Da Milinkovic-Savic a Kvaratskhelia: la Top 11 della 2ª giornata di Serie A

C’è tanto, tantissimo di Milinkovic-Savic nella prima vittoria ottenuta dal Torino in questo campionato. La compagine granata supera l’Atalanta e lo fa anche grazie alle parate del portiere serbo. E’ bravissimo in uscita su Retegui, poi compie interventi decisivi du De Ketelaere ed Ederson e in pieno recupero neutralizza un rigore calciato da Pasalic. Una partita perfetta, forse la migliore da quando gioca all’ombra della Mole.

Reduce da un periodo complicato, torna a regalarsi una prestazione da grande protagonista. Chiude tutti gli spazi e quando può si lancia in avanti palla al piede. Una prova da capitano vero scandita anche da un gran goal, il primo del Napoli in questo campionato.

L’esordio in campionato con la maglia del Napoli è di quelli che fanno presagire tante cose buone. Prestazione senza sbavature e la sensazione che quando c’è lui tutti il reparto difensivo acquisisce maggiore sicurezza.

Solido, preciso, insuperabile: ogni volta che la Lazio attacca dalla sua parte c’è la sensazione che nessuno possa passare. Sono tanti gli interventi che scandiscono una prestazione assolutamente da incorniciare. Oggi sono pochi i centrali difensivi più forti di lui in Serie A.

Prima partita da titolare in Serie A e primo goal nel massimo campionato: difficile chiedere di più. Thiago Motta gli dà fiducia contro il Verona e lui la ripaga con una prestazione spettacolare. Segna una rete che viene annullata, ma non demorde e rimanda l’appuntamento con l’esultanza solo di qualche minuto. Domina sulla fascia di competenza facendosi vedere tanto anche in fase offensiva.

Che fosse una squadra con le idee chiare e già in condizione lo si era capito già nel corso della prima giornata, il Parma però nella seconda si spinge oltre battendo il Milan. Prova da incorniciare di Bernabé che spicca su tutti per qualità, inventiva e visione di gioco. Recupera tanti palloni e li smista sempre con maestria.

Porta avanti il Torino contro l’Atalanta con un tocco delizioso, poi entra anche nell’azione che porta al definitivo 2-1. Cresce con il passare dei minuti fino a diventare incontenibile.

Solo fino a pochi giorni fa di lui non si sapeva moltissimo, oggi è uno degli uomini simbolo della nuova Juve di Motta. Quando parte crea il panico nella difesa avversaria e quando gli arriva il pallone tra i piedi la sensazione è quella che giochi in Serie A da sempre. Questa volta non segna, ‘limitandosi’ solamente ad un assist e ad un rigore procurato.

Forse la miglior partita da quando gioca in Italia. Prima confeziona l’assist che Lucca sfrutta per l’1-0, poi si mette in proprio per il raddoppio. C’è qualcosa di suo in ogni singola azione pericolosa dell’Udinese, a dimostrazione del fatto che la qualità e l’intelligenza calcistica sono quelle dei giocatori di categoria superiore.

Nelle primissime fasi del match con il Verona lo si vede poco, poi segna la rete che sblocca il risultato e da quel momento in poi si prende la scena. Sente la porta come i grandi attaccanti e la sensazione è quella che il nuovo modulo lo aiuti ad esprimersi al meglio. Nel finale chiude i giochi trasformando con freddezza il rigore che vale il definitivo 0-3.

Contro il Bologna si è rivisto il ‘Kvara’ dei giorni migliori. Segna il goal del 2-0, ma la sua prestazione è ricca di tante altre cose positive. Colpisce una traversa, inventa uno splendido assist per Di Lorenzo e quando parte è semplicemente incontenibile.

TOP 11 (3-4-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Buongiorno, Bijol; Savona, Bernabé, Ilic, Mbangula; Thauvin, Vlahovic, Kvaratskhelia.