Gatti ritroverà Spalletti: con lui poco spazio in Azzurro, ma alla Juventus è uno dei leader

Federico Gatti, in questo inizio di stagione, ha rappresentato uno dei punti fermi della difesa bianconera.

In campionato è sceso in campo in otto occasioni su nove, restando in panchina per tutti i 90’ solo nella recente sconfitta per 2-0 sul campo del Como, quando Igor Tudor ha deciso di affidarsi a una linea difensiva a quattro con Kelly e Rugani a comporre la coppia centrale.

Per il resto ha sempre indossato una maglia da titolare, anche se sono state ben quattro le occasioni nelle quali è stato sostituito. Di fatto, dunque, quella contro l’Udinese è stata solo la quarta partita giocata per intero sin qui nel corso di questo torneo.

Gatti ha anche totalizzato due presenze in Champions League, restando in panchina solo nella gara di debutto contro il Borussia Dortmund. Con Villarreal e Real Madrid è sceso in campo dal 1’ senza essere sostituito e, contro il Sottomarino Giallo, ha anche trovato la via della rete.

Come già accaduto al Santiago Bernabeu nella sconfitta contro il Real Madrid, Gatti contro l’Udinese è stato tra i migliori in campo per la Juventus.

L’infortunio occorso a Bremer gli ha riconsegnato le chiavi di un reparto del quale, in assenza del brasiliano, è il leader, e lui ha risposto sempre in maniera positiva.

Nelle ultime uscite ha messo a disposizione della Juventus la sua grinta, la sua tenacia e la sua esperienza, dimostrando ancora una volta quanto sia importante per la sua squadra.

Gatti, contro l’Udinese, non ha avuto solo il merito di giocare un’ottima partita: la sua prestazione è stata scandita anche dal goal che ha reso in discesa la strada verso la sospirata vittoria.

Al 67’, quando il risultato era ancorato sull’1-1, il centrale bianconero ha svettato su tutti in area avversaria e ha spinto con forza in rete di testa un pallone crossato da Gatti dalla destra.

Un goal tanto bello quanto importante, il suo secondo stagionale dopo quello al Villarreal, che ha consentito alla Juventus di sbloccare una situazione che poteva farsi scomoda.

La squadra bianconera ha poi chiuso definitivamente i giochi in pieno recupero, quando Yildiz ha trasformato il rigore che è valso il definitivo 3-1.

Federico Gatti ha totalizzato in tutto sei presenze con la Nazionale Azzurra, quattro delle quali con Luciano Spalletti in panchina.

L’ex commissario tecnico lo ha quasi sempre convocato, ma non lo ha mai evidentemente considerato un vero e proprio titolare.

Gatti è entrato nel giro della Nazionale nel 2022, quando in panchina sedeva Roberto Mancini, e ha fatto il suo esordio con Spalletti nel novembre del 2023, giocando 90’ di una sfida di qualificazione agli Europei contro la Macedonia del Nord a Roma.

Per la successiva presenza in Azzurro, dopo una lunga sequela di panchine, si dovrà attendere il settembre 2024, quando ha giocato altri 90’ in Nations League contro Israele. Da lì in poi, altri due gettoni: uno di 8’ in Belgio sempre in Nations League, l’altro nelle Finals del torneo a Dortmund contro la Germania da titolare, ma in quel caso è stato sostituito dopo un primo tempo non indimenticabile.

Federico Gatti è stato tra gli Azzurri che hanno preso parte alla deludente spedizione dell’Italia a Euro 2024.

Inizialmente non era stato inserito da Luciano Spalletti nella lista dei convocati per il torneo, ma ha trovato successivamente posto in essa in extremis dopo le defezioni di Acerbi e Scalvini.

Una competizione che Gatti ha vissuto da spettatore privilegiato, visto che non è stato mai utilizzato in partita.

Ovviamente le cose alla Juventus dovranno andare in maniera diversa: l’ex Frosinone è uno dei perni non solo della retroguardia, ma anche dello spogliatoio.

Un giocatore che ha dovuto fare una lunga gavetta per arrivare in un top club e che, una volta avuta la grande occasione, l’ha sfruttata come meglio non poteva.