Da perno fondamentale della difesa, a semplice alternativa: quello di Fikayo Tomori è un mondo che si è letteralmente ribaltato nel corso degli ultimi mesi.
Ad inizio stagione, tra le poche certezze che aleggiavano attorno ad un Milan rinnovato negli uomini e nella guida tecnica, c’era proprio il centrale inglese che, almeno nei piani iniziali, doveva rappresentare l’elemento imprescindibile al fianco del quale far poi ruotare i compagni di reparto.
A confermarlo ci sono le tre presenze da titolare consecutive nelle prime tre uscite di campionato, che unite alle successive hanno portato il numero complessivo a sei su sette partite disputate dai rossoneri nel torneo tra metà agosto ed inizio ottobre.
Tutto secondo i piani dunque, almeno fino a quel momento, quando poi Tomori ha iniziato progressivamente a perdere posizioni nelle gerarchie prima di Paulo Fonseca e poi del suo successore Sergio Conceiçao.







