Cosa serve all’Inter sul mercato dopo lo Scudetto: colpi mirati e giovani in tutti i reparti

Come detto, migliorare questa Inter non è impresa facile, tuttavia quella messa a disposizione di Simone Inzaghi è una rosa sulla quale si può lavorare.

La compagine nerazzurra ha fatto benissimo in campionato, mentre è parsa decisamente meno straripante in Champions League dove non è riuscita a vincere il proprio girone (ha chiuso con gli stessi punti della Real Sociedad, ma al secondo posto), per poi fermarsi agli ottavi di finale dove è stata eliminata dall’Atletico Madrid.

Un percorso deludente, soprattutto se paragonato a quello dell’anno precedente quando quando riuscì a spingersi fino all’atto finale del torneo.

A frenare l’Inter non è stata la qualità degli interpreti, semmai la difficoltà riscontrata quando i ritmi si alzano ed il palleggio diventa meno efficace.

In Europa si corre di più che in Serie A e chissà che la società non possa pensare di inserire in rosa qualche elemento più giovane e di ‘gamba’ in ogni reparto.

La difesa è stata senza dubbio uno dei punti di forza dell’Inter (appena 18 goal subiti sin qui in campionato) e difficilmente cambierà volto nei titolari, tuttavia potrebbe essere ringiovanita.

Partendo dal portiere, Audero difficilmente verrà riscattato e andrà dunque cercato un elemento di grande affidamento e capace magari contendere a Sommer una maglia da titolare.

Il profilo dato in pole nelle ultime settimane è quello di Bento, estremo difensore brasiliano dell’Athletico Paranaense classe 1999.

L’Inter viene data da tempo sulle sue tracce e potrebbe rappresentare il prototipo perfetto di portiere ancora giovane, ma decisamente dotato dal punto di vista tecnico e già in possesso di un buon bagaglio d’esperienza (vanta due presenze con il Brasile). Bento potrebbe crescere alle spalle di Sommer, per poi raccoglierne il testimone.

Discorso analogo potrebbe essere fatto per i difensori di movimento: l’Inter potrebbe cercare un giovane da far crescere alle spalle dei super esperti Acerbi e de Vrij, confermando ovviamente gli intoccabili Bastoni, Pavard e Bisseck.

A centrocampo il ‘gioco delle coppie’ è stato già completato: Frattesi sarà il vice Barella, Asllani il vice Calhanoglu e Zielinski (in arrivo dal Napoli) contenderà una maglia al trentacinquenne Mkhitaryan.

Difficile pensare alla permanenza dei vari Sensi e Klaassen che potrebbero lasciare il posto ad un elemento più giovane, ma la novità più importante potrebbe riguardare l’out di destra.

Attualmente sembra meno forte di quello sinistro (dove Dimarco e Carlos Augusto hanno fatto benissimo), ma soprattutto c’è ancora incertezza sul futuro di Dumfries.

La trattativa per il suo rinnovo non si è ancora sbloccata e non è escluso dunque che questa possa essere stata la sua ultima stagione in nerazzurro. E’ vero che l’Inter ha già preso a gennaio Tajon Buchanan per coprirsi, ma l’esterno canadese sin qui in Serie A si è visto pochissimo.

L’Inter potrebbe dunque fare proprio un colpo a destra (Cuadrado ha 35 anni ed è in scadenza), magari andando a puntare giocatori come Holm, Kayode e Wan-Bissaka (tutti già accostati al club nerazzurro).

Come è ormai noto da tempo, il reparto offensivo verrà rafforzato con l’innesto di Mehdi Taremi, esperta punta iraniana in arrivo a parametro zero dal Porto.

Anche in questo caso, l’Inter potrebbe pensare di regalarsi un giovane da fa crescere alle spalle dei titolarissimi.

Se Lautaro Martinez e Thuram sono ovviamente intoccabili, non certa è la permanenza in nerazzurro di Arnautovic ed Alexis Sanchez. Potrebbero essere sostituiti da un attaccante in rampa di lancio e con caratteristiche diverse in modo da garantire a Simone Inzaghi un’alternativa anche dal punto di vista tecnico.

Nei giorni scorsi si è parlato dell’ipotesi Zirkzee (la concorrenza però è altissima), mentre oggi ‘La Gazzetta dello Sport’ ha parlato di George Ilenikhena, gioiello dell’Anversa che deve ancora compiere 18 anni e che da molti è stato già paragonato ad Osimhen.