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Giovanni Manna Antonio Conte Napoli 2024-2025Getty Images

"Napoli punto d'arrivo": l'imprinting di Conte e Manna sul progetto De Laurentiis

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Il rilancio del Napoli, al di là del rettangolo verde, passa per la testa.

Il nuovo corso avviato da Aurelio De Laurentiis, necessario a trasformare il progetto precipitato nel post Scudetto, vede in Antonio Conte il simbolo della rinascita azzurra.

La tanto agognata e invocata "ricostruzione" promossa a più riprese dall'allenatore salentino passa però anche per ciò che viene compiuto fuori dal campo, dove tra mercato e tela da tessere il profilo scelto è stato quello di Giovanni Manna.

Il direttore sportivo classe '88 (giovane età aspetto doveroso da sottolineare) è l'uomo chiamato, in condivisione con società e tecnico, a rimettere insieme i cocci di un percorso rigenerato in pochi mesi e ora da riconsolidare nell'immediato ponendo basi sicure per il futuro.

Le figure piazzate da ADL a capo del restyling, stando ai concetti espressi nell'arco della stagione, manifestano l'intenzione di far crescere il Napoli non solo sul rettangolo di gioco ma anche in quanto a mentalità e forza attrattiva, all'insegna di una filosofia già sdoganata dal suo patron ma adesso avallata, sposata e alimentata da allenatore e ds.

  • CONTE: "NAPOLI PUNTO D'ARRIVO"

    Conte, d'altronde, nel giorno della sua presentazione avvenuta a giugno al Palazzo Reale aveva subito messo le cose in chiaro:

    "Sappiamo cosa fare per migliorare questo club. Il mio obiettivo è uno: il Napoli deve essere considerato un punto di arrivo e non una tappa intermedia".

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  • Conte De Laurentiis NapoliGetty

    "DOBBIAMO COSTRUIRE QUALCOSA DI AMBIZIOSO"

    Un dogma ribadito a distanza di mesi alla vigilia del match col Verona, deadline del matrimonio tra Khvicha Kvaratskhelia e gli azzurri:

    "Mi auguro che questa non sia più una squadra di passaggio, è la cosa principale che provo a trasferire ogni giorno - ha affermato il tecnico - Dobbiamo costruire qualcosa di ambizioso che dia lustro ai napoletani, deve essere chiaro. Essere considerati di passaggio non è tra i miei obiettivi, non lo sarà mai".

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  • MANNA: "NON DEVO CONVINCERE NESSUNO A VENIRE A NAPOLI"

    Una linea tracciata con personalità da Conte, da cui Manna attinge a piene mani. La riprova è giunta durante la conferenza di mercoledì, organizzata per ripercorrere cosa è andato e cosa non durante la finestra invernale.

    Oltre alla parentesi Kvara ampiamente riaperta, l'ex dirigente della Juve l'imprinting del rilancio lo ha fornito parlando dei paletti posti da Adeyemi e Garnacho al momento di trasferirsi all'ombra del Vesuvio.

    "Se io devo convincere qualcuno a venire qui con questa posizione di classifica e con uno dei migliori allenatori al mondo… Io non devo convincere nessuno: se vuoi vieni, altrimenti significa che non fai per noi".

    Un moto d'orgoglio abbinato alla consapevolezza di voler portare squadra e società ad alzare l'asticella, senza piegarsi a "ricatti" (il riferimento è a quanto raccontato da Manna ripercorrendo la telenovela Kvaratshkelia-PSG) né accettando tentennamenti quando c'è da sposare il progetto.

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  • "COMPETITIVITÀ" E CHIAREZZA

    Insomma, i dogmi della coppia Conte-Manna certificano l'ambizione di chi ha accettato di riportare il Napoli in alto e di chi li ha ingaggiati: toni diretti e carismatici che avvicinano il tifoso al club, rendendo chiari i capisaldi stabiliti da chi guida la ricostruzione. Al netto degli errori, che fanno parte del percorso.

    Un rilancio che passa anche per un "livello di competitività" da migliorare, come spiegato dall'allenatore leccese durante l'annata, implementando la rosa con identikit di spessore ma sempre nel rispetto dei parametri societari.

    Realismo e niente "fumo negli occhi": una strada che, nonostante un mercato di gennaio sbiadito, al momento vale la vetta.

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