De Rossi e le linee guida per la Roma che verrà: “Non serve spendere tanto, bisogna spendere bene”

“Dybala si è allenato poco con la squadra. Prima la cosa non rappresentava un problema, ma ora sono un paio di settimane che fa differenziato. Oggi dovremo capire quali sono le sue condizioni e poi faremo le nostre valutazioni”.

“Siamo in epoca di Fair Play Finanziario e questo vuol dire che tutti sono condizionati dagli introiti, dai diritti televisivi e dalla Champions League. Non abbiamo parlato ancora di budget per il mercato, ma la voglia è quella di spendere bene. Non c’è bisogno di spere tanto, abbiamo avanti a noi squadre che hanno investito meno. C’è la possibilità di fare un calcio interessante senza spendere cifre folli e noi dobbiamo anche valorizzare i giocatori che abbiamo già a disposizione”.

“Cosa manca per l’ufficialità del mio contratto? Non aspettiamo nessuno ed è l’ultimo dei miei pensieri. abbiamo trovato l’accordo in dieci minuti, ma va visto bene tutto con gli avvocati. Non c’è alcun problema, manca pochissimo. Ci siamo stretti la mano in maniera velocissima, non cambia nulla se l’annuncio verrà dato domani o dopodomani. Se sarà un triennale? Il contratto non è stato firmato e non se ne parla”.

“Per la corsa Champions siamo stati padroni del nostro destino, ma sapevamo anche di essere attesi da partite molto difficili. Abbiamo parlato di cosa servirà alla Roma in futuro, ma non di un giocatore in particolare come Lukaku o Abraham. Abbiamo fatto delle considerazioni, potrebbe essere anche positivo prendere giocatori per valorizzarli e renderli un asset a lungo termine”.

“Mi sono sentito con Gasperini e ci siamo detti quello che dovevamo. E’ stata una telefonata nella quale ci sono stati tanti spunti, poi ci sono sempre polemiche che si vengono a creare. Noi eravamo perplessi sul loro recupero a campionato finito, ma sappiamo che la loro partita è stata spostata a causa di una tragedia. Anche la nostra è stata rinviata per un qualcosa che poteva diventarlo, si è trattato di un discorso generale”.

“Ho una lista di giocatori intoccabili, ma non dico chi sono. Se lo facessi pensate a cosa potrebbe pensare chi non c’è. Ci sono anche incedibili che magari partiranno, così come non cedibili che resteranno. E’ molto presto, magari qualcuno verrà sostituito alla grande, mentre altri si riveleranno nuovi acquisti per il futuro”.

“Ognuno ha il suo modo di fare la squadra, prima di me ci sono stati Mourinho e Fonseca e la costante è sempre stata arrivare quinti o sesti. Si tratta di piazzamenti da rispettare, ma non è ciò che vogliamo. Dobbiamo cambiare qualcosa. Non possiamo chiedere giocatori da 100 milioni, quello che è certo è che deve arrivare gente che ha fame e che vede nella Roma la cosa migliore possibile. Chi arriva deve dare il massimo e avere le motivazioni giuste, poi toccherà a me farlo rendere al meglio”.