Esordio per Huijsen con la Spagna: pioggia di fischi ad ogni tocco di palla

Huijsen ha debuttato con la Nazionale maggiore spagnola tre soli giorni dopo la prima convocazione in assoluto.

Il difensore del Bournemouth si era inizialmente accodato in panchina, ma ha fatto il suo ingresso in campo già al 40’, sul risultato di 1-1, per sostituire l’infortunato Cubarsì.

Huijsen ha giocato tutto il resto della gara al fianco dell’altro centrale Le Normand ed ha sfornato una prestazione di ottimo livello.

Come detto, quella di Huijsen è stata una partita giocata in un clima surreale.

Il giovane difensore che in Italia ha vestito le maglie di Juventus e Roma, fin dal suo ingresso in campo è stato travolto da una pioggia di fischi.

Un qualcosa che poi si è ripetuto ad ogni singolo tocco di palla, ma che evidentemente non lo ha particolarmente condizionato nonostante la giovanissima età.

Dietro la pioggia di fischi piovuta su Huijsen c’è una motivazione precisa: ha preferito rappresentare la Spagna piuttosto che l’Olanda.

E’ infatti nato ad Amsterdam nel 2005, ma si è trasferito con la sua famiglia (suo padre Donny Huijsen è stato un calciatore professionista) a Malaga quando aveva solo cinque anni.

Huijsen ha rappresentato anche l’Olanda con le formazioni U17, U18 e U19, ma una volta ottenuta la cittadinanza spagnola nel 2024 ha preferito giocare con la Roja, entrando a far parte del giro dell’U21 prima dell’esordio in Nazionale maggiore.

L’ex Juve, che ha sempre detto di “sentirsi spagnolo”, ha dunque debuttato con la Spagna proprio contro quella che sarebbe potuta essere la sua Nazionale.

Huijsen, nel commentare il suo esordio con la Spagna, ha parlato anche dell’accoglienza che gli è stata riservata.

“Era un qualcosa di prevedibile che potevo aspettarmi. A volte ricevo anche dei messaggi fastidiosi, ma mi sono concentrato principalmente su cosa fare in campo. La cosa non mi ha impressionato, ho cercato solo di fare la mia partita. Sembrava solo un rumore di sottofondo, sono cose che fanno parte del calcio”.