Europa League a rischio: perché il Manchester United potrebbe essere estromesso dalla prossima edizione

Proprio come il Manchester United, anche il Nizza si è qualificato per la prossima Europa League.

Sin qui nulla di strano se non fosse che Sir Jim Ratcliffe, ovvero il capo di INEOS, oltre a possedere una quota di minoranza dello United è il proprietario del club transalpino.

I regolamenti UEFA stabiliscono che le società che hanno uno stesso proprietario non possono competere nella stessa competizione e quindi potrebbe non essere possibile vedere Manchester United e Nizza impegnate nell’Europa League 2024-2025.

Il regolamento UEFA prevede che si possa essere proprietari di un solo club ed avere una quota massima del 30% di un altro.

Allo stato attuale delle cose, Sir Jim Ratcliffe possiede ‘solo’ il 27,7% del Manchester United, ma è previsto un aumento del suo investimento nel prossimo futuro.

Ecco dunque che se dovesse spingersi fino quota 30%, o ovviamente superarla (come accadrà in futuro), si potrebbe venire a creare un clamoroso cortocircuito qualora restasse l’unico proprietario del Nizza.

Il rischio concreto è che uno tra Nizza e Manchester United possa essere costretto a rinunciare alla partecipazione alla prossima Europa League, cosa che si tradurrebbe in una retrocessione in Conference League.

Ma quale sarebbe la squadra ‘sacrificata’? A scendere in Conference League sarebbe il Manchester United perché ha ottenuto in piazzamento peggiore (ottavo posto) in campionato rispetto al Nizza (quinto).

Secondo quanto riportato da ‘The Sun’, il modo al momento per aggirare il regolamento è quello che Sir Jim Ratcliffe non si spinga oltre il 27,7% delle quote del Manchester United.

Il problema comunque c’è e nulla viene lasciato al caso, tanto che INEOS, in merito alla vicenda, ha diffuso un comunicato ufficiale.

“Siamo consapevoli della posizione dei due club e siamo in contatto diretto con la UEFA.

Siamo convinti di avere una soluzione per la prossima stagione europea”.