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Lecce v AS Roma - Serie AGetty Images Sport

Dovbyk non si sbilancia sulla permanenza alla Roma: “Dipenderà dal prossimo allenatore”

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Quella che si avvia alla conclusione, è stata per Artem Dovbyk una prima stagione alla Roma vissuta tra diversi alti e bassi.

Un’annata nella quale non sempre è riuscito ad esprimersi al meglio, ma nel corso della quale è comunque riuscito a mettere a segno 17 goal complessivi (12 dei quali in Serie A), imponendosi come il miglior marcatore della squadra.

L’attaccante ucraino, in un’intervista rilasciata a ‘Football School’, ha parlato della sua esperienza alla Roma ed anche del suo futuro.

  • “ALLA ROMA PER DE ROSSI”

    “Quando ho deciso di trasferirmi alla Roma, l’ho fatto per De Rossi. Ho parlato con lui, mi ha detto come voleva farmi giocare e mi ha dato sensazioni positive, perché condividevamo la stessa idea di calcio offensivo. La squadra era stata costruita per lui, ma poi è arrivato Juric che aveva uno stile di gioco molto differente, più simile a quello di Gasperini. Con lui la squadra giocava a cinquanta metri dall’attaccante e a Firenze abbiamo perso perso 5-1. Infine è arrivato Ranieri, che ha preso una squadra che era quasi in fondo alla classifica ed ha fatto un lavoro più da psicologo. E’ stato bravo nel cambiare alcune cose e con lui abbiamo vinto tante partite”.

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  • “DURA SE CAMBI TRE ALLENATORI”

    “Quando cambi tre allenatori la stagione è difficile. Per un attaccante poi la cosa più importante è capire il gioco della squadra. La Serie A è molto tattica ed è uno dei campionati più difficili, tutti sono molto forti dal punto di vista fisico. In Spagna ci sono molti più spazi, qui ti seguono ovunque e finisco ogni partita con dei graffi. Quelli italiani non sono i difensori migliori, ma sono i più attenti”.

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  • “NON SONO I GOAL A DETERMINARE LA STAGIONE”

    “Se guado a Lautaro Martinez, Thuram e Lukaku, che sono i migliori attaccanti della Serie A, vedo che hanno segnato più o meno quanto me. Non vuol dire che hanno fatto una brutta stagione, non è il numero di goal a determinarlo. Ovviamente c’erano delle aspettative dopo la mia annata al Girona, ma mi sono adattato ad un calcio diverso e a giocare ogni settimana di fronte a 70mila persone. Per me è stata una buona stagione, ma spero di segnare di più in futuro”.

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  • “NESSUN RIMPIANTO”

    “Non ho alcun rimpianto per aver scelto la Roma. Ci sono state delle trattative con l’Atletico Madrid, ma non sono andate a buon fine. Mi voleva il West Ham, c’erano anche alcuni club dell’Arabia Saudita che garantivano un ingaggio molto alto, ma ho seguito l’istinto e De Rossi è stato fondamentale”.

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  • “ORA DIPENDE DAL PROSSIMO ALLENATORE”

    “Non voglio guardare troppo avanti. Arriverà un nuovo allenatore e se dirà che sarò importante per la Roma, allora resterò. Ho un contratto di cinque anni, lo stadio mi piace e i tifosi mi sostengono. Se poi il nuovo allenatore avrà bisogno di altro, allora cercherò una nuova squadra, dipende tutto da lui”.

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