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Chelsea-Pochettino-lostGetty/GOAL

Il Chelsea e un flop da oltre un miliardo di euro: tanti investimenti e nessun trofeo

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La Carabao Cup non è il trofeo più prestigioso messo in palio dal calcio inglese ed infatti generalmente i grandi club tendono a trattarla come una competizione di second’ordine. Il successo però del Liverpool contro il Chelsea nella finale dell’edizione 2023-2024, ha assunto contorni molto diversi dal solito.

A rendere più pesante la vittoria dei Reds, il fatto che siano presentati all’appuntamento nel bel mezzo di un’emergenza infortuni senza precedenti e con un intero tridente d’attacco, quello composto da Mohamed Salah, Darwin Nunez e Diogo Jota, costretto ai box. A tutto questo va inoltre aggiunto che la partita di Ryan Gravenberch è durata appena 25’, visto che è stato costretto a lasciare il campo in barella dopo uno sconsiderato intervento di Moises Caicedo.

Al termine dei tempi supplementari, l’età media della squadra del Liverpool era inferiore ai 22 anni e tra i giocatori in campo ben cinque non sono ancora ventenni. Virgil van Dijk è stato l’eroe della finale, visto che ha segnato il goal che a deciso il match a due minuti dal triplice fischio finale, ma anche i vari Bobby Clark, James McConnel e Jayden Danns hanno dato un contributo straordinario.

“I ragazzi di Klopp contro un fallimento da miliardi di sterline - ha detto Gary Neville ai microfoni di Sky Sports dopo il goal di Van Dijk - Sono gli ultimi mesi di Klopp sulla panchina del Liverpool e sarà molto orgoglioso”.

Todd Boehly e Clearlake Capital hanno pompato assurde quantità di denaro nel Chelsea dal 2022, anno di acquisizione del club, ma fin qui l’enorme investimento fatto non si è tradotto in trofei. In finale di Carabao Cup i Blues hanno letteralmente toccato il fondo e, dopo una sconfitta così umiliante, è ora difficile vedere una via d’uscita per Pochettino.

  • Jurgen Klopp Liverpool Carabao Cup 2024Getty

    UN'OCCASIONE D'ORO MANCATA

    Bisogna far notare che l’undici titolare con il quale il Chelsea si è presentato in campo a Wembley aveva un’età media inferiore ai 24 anni, ed era più giovane di quello schierato dal Liverpool.

    Pochettino ha sottolineato la cosa quando gli è stato chiesto di rispondere al duro attacco di Neville (ha parlato di bottle job, espressione usata in Inghilterra per riferirsi alle squadre che crollano sotto pressione).

    “Non so cosa abbia detto, ma se si confrontano le età delle due squadre penso che siano simili. Ho un buon rapporto con Gary, non so come prendere la sua opinione, ma la rispetto. Siamo una squadra giovane, nulla a che vedere con il Liverpool. E’ impossibile fare paragoni e anche lui sa che le dinamiche sono completamente diverse. Non credo sia giusto parlare in certi termini”.

    Il Chelsea tuttavia ha potuto contare su un netto vantaggio in termini di esperienza. Ha schierato Ben Chilwelli, ovvero un giocatore che ha recitato un ruolo fondamentale nella corsa che tre anni fa ha portato al trionfo in Champions League, un campione del mondo come Enzo Fernandez ed un giocatore come Raheem Sterling capace di vincere qualcosa come dieci trofei nel corso della sua avventura al Manchester City.

    Eppure i Blues hanno sprecato un’occasione d’oro, quella che avrebbe consentito di arricchire la sua bacheca e di dare un volto diverso ad una stagione sin qui da incubo.

    E’ vero che il Liverpool aveva battuto il Chelsea in tre precedenti, ma qualsiasi possibile blocco mentale deve essere stato rimosso nel momento in cui è stata resa nota la formazione dei Reds.

    Klopp è riuscito a regalarsi un altro trofeo nonostante un undici titolare notevolmente indebolito e la cosa non ha certamente reso migliore l’attuale reputazione di Pochettino.

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  • 20240225 Mauricio Pochettino(C)Getty Images

    ANCHE UN PROBLEMA DI MENTALITA'

    Il Chelsea ha creato diverse occasioni da rete durante la sfida di Wembley, ma il portiere di riserva del Liverpool, Caoimhin Kelleher, è riuscito a disinnescarle tutte.

    L’estremo difensore venticinquenne si è reso protagonista di una grande prestazione ed ha trasmetto calma alla sua squadra per tutti i 120’.

    La squadra di Pochettino ha però giocato a folate. Ha avuto, a differenza del Liverpool, un’intera settimana per preparare la partita, ma al triplice fischio finale è parso più stanca di quella avversaria.

    I Reds hanno accelerato nei supplementari, mentre il Chelsea è incredibilmente arretrato.

    “I giocatori hanno iniziato a perdere energie - ha ammesso Pochettino - Chilwell si sentiva realmente molto stanco e per Gallagher si è reso necessario il cambio. Forse la squadra ha iniziato a pensare che arrivare ai rigori potesse essere la cosa migliora. Lo sforzo nei 120’ è stato enorme”.

    Un problema di natura fisica dunque, ma anche di mentalità.

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  • Pochettino Klopp splitGetty Images

    LA FORZA DI KLOPP

    Pochettino si è guadagnato un posto tra gli allenatori più bravi ed ambiti d’Europa nel corso della sua avventura al Tottenham. E’ stato capace di creare una squadra formidabile che tra l’altro giocava un calcio moderno ed offensivo.

    Una macchina quasi perfetta che però non ha messo trofei in bacheca ed ha perso una finale di Coppa di Lega, una di Champions League e che ha solo sfiorato il trionfo in Premier League.

    Pochettino inoltre non è riuscito a vincere, al primo tentativo, la Ligue 1 con il PSG, né ha aiutato la compagine transalpina a migliorare il suo rendimento in Champions League nonostante un tridente offensivo composto da Messi, Mbappé e Neymar.

    Non si tratta dunque di un vincitore ‘seriale’, di un tecnico alla Klopp o dei tanti che lo hanno preceduto al Chelsea.

    Qualsiasi cosa accada da qui a maggio, Klopp lascerà il Liverpool dopo essersi guadagnato lo status di leggenda del club. Anche lui ha perso le sue finali, ma ha completamente cambiato la mentalità dei Reds.

    Al Chelsea serve un allenatore di quello stampo per invertire la rotta. Pochettino sta guidando la squadra più costosa della storia del calcio, ma non è riuscito ad inculcarle un qualcosa che i soldi non possono comprare: un’identità chiara ed uno spirito collettivo.

    Da quando si è seduto sulla panchina dei Blues, ormai nove mesi fa, a Stamford Bridge nulla è cambiato rispetto al recente passato.

  • Conor Gallagher

    'GIOCATORI DA META' CLASSIFICA'

    La sensazione è quella che i giocatori del Chelsea non abbiano accettato i metodi di Pochettino.

    La squadra è parsa spesso nervosa in campo e la cosa è capitata anche contro il Liverpool. Errori in alcuni casi anche goffi e zero concretezza sotto porta.

    Rispetto al 4-1 patito il mese scorso ad Anfield in campionato, i Blues hanno fatto certamente meglio, ma non hanno affrontato il migliore dei Liverpool.

    L’ex difensore del Chelsea, Frank Leboeuf, ha parlato di una squadra zeppa di “giocatori da metà classifica”.

    Tutto questo nonostante la proprietà abbia speso oltre 1,4 miliardi di sterline nelle ultime quattro finestre di mercato, una cifra spropositata.

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  • Mudryk-ChelseaGetty

    TROPPI FLOP

    Il Chelsea la prossima estate potrebbe cedere molti di quei giocatori che si sono rivelati degli autentici flop e che guadagnano cifre da capogiro. E’ evidente infatti, che molte delle stelle della rosa non hanno in realtà le carte in regola per avere successo in Premier League.

    Mykhailo Mudryk, giocatore da cento milioni di euro, rappresenta da questo punto di vista il più clamoroso spreco di denaro.

    Raramente fa la differenza e contro il Liverpool praticamente non si è visto. Di lui, Jamie O’Hara, ex giocatore anche con un passato al Tottenham, ha detto che non vale nemmeno “sette sterline”.

    Nicolas Jackson, in tutto questo, non è nemmeno lontanamente il giocatore capace di spezzare la ‘maledizione del numero 9’. L’ex Villarreal lavora duro, tiene abbastanza bene palla, ma dal punto di vista tecnico non è all’altezza della situazione e non ha ancora mostrato di avere il fiuto da goleador.

    Caicedo, giocatore da 116 milioni di euro più bonus, sembra l’ombra del feroce e talentuoso tuttofare del Brighton e ad oggi la cifra spesa per il suo cartellino non sembra lontanamente giustificata.

    Una storia, la sua, simile a quella dei vari Romeo Lavia, Noni Madeuke, Wesley Fofana e Marc Cucurella, tutti elementi costati moltissimo.

    Il Chelsea dovrà vendere molto se vorrà muoversi nei prossimi mesi in sede di mercato, visto che si è già spinto fino al limite imposto dal Fair Play Finanziario.

  • Mauricio Pochettino Chelsea 2023-24Getty Images

    COSA ACCADRA'?

    I prossimi mesi diranno se Pochettino sarà ancora alla guida del Chelsea la prossima stagione.

    I Blues occupano attualmente l’undicesimo posto in classifica a -17 dalla zona Champions e l’unico obiettivo realmente alla portata potrebbe essere la FA Cup.

    La sensazione è quella che Pochettino diventerà la ‘terza vittima’ di Boehly se il Chelsea finirà di nuovo a metà classifica.

    Anche un ipotetico trionfo in FA Cup ed un piazzamento tra le prime sette in Premier League potrebbero non bastare a salvare la sua panchina.

    Serve una rapida inversione di tendenza, così come ammesso dallo stesso tecnico argentino dopo la sconfitta contro il Liverpool.

    “Dobbiamo andare avanti, abbiamo giocato per un trofeo ma non l’abbiamo portato a casa. Dobbiamo lavorare di più, dobbiamo fare meglio di così per competere a certi livelli. Anche il Liverpool ha perso delle finali, ma ha continuato a credere nel progetto. Si tratta di un buon esempio da seguire”.

    In realtà Klopp è riuscito nell’impresa di cambiare lo stile di gioco e l’atmosfera nel club fin dal momento del suo arrivo al Liverpool nel 2015.

    La cosa sin qui a Pochettino non è minimamente riuscita.

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