra). Va meglio in Coppa Italia, torneo nel quale Gigio e compagni raggiungono nuovamente la finale. Avversaria è ancora una volta la Juventus di Allegri, ma l'epilogo del torneo il 9 maggio sarà amaro per la squadra e per Gigio.

    Il primo tempo è piuttosto equilibrato, ma la ripresa vede un dominio bianconero. Donnarumma salva il risultato con 3 grandi parate, ma poi va nel pallone e commette due errori fatali che propiziano le reti di Benatia e Douglas Costa, che indirizzano il match.

    Sul 2-0 la Juventus dilaga, trovando altre 2 reti sempre con Benatia e infine con un autogoal di Kalinic. Finisce 4-0 per la Vecchia Signora, e Donnarumma vive una delle peggiori serate della sua storia calcistica. In totale a fine anno sono 53 le presenze totali, un primato per la sua carriera.

    La stagione 2018/19, la quarta di Gigio al Milan, è fin dall'inizio sotto la guida di Gattuso e parte con il passaggio di proprietà e la cessione del club al Gruppo Elliott, con gli arrivi in dirigenza di Paolo Maldini, Frederic Massara e Zvonimir Boban. Donnarumma vince la concorrenza di Pepe Reina edè sempre il guardiano indiscusso della porta, ma il 21 ottobre 2018 i rossoneri perdono il Derby della Madonnina nei minuti di recupero per un grave errore del portiere, che spiana la strada al gol decisivo di Icardi.

    Poi arriva una nuova sconfitta con la Juventus nella Supercoppa Italiana a gennaio (1-0 con goal di Cristiano Ronaldo), però Gigio torna a sfornare grandi prestazioni e alla fine la squadra sfiora la qualificazione in Champions League, chiudendo al 5° posto all'ultima giornata. Per il portiere sono 39 le presenze stagionali, 36 in Serie A più 2 in Coppa Italia e la finale di Supercoppa.

    Il 5° anno di Gigio in rossonero parte sotto la guida di Marco Giampaolo, che ha vita breve e viene rimpiazzato dopo 7 giornate da Stefano Pioli. I rossoneri faticano, e il 22 dicembre 2019 vengono travolti 5-0 a Bergamo dall'Atalanta. Per Donnarumma, fra quelli sul banco degli imputati, è un duro smacco, che lo fa uscire dal campo in lacrime.

    Ma ormai il portiere di Castellammare ha abituato tutti a rialzarsi rapidamente. Nella stagione che causa Covid-19 si prolunga in estate, il 21 luglio 2020 il portiere raggiunge a Reggio Emilia, con il Sassuolo (1-2 per il Diavolo il risultato) le 200 partite ufficiali con il Milan. Tre giorni dopo con l'Atalanta (1-1 a San Siro) porta al braccio per la prima volta la fascia da capitano, che indosserà complessivamente 27 volte.

    La crescita personale lo porterà ad essere inserito nella squadra dell'anno dell'AIC. Il Milan arriva 6°, qualificandosi nuovamente in Europa League, ed esce in semifinale di Coppa Italia, mentre Donnarumma mette insieme altre 39 presenze.

    Se sul piano calcistico Gigio attraversa momenti molto positivi, su quello contrattuale, ad un anno di scadenza dal contratto, tornano a sorgere problemi sul rinnovo, e di mese in mese la decisione finale è rinviata. Intanto il 21 febbraio 2021, nel derby di ritorno con l'Inter, Donnarumma taglia il traguardo delle 200 presenze in Serie A e a soli 21 anni e 361 giorni è il più giovane di sempre nell'era dei 3 punti a riuscirci.

    La sconfitta netta per 0-3 pone fine ai sogni Scudetto della squadra di Pioli, ma quest'ultima può lottare fino alla fine per un piazzamento in Champions League, dove Gigio non ha mai giocato. Con la fascia da capitano al braccio, Donnarumma, che colleziona 48 presenze fra Serie A ed Europa League (i rossoneri perdono con il Manchester United, 1-1 ad Old Trafford e 0-1 al Meazza, uscendo ai quarti di finale).

    Il Milan fa ritorno in Champions League, ma Donnarumma non la giocherà. Il club milanese dapprima ingaggia Mike Maignan, quindi, il 26 maggio 2021, attraverso il Direttore tecnico Paolo Maldini, annuncia che Donnarumma non sarà più un giocatore del Milan nella nuova stagione.

    "Le nostre strade si dividono- annuncia il dirigente rossonero in una diretta Twich -, non posso che augurare il meglio a un ragazzo sensibile come lui".
    "Gigio è stato leader e spesso capitano - aggiunge Maldini -.La gente fa fatica a capire cosa voglia dire fare il professionista, si deve essere pronti a cambiare casacca. So che questa è una cosa difficile da accettare, ma è sempre più difficile trovare carriere che iniziano in un posto e finiscono in quel posto lì".

    Ma cosa è successo realmente fra le parti? "Sky Sport" fa luce sugli accadimenti. Secondo quest'ultima la trattativa per il rinnovo del portiere si sarebbe definitivamente arenata un mese prima. Il Milan avrebbe offerto in totale 8 milioni di ingaggio (7 più uno di bonus) e all'inserimento di una clausola di 20 milioni di euro in caso di mancata qualificazione alla Champions, dal portiere e da Mino Raiola sarebbe arrivato un secco "no".

    La replica dell'agente del portiere sarebbe stata una richiesta da 12 milioni di euro di ingaggio a stagione, pretesa che avrebbe provato lo stop definitivo alla trattativa. Proprio Raiola, però, darà una versione diversa dei fatti tempo dopo, scaricando sul Milan la responsabilità:

    "Prima del primo rinnovo poteva andare in 4-5 grandissime squadre, dopo quattro anni quelle squadre non c'erano più. Intanto il Milan non si sapeva dove sarebbe andato a finire e, nonostante questo, non aveva preso impegni con nessuno - dirà a 'Tuttosport' nel 2023 -. Aspetta, aspetta e poi il Milan non ha voluto aspettare lui".
    "Nei tanti appuntamenti avuti per parlarne col club - spiegherà il procuratore - l'indicazione di Mino ai rossoneri era sempre stata questa: non porteremo via il ragazzo a zero euro ma vorrebbe che il Milan si qualificasse alla Champions League. Maldini e Massara dissero: ‘Mino, noi siamo qua per altro: il capitolo Gianluigi è già chiuso perché noi abbiamo già preso il nostro portiere'. A Donnarumma è crollato quel macigno sulla testa".

    I tifosi però prendono posizione e si schierano con la società e contro il portiere e il suo agente. Donnarumma sarà accusato di non aver voluto rinnovare a priori il contratto con il Milan, privando la società di una fonte importante di guadagno in caso di cessione. Da quel momento in poi Gigio sarà sonoramente fischiato e contestato ogni volta che farà il suo ingresso a San Siro, anche da estremo difensore della Nazionale azzurra.

  • DONNARUMMA AL PSG: SUCCESSI MA 2 ANNI IN CHIAROSCURO

    Dopo un Campionato europeo vinto da protagonista con la Nazionale italiana e con lo status di "svincolato", il 14 luglio 2021 Donnarumma firma a parametro zero il contratto che lo lega fino al 30 giugno 2026 al PSG, che diventa dunque il suo nuovo club e lo ricopre d'oro, con un ingaggio di 12 milioni di euro a stagione.

    "Il Paris Saint Germain è lieto di informare che Gianluigi Donnarumma si è unito al club - si legge nel comunicato dei parigini - . Il portiere italiano ha sottoscritto un contratto di cinque anni fino al 30 giugno 2026".
    "Scelta difficile - commenta il portiere campano sui social -, non basta un post per spiegarla, o forse nemmeno può essere spiegata. Ho indossato questa maglia con orgoglio, abbiamo lottato, sofferto, vinto, pianto, gioito, insieme ai miei compagni, ai miei allenatori e ai nostri tifosi che sono parte integrante di quella che per tanti anni è stata una famiglia. In maglia rossonera ho vissuto anni straordinari che non dimenticherò mai".

    E la risposta della società rossonera non si fa attendere:

    "Grazie Gigio per quello che ci hai dato".

    Rivolto poi ai suoi nuovi fans, il portiere assicura:

    "Sono felice di essere parte di questo grandissimo club. Mi sento pronto per affrontare questa nuova sfida e proseguire qui il mio percorso di crescita. Con il Paris voglio vincere il più possibile e regalare gioia ai tifosi".

    Ad accoglierlo a Parigi anche il patron Nasser Al-Khelaifi:

    "Siamo contenti di dare il nostro benvenuto a Gianluigi Donnarumma - dichiara dopo il perfezionamento dell'accordo -. Ci congratuliamo con lui per la vittoria dell'Europeo e il premio di miglior giocatore del torneo. So già che riceveràuna calorosa accoglienzada ogni membro del club, inclusi i compagni e i nostri sostenitori".

    Dopo 251 presenze a difesa della porta del Milan, Gigio si tuffa nella nuova avventura in terra transalpina, inizialmente con diverse difficoltà, vista la concorrenza di Keylor Navas, poi guadagnandosi la maglia da titolare. In tutto colleziona 24 presenze nel 2021/22 e vince subito la Ligue 1, mentre in Champions e Coppa di Francia la squadra di Pochettino si ferma agli ottavi.

    Ma i tifosi rossoneri non lo rimpiangono: con il suo erede Maignan fra i pali, infatti, il Milan di Pioli vince lo Scudetto. Al successo iniziale Donnarumma aggiungerà però un altro titolo di Francia nel 2022/23, e la Supercoppa francese 2022 sotto la guida di Galtier. Il portiere italiano mette insieme complessivamente 72 partite con i francesi nei primi due anni, con prestazioni non sempre convincenti.

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  • GIGIO IN NAZIONALE: DA 'DOLLARUMMA' A EREDE DI BUFFON

    Anche in Nazionale Gigio Donnarumma si ritaglierà un ruolo da protagonista, bruciando, come suo stile, le tappe. Dopo aver indossato le maglie delle Rappresentative giovanili dall'Under 15 all'Under 17, nel 2016 passa nell'Under 21 e il 24 marzo 2016 a 17 anni e 28 giorni diventa il più giovane esordiente con la maglia degli Azzurrini. Il Ct. Di Biagio lo fa debuttare nell'1-4 contro l'Irlanda in trasferta, gara valevole per le qualificazioni all'Europeo di categoria.

    Il suo percorso è 'macchiato' dalla dura contestazione dei tifosi rossoneri il 18 giugno 2017 a Cracovia. I dollari finti sul campo e lo striscione "Dollarumma"nella gara valida per la fase finale degli Europei Under 21, vinta poi 2-0 dai danesi, fanno crollare psicologicamente il ragazzo, alle prese con il nodo rinnovo col Milan. In 4 gare subisce 6 goal, e gli Azzurrini vengono eliminati in semifinale dalla Spagna.

    Il 1° settembre 2016, subentrando dopo l'intervallo al suo idolo Gigi Buffon, Gigio debutta in Nazionale maggiore a 17 anni e 189 giorni, e diventa il più giovane portiere ad aver vestito la maglia azzurra, superando dopo 104 anni il primato detenuto da Campelli. Dopo l'eliminazione dell'Italia dalla fase finale dei Mondiali 2018, Donnarumma è confermato nel gruppo azzurro anche sotto la gestione del nuovo Ct. Roberto Mancini.

    Dapprima si alterna nel ruolo di titolare con Salvatore Sirigu, poi via via diventa l'erede di Buffon in Nazionale. In Azzurro è grande protagonista di Euro 2020: le sue parate nell'estate 2021 contribuiscono prima a portare l'Italia in finale, poi i due rigori parati agli inglesi Sancho e Saka danno il là al trionfo azzurro a Wembley. Trionfo di cui lui inizialmente non si accorge:

    "Dopo il rigore parato a Saka non avevo capito che avevamo vinto, mi sono girato verso l'arbitro per accertarmi che fosse tutto ok, perché adesso con il Var controllano se ti sei mosso prima del tiro. Poi ho visto i compagni correre verso di me e da lì è iniziato tutto", spiegherà ai microfoni di 'Sky Sport'.

    La UEFA lo premierà come miglior giocatore degli Europei, un motivo di soddisfazione e di riscatto per lui. Qualche mese dopo, il 10 ottobre 2021, Donnarumma contribuisce anche al 3° posto finale della Nazionale italiana in Nations League. In quell'occasione, a 22 anni, 7 mesi e 15 giorni, Gigio diventa anche il più giovane capitano azzurro dal 1965.

    Gli alti e i bassi fanno però parte della carriera del portiere campano, che il 24 marzo 2022 a Palermo finisce nuovamente sotto accusa per la rete da fuori area incassata dal giocatore della Macedonia Trajkovski, che regala agli avversari il passaggio alla finale playoff dei Mondiali 2022 e condanna l'Italia alla seconda cocente eliminazione dalla fase finale.

    Anche dopo l'addio di Mancini e la nomina di Luciano Spalletti come nuovo Ct., il suo posto da titolare in azzurro non è mai stato messo in discussione, e Donnarumma è destinato ad essere ancora a lungo il numero uno della Nazionale.

  • LA PRIMA DA EX A SAN SIRO COL PSG

    Proprio con la maglia dell'Italia Donnarumma torna una prima volta a San Siro per giocare la semifinale della Nations League contro la Spagna il 6 ottobre 2021. Il portiere viene preso di mira dai suoi ex tifosi, che lo sommergono di fischi dall'annuncio delle formazioni fino al fischio finale.

    "Un po' deluso dai fischi - ammetterà Donnarumma a 'Rai Sport' dopo la partita -, ma resterò sempre un cuore rossonero".

    Ora l'urna di Nyon, che ha inserito PSG e Milan nello stesso girone, gli regalerà anche la prima volta da avversario contro la squadra di cui è stato un simbolo e per la quale ha sempre fatto il tifo la sera di martedì 7 novembre 2023. Ma nonostante questo il tifo organizzato rossonero non lo ha ancora perdonato per quel suo "no" al rinnovo pronunciato nel 2021.

    Secondo 'Il Corriere della Sera', gli ultrà avrebbero preparato tante maglie con il numero 71, che nella smorfia napoletana indica un "uomo senza valori". Non solo: la Curva Sud avrebbe programmato il lancio di banconote false, un po' riprendendo il duro attacco fatto al giovane estremo difensore nell'estate 2021 con la Nazionale Under 21 dopo la fumata nera sul rinnovo.

    Gigio però non si scompone, e quando gli chiedono del Milan, lui risponde sempre:

    "Un pezzo del mio cuore resta a Milano, un giorno vi spiegherò tutto".
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