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Andy Diouf Inter Venezia Coppa ItaliaGetty

Da ‘mistero’ a uomo copertina: Diouf super da esterno contro il Venezia, potrebbe essere lui il vero vice Dumfries

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Da oggetto misterioso a vero e proprio uomo copertina: a volte la strada che conduce ad una svolta può essere molto più breve di quanto si possa immaginare e, in ambito calcistico in particolare, possono bastare appena novanta minuti per attraversarla tutta.

È questo almeno quello che spera Andy Diouf che, nel giro di una sola partita, quella che ha visto l’Inter opposta al Venezia negli ottavi di finale di Coppa Italia, ha visto completamente ribaltarsi i giudizi che erano stati dati sul suo conto.

Bollato da molti troppo presto come una sorta di abbaglio di mercato, il giovane talento prelevato in estate dal Lens, mercoledì a San Siro ha rubato letteralmente la scena.

Lo ha fatto non nella veste più consueta, ovvero quella di centrocampista centrale, bensì da esterno destro. Un’intuizione, quella di Cristian Chivu, che ha dato i suoi frutti sia in termini di prestazione pura che di goal.

  • Andy Diouf Inter Venezia Coppa ItaliaGetty

    ESAME SUPERATO A PIENI VOTI

    Non ci sono dubbi sul fatto che, tra tutti i giocatori schierati da Chivu contro il Venezia, Diouf fosse il più atteso in assoluto.

    Prima dell’ottavo di finale di Coppa Italia, che potrebbe rappresentare il punto di svolta della sua stagione ed anche, guardando le cose più in generale, della sua esperienza in nerazzurro, in campo lo si era visto pochissimo.

    Tanta panchina, pochi minuti a disposizione (appena 54’ quelli distribuiti in quattro presenze di campionato) e quella curiosità nel cercare di capire di che pasta fosse fatto, che è andata aumentando di settimana in settimana.

    Certo, il Venezia potrebbe non rappresentare il più duro degli avversari per una corazzata come l’Inter, ma Diouf, alla sua prima da titolare, non solo ha fatto benissimo, ma a tratti è parso addirittura dominante.

    Un esame superato dunque a pieni voti, il primo di tanti. Diouf sarà ora chiamato a confermarsi, ed è sempre la cosa più complicata, ma per quanto fatto intravedere le possibilità che l’Inter abbia un nuovo gioiello tra le mani ci sono tutte.

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  • LARGO A DESTRA

    Quando l’Inter lo scorso agosto lo ha prelevato dal Lens, tutti hanno parlato di Diouf come di un elemento acquistato per andare ad infoltire e rafforzare il reparto di centrocampo.

    Un giovane talento chiamato ad osservare e ad imparare da quei titolari inamovibili che negli ultimi anni hanno composto l’ossatura della mediana nerazzurra. Una cosa che non fa una piega, visto che in carriera è stato quasi sempre utilizzato da centrale, con qualche sortita qualche metro più avanti sulla trequarti, ma in realtà Chivu sembra aver pensato per lui presente, ma anche un futuro, in una veste tutta diversa.

    Nelle battute finali del Derby della Madonnina con il Milan prima, ed una settimana più tardi con il Pisa poi, Diouf è stato schierato da esterno destro. Una soluzione che sembrava potesse essere temporanea e figlia delle esigenze del momento, soprattutto considerando che il francese classe 2003 è mancino, e invece, contro il Venezia, è stato schierato dal 1’ proprio sulla fascia.

    Un ruolo che l’ex Lens ha interpretato più cercando la porta piuttosto che la linea di fondo per crossare, e la cosa è ovvia e naturale, visto che è stato appunto posizionato a piede invertito. Una mossa che a questo punto non deve più sorprendere, visto che tre indizi fanno una prova che va solo riproposta in altri contesti.

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  • FC Internazionale v Venezia FC - Coppa ItaliaGetty Images Sport

    GOAL E TANTA GAMBA

    Diouf contro il Venezia era chiamato a sfruttare la grande chance che gli è stata concessa e non solo la cosa gli è riuscita, ma anche con enorme tranquillità.

    Ha dato l’impressione di giocare quasi spensierato o comunque di non avvertire minimamente la pressione, ed è stata anche questa leggerezza che gli ha consentito di scatenare tutti i cavalli del suo straordinario motore.

    La sua è stata una partita fatta di corsa, falcate poderose, potenza e percussioni verso la porta avversaria, come quelle che gli hanno consentito di siglare il goal del momentaneo 1-0, tra l’altro di destro, dopo un bello scambio con Frattesi.

    Una prestazione completa sotto ogni punto di vista, che fa evidentemente ben sperare in casa nerazzurra. Chivu ha avuto il grande merito di non bruciare le tappe con Diouf, di avere pazienza e di studiarlo da vicino per capire al meglio in che modo sfruttare al massimo le sue potenzialità.

    La cosa si è tradotta nei giudizi affrettati di molti, che avevano bollato troppo presto il francese come un errore effettuato in sede di mercato, ma ora i fatti stanno dando ragione al suo allenatore.

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  • IL VERO VICE DUMFRIES?

    Normale che dopo l’exploit con il Venezia la curiosità sia adesso quella di rivedere Diouf protagonista in un contesto magari diverso.

    Ha dimostrato di avere le doti necessarie per poter fare bene e chissà che l’esame superato a pieni voti in Coppa Italia non possa tradursi in più minuti fin da subito in campionato.

    L’Inter a destra ha già un titolare inamovibile come Dumfries, ma l’olandese non scende in campo con la maglia nerazzurra addosso dallo scorso 9 novembre poiché bloccato da un infortunio alla caviglia. Un problema che inizialmente sembrava poter essere di poco conto, ma che poi si è trasformato in un qualcosa di diverso, tanto che serviranno altre due o tre settimane prima di poterlo rivedere in azione.

    Con un Luis Henrique che sin qui non ha sempre convinto quando è stato schierato a destra (contro il Venezia Chivu lo ha posizionato a sinistra) e con Carlos Augusto utilizzato come soluzione tampone, Diouf potrebbe aver dimostrato di meritare più minuti nel nuovo ruolo.

    L’Inter potrebbe aver scoperto in un centrocampista centrale il vero vice Dumfries, non resta che vedere se sarà realmente così.

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