Chi era Riccardo Claris, il tifoso dell’Atalanta ucciso a Bergamo

Come riportato da ‘Il Giorno’, Riccardo Claris era uno studente modello che si era laureato in Economia e Commercio all’Università di Bergamo.

Da lì un master in Lussemburgo, prima di fare ritorno in Italia dove poco dopo ha trovato lavoro presso una società finanziaria a Milano.

La vita lo aveva portato anche in Liechtenstein, ma la sua città è sempre stata Bergamo e la sua casa distava poche centinaia di metri da quello stadio che ha sempre frequentato.

Secondo quanto emerso, Andrea Claris ha sempre frequentato la Curva Nord e la cosa è certificata anche dalle tante foto pubblicate sui propri profili social.

Come spiegato da ‘La Gazzetta dello Sport’, seguiva l’Atalanta in Italia e in Europa e questa passione gli era stata trasmessa da suo padre, anche lui frequentatore della curva atlantica.

Nel corso delle sue esperienze all’estero, si era avvicinato anche alla Curva dell’Eintracht Francoforte che da anni è gemellata con quella nerazzurra.

Andrea Claris non si era limitato a vivere il calcio da tifoso, ma aveva anche calcato i campi da gioco.

In passato ha militato nelle settore giovanile dell’AlbinoLeffe, per poi continuare il suo percorso tra i dilettanti, fino a legarsi alla Gavarnese, ovvero la sua ultima squadra.

I tifosi dell’Atalanta, nel corso della partita di campionato con il Monza, hanno voluto rendere omaggio al giovane tifoso ventiseienne scomparso, con un coro ed uno striscione a lui dedicato.

Su di esso campeggiava la scritta ‘Claris ovunque con noi’, mentre i tifosi del Monza ne hanno esposto un altro con la scritta ‘Claris ultras per sempre’.

Al 5’ poi, in un clima di silenzio quasi surreale, le due curve hanno fatto partire un lungo applauso per Riccardo Claris.