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Riccardo Orsolini Nicolo Cambiaghi BolognaGetty

Due frecce per Gattuso: Orsolini e Cambiaghi, da trascinatori del Bologna a rivali per una maglia da titolare in Azzurro

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Sei punti a disposizione e l’obiettivo di fare bottino pieno per tenere vive le residue speranze di una qualificazione diretta ai Mondiali del 2026.

L’Italia, nelle prossime due uscite, affronterà l’Estonia in trasferta e Israele in casa, a Udine, sapendo di non avere molti risultati a disposizione.

Gli Azzurri sono chiamati a prolungare la loro striscia positiva per provare a mettere pressione a una Norvegia sin qui dominatrice assoluta del Gruppo I e arrivare a giocarsi tutto nel confronto diretto in programma il prossimo 16 novembre a San Siro.

Come già accaduto nelle sue prime due partite da commissario tecnico, Rino Gattuso potrebbe continuare a puntare su una squadra a trazione anteriore — e, d’altronde, gli uomini giusti per farlo non gli mancano.

Tra questi anche due giocatori del Bologna, Orsolini e Cambiaghi, protagonisti di un grande avvio di stagione e potenziali armi decisive sugli esterni.

  • Bologna FC 1909 v Como 1907 - Serie AGetty Images Sport

    UNA “PRIMA” PER CAMBIAGHI

    Se Riccardo Orsolini fa parte del giro della Nazionale maggiore già dal 2019 (e secondo molti avrebbe meritato più delle 11 presenze sin qui totalizzate), Nicolò Cambiaghi rappresenta invece una delle novità proposte da Gattuso.

    Un riconoscimento importante per un giocatore che, dopo aver vestito la maglia dell’Italia Under 21 tra il 2022 e il 2023 (10 presenze e un goal), a 24 anni sta vivendo la stagione della sua definitiva consacrazione.

    Prodotto di quella straordinaria fucina di talenti che è il settore giovanile dell’Atalanta, non ha mai indossato la maglia della prima squadra orobica e, prima di legarsi al Bologna, ha vissuto esperienze formative in prestito alla Reggiana, al Pordenone e all’Empoli — club con cui ha disputato le sue prime due stagioni in Serie A.

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  • DUE FRECCE PER GATTUSO

    Gattuso ha dunque pescato in casa Bologna due elementi che potrebbero aiutarlo a scardinare le difese di Estonia e Israele nelle prossime uscite.

    Una scelta tutt’altro che sorprendente, non solo per il valore di Orsolini e Cambiaghi, ma anche perché proprio la squadra felsinea è una di quelle che più valorizzano gli esterni offensivi in Serie A.

    Merito del grande lavoro di Vincenzo Italiano, che sta tirando fuori il massimo da due giocatori capaci di mantenere ritmi spesso insostenibili per gli avversari.

    Orsolini è impiegato stabilmente sulla corsia destra, mentre Cambiaghi agisce a sinistra — ma il secondo può adattarsi indifferentemente su entrambe le fasce. Chissà che i due, da punti fermi del Bologna, non possano diventare rivali per una maglia da titolare in Azzurro.

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  • Bologna FC 1909 v Pisa SC - Serie AGetty Images Sport

    UN ORSOLINI DEVASTANTE

    Riccardo Orsolini è approdato al Bologna nel gennaio 2018 e, nel corso degli anni, si è consacrato non solo come una bandiera del club rossoblù, ma anche come uno degli esterni più forti e decisivi del panorama calcistico italiano — e non solo.

    Nelle ultime tre stagioni è sempre andato in doppia cifra in campionato, arrivando fino a quota 15 reti nel 2024-2025. Tutto lascia pensare che anche quest’anno non faticherà a raggiungere lo stesso traguardo.

    In questo avvio di stagione è stato infatti tra i migliori giocatori del torneo: quattro gol in sei partite, tre dei quali arrivati nelle ultime tre uscite.

    Un rendimento straordinario che, sotto la guida di Italiano, sta toccando picchi di livello assoluto.

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  • VELOCITÀ E DUTTILITÀ

    Se Orsolini si sta confermando un esterno dal grande feeling con la rete, Cambiaghi non ha ancora raggiunto cifre simili.

    Il suo campionato parla comunque di sei presenze, un gol e un assist (entrambi realizzati contro il Pisa, quando è stato il migliore in campo). Ma sono altre le doti che mette a disposizione della Nazionale.

    Cambiaghi è infatti un elemento estremamente duttile, capace di agire su entrambe le fasce e anche da trequartista. È inoltre dotato di una velocità impressionante, qualità che gli ha permesso di rilanciarsi dopo un infortunio al ginocchio e di convincere il Bologna a puntare forte su di lui come erede di Ndoye.

    Gattuso potrà dunque contare su due esterni che, all’ombra delle Due Torri, stanno facendo grandi cose — e che potrebbero rivelarsi elementi fondamentali per una Nazionale che non potrà far altro che provare a vincere.

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