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Manna senza filtri sul mercato del Napoli: "Quasi ricattati da Kvaratskhelia, vicini a Garnacho, con Danilo avevamo definito tutto"

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Giovanni Manna ha parlato in conferenza stampa analizzando il mercato del Napoli dopo la sessione di gennaio, chiusa lunedì 3 febbraio.

Il direttore sportivo ha spiegato nei dettagli la vicenda che ha portato alla cessione di Kvaratskhelia: "Avremo potuto provare negli anni precedenti a rinnovare, ci avrebbe protetto da dinamiche extra-calcio che si sono presentate e ci hanno costretto ad effettuare questa uscita. Quando una persona vuole andare via, è difficile convincerla a restare".

Manna ha raccontato anche della trattativa con Danilo, che sembrava ormai conclusa, oltre a quelle con Garnacho e Adeyemi, entrambi molto vicini.

Di seguito le dichiarazioni del dirigente.

  • "KVARATSKHELIA? ERAVAMO QUASI RICATTATI, CESSIONE DOVEROSA"

    "Kvaratskhelia? Lo ringraziamo per quello che fatto per il Napoli, per quello che ha dato, abbiamo provato a sanare una situazione complicata, prima nel mese di luglio e poi a novembre/dicembre".

    Il direttore sportivo del Napoli ha poi spiegato perché è stato ceduto a gennaio: "Siamo stati costretti a fare la cessione in questa sessione di mercato perché non dico che eravamo ricattati ma quasi, è stato doveroso farla. Ho letto che serviva per ripianare il mercato estivo, per sanare il bilancio, questo non è vero. Abbiamo trattato il rinnovo importante fino a 20 giorni prima. Poi le dinamiche e la volontà del calciatore ci ha portato a fare una cosa diversa".

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  • "CON DANILO AVEVAMO DEFINITO TUTTO"

    Manna ha poi confermato la trattativa con Danilo: "Avevamo definito tutto, quando dico tutto è tutto, ci aspettavamo arrivasse nei giorni successivi all'accordo, poi ha fatto una scelta di vita diversa, ci sono anche aspetti umani. L'abbiamo portato fino ad un certo punto perché pensavamo di riuscirci, purtroppo è andata così perché poteva darci esperienza importante, ma è andata così".

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  • SU GARNACHO: "ERAVAMO VICINI"

    "Garnacho è un giocatore che ci piace, abbiamo trattato anche prima della partenza di Kvara, abbiamo fatto un'offerta molto importante al Manchester United, ci siamo avvicinati, eravamo molto vicini. Il calciatore per lasciare la Premier League a gennaio probabilmente voleva essere accontentato economicamente cosa che noi in quesot momento non possiamo fare, non vogliamo fare e non trovo corretto. Il Napoli ha un parametro di un livello, se metto un giovane che ha uno stipendio più alto non lo trovo corretto".

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  • "ADEYEMI NON ERA SICURO DI VENIRE"

    "Con Adeyemi avevamo una bozza di accordo con il Dortmund; il calciatore non era sicuro, non è voluto venire adesso, leggo che ha accordi con altre squadre, sono contento per loro, non è così, non abbiamo voluto insistere. Io non devo convincere nessuno".

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  • "PROBLEMA BUROCRTRICO PER SAINT-MAXIMIN"

    Tra i profili che il Napoli aveva individuato in attacco c'era anche Santin-Maximin. Manna ha spiegato perché l'affare è saltato: "Saint-Maximin è stato un problema burocratico, poi il club saudita aveva pretese che né noi né il Fenerbahce ha potuto accontentare. Il rammarico è che potevamo andare prima su un profilo così, anziché provare a inseguire giocatori che avevamo come obiettivo col valore elevato e che ci hanno fatto perdere tempo".

  • "NON È VERO CHE OKAFOR NON HA SUPERATO LE VISITE"

    Sull'operazione di Okafor, che in precedenza era stato ad un passo dal Lipsia: "Sono dinamiche di altri club, non è vero che non superò le visite, sono altre dinamiche. Ha avuto un infortunio a dicembr, è rientrato in gruppo da 10 giorni, è un po' indietro per i nostri parametri e qui lo dicono i dati perché lavoriamo in un certo modo, come dice il mister c'è un metodo. Ha bisogno di un po' di tempo per entrare in condizione".

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  • SU COMUZZO: "ABBIAMO FATTO UN'OFFERTA REALE"

    "Comuzzo ci permetteva di avere un giocatore non in lista, ci sono anche queste dinamiche qui, abbiamo fatto un'offerta scritta, vera, reale, un'altra, quando abbiamo capito che non c'era possibilità di negoziare ed andare avanti e ci eravamo già spinti oltre il valore del giocatore perché a gennaio un 15-20% in più lo paghi per investire e quindi non siamo riusciti a portarlo a termine. Mi dispiace sia stato così mediatico, in 2 giorni si poteva fare o non fare e nessuno l'avrebbe saputo, tutto qui".

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