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Collina Perugia Juventus Serie A

Collina torna su Perugia-Juventus del 2000: “Le condizioni del campo non erano così brutte”

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A detta di molti è stato il miglior direttore di gara di tutti i tempi, quello che è certo è che stato forse il primo arbitro a godere della stessa notorietà dei calciatori.

Quella di Pierluigi Collina è una figura nota a tutti, anche a coloro che non hanno vissuto da settori l’era nella quale era uno dei volti più famosi dell’intero panorama calcistico mondiale.

Un arbitro dallo straordinario carisma, che sul rettangolo verde riusciva a farsi rispettare come pochi.

Collina, in un’intervista rilasciata a ‘Repubblica’, ha parlato della sua carriera ed ha ricordato cosa è accaduto in quel famoso Perugia-Juventus del 2000.

  • “HANNO PROVATO A FARMI SMETTERE”

    Collina ha svelato che la sua carriera poteva finire prima ancora che avesse la possibilità di avvicinarsi al calcio che conta.

    “Hanno provato a farmi lasciare il campo. Anzi: a farmi smettere di arbitrare perché avevo perso tutti i capelli. Quando a 24 anni ho sofferto di alopecia totale, nel giro di due settimane ho perso tutte le forme pilifere e solo perché ero “bravino” ho continuato. I vertici arbitrali mi fermarono per 3 mesi. Poi mi fecero un test: mi mandarono ad arbitrare una partita a Latina, uno stadio caldo, per vedere che effetto facessi alle persone. Sarò sempre grato a quel pubblico: a loro quel giorno non poteva fregare meno di avere un arbitro senza capelli”.

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  • “SULLA COPERTINA DI UN VIDEOGIOCO”

    Collina è ancora oggi uno dei personaggi più riconoscibili del mondo del calcio.

    “Essere stato sulla copertina di un videogioco ti dà grande visibilità, certo. Mi fa sorridere che mi riconoscano i ragazzini di 12, 13, 14 anni, che non erano neanche ancora nei progetti dei genitori quando io ho smesso di arbitrare. E mi chiedo: come fanno a sapere chi sono e cosa ho fatto?”.

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  • “IL PORTIERE DEL BARI SOTTO LA CURVA DEL FOGGIA”

    Nel corso di un Foggia-Bari del 1997, Collina prese una decisione clamorosa: invertì il campo alle due squadre nel corso del secondo tempo.

    “Quella volta dagli spalti tiravano di tutto verso il portiere del Bari ed evitai che dovesse restare nella porta sotto la curva del Foggia: l’allora giudice sportivo Maurizio Laudi, una persona straordinaria, disse che l’interpretazione data era ultra legem sed non contra legem. Era la maniera per portare a casa la partita, con la condivisione dei protagonisti. Giocatori e tecnici mi chiedevano: ‘Ma si può fare?’. Dissi: ‘Se voi mi dite che vi va bene, lo facciamo’”.

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  • “IN PERUGIA-JUVE LE CONDIZIONI NON ERANO COSI’ BRUTTE”

    Uno dei momenti più famosi della carriera di Collina coincide con Perugia-Juventus del 2000. Quel giorno i bianconeri si trovarono a contendere alla Lazio i decisivi punti Scudetto sotto un diluvio.

    “Quello che fu sicuramente anomalo, fu il tempo tra quando fu sospesa la partita e quando riprese. Ma le condizioni del campo non erano poi così brutte, abbiamo visto situazioni peggiori. Chi era lì lo scrisse sul giornale e i giudizi furono unanimemente positivi”.

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