Dumfries e la rivalità con Theo Hernandez: “Non ci piacciamo e non posso dire che siamo amici”

“Sono alla mia quarta stagione all’Inter ed ogni anno è stato bellissimo. Abbiamo vinto tanti titoli insieme e il gruppo è praticamente rimasto lo stesso. Amo Milano, due dei miei bambini sono nati qui, amo la città, i nostri tifosi e giocare per l’Inter è un onore. Quando sono arrivato avevo 24 anni, adesso ne ho 29 e in questo lasso di tempo sono maturato tanto. Adesso mi sento più completo e capisco cosa ci si aspetta da me. Però non è finita, voglio continuare a migliorare giorno dopo giorno”.

“Segnare mi piace, ma non è fondamentale per me, sono gli attaccanti che devono fare goal, noi dobbiamo fare gli assist. Ad inizio stagione mi sono detto che spesso mi capitano occasioni da rete e che devo riuscire a concludere meglio. Credo di essere migliorato da questo punto di vista e voglio continuare così”.

“La rivalità con Theo Hernandez? Ovviamente in campo non ci piacciamo molto e non posso dire che siamo amici fuori dal campo perché sarebbe una bugia. Però c’è rispetto reciproco, in partita lottiamo per i nostri colori e ci siamo affrontati anche agli Europei, fa tutto parte del gioco. Fuori dal campo non abbiamo problemi, in campo pensiamo solo a vincere ed è una cosa naturale nel calcio. Di certo non posso dire che ci piacciamo”.

“Non c’è solo il Napoli nella lotta Scudetto, c’è anche l’Atalanta. Sapevamo che questa stagione sarebbe stata lunga, giochiamo tutte le competizioni e quindi non possiamo pensare solo al campionato. Siamo in corsa su tutti i fronti e possiamo ancora vincere tre competizioni, il nostro obiettivo è questo. A livello personale punto a migliorare, a fare assist e a segnare, ma quello che conta è alzare l’asticella della squadra”.