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100 giorni agli Europei Italia GFXGOAL

Cento giorni a Euro 2024: certezze e incognite dell'Italia di Spalletti

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Bisognerà attendere ancora cento giorni, praticamente poco più di tre mesi, per il calcio d'inizio di Euro 2024: il prossimo 14 giugno, i padroni di casa della Germania ospiteranno la Scozia all'Allianz Arena di Monaco di Baviera nel match inaugurale del torneo, valido per il Gruppo A.

L'Italia, dal canto suo, sarà impegnata il giorno seguente a Dortmund contro l'Albania di Sylvinho, in un raggruppamento comprendente anche le temibili Spagna e Croazia: girone complicato ma non impossibile per gli azzurri, anche se sono ancora diversi i nodi da sciogliere in vista delle convocazioni vere e proprie.

Luciano Spalletti sarà infatti alle prese con scelte importanti da prendere: non solo certezze per il commissario tecnico, chiamato a trovare le soluzioni migliori per non pregiudicare l'integrità competitiva di una Nazionale che in Germania proverà a difendere il titolo conquistato tre anni fa a Wembley.

  • DIFESA COL BLOCCO INTER

    Nessun dubbio su chi difenderà la porta azzurra in Germania: Donnarumma titolare inamovibile, con Vicario a fargli da dodicesimo più che affidabile.

    Il reparto difensivo sarà invece fondato sul blocco interista che sta ottenendo risultati strabilianti in campionato: posto praticamente certo per Darmian, Acerbi, Bastoni e Dimarco, alla luce degli appena tredici goal incassati da Sommer in una Serie A dominata.

    A questi vanno aggiunti Di Lorenzo e profili giovani ma comunque già pronti per sostenere al meglio il carico di pressioni: in primis Buongiorno, impiegato da Spalletti nel soffertissimo finale della sfida pareggiata contro l'Ucraina, decisiva per la qualificazione; senza dimenticare Calafiori, cresciuto a dismisura al Bologna con Thiago Motta che lo ha reinventato nel ruolo di centrale. In odore di convocazione pure Cambiaso e Bellanova, protagonisti rispettivamente con Juventus e Torino.

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  • Barella ItalyGetty

    ABBONDANZA A CENTROCAMPO

    Se c'è un reparto in cui l'Italia sta messa benissimo, questo è il centrocampo: un'abbondanza certificata dalle presenze di Pellegrini e Barella, affiancati dall'incursore Frattesi che con Spalletti in panchina si è contraddistinto alla grande.

    Anche Bonaventura può legittimamente sognare una convocazione, così come Jorginho che pare finalmente essere tornato ai suoi livelli con l'Arsenal di Arteta: l'ex Napoli si candida per ricoprire il ruolo di 'play', a differenza di Verratti che non è mai stato convocato da quando il commissario tecnico è Spalletti.

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  • MANCA UN '9'

    Le spine più pungenti riguardano l'attacco dove, Chiesa a parte, andranno definite al meglio le scelte: in particolare il mirino è sul ruolo di punta centrale, forse quello maggiormente inficiato dalle prestazioni dei suoi interpreti.

    Immobile chiamato a risollevarsi, Scamacca ha addirittura perso il posto da titolare all'Atalanta dove Gasperini gli sta preferendo sistematicamente De Ketelaere: con questo andazzo, l'ex Sassuolo rischia addirittura di rimanere fuori dalla lista dei convocati.

    La nota più lieta è rappresentata da Retegui, mentre Lucca potrebbe essere considerato ancora acerbo per un palcoscenico del genere. Kean è sparito da radar, Raspadori dovrebbe essere in grado di non mettere a repentaglio una chiamata pressoché sicura.

    Non è un '9' Zaniolo, finito ai margini all'Aston Villa: per Emery non è più un titolare da diverse settimane a questa parte, un bel problema in ottica azzurra.

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  • Berardi Verona SassuoloGetty Images

    TEGOLA BERARDI

    Chi invece mancherà al 100% è Domenico Berardi, vittima del grave infortunio al tendine d'Achille rimediato al 'Bentegodi' durante Verona-Sassuolo: una vera e propria maledizione per il calabrese, tornato in campo dal precedente stop proprio in quella partita.

    Orsolini, Politano ed El Shaarawy sono pronti a prenderne il posto, con un occhio buttato oltreoceano a Toronto, dove Bernardeschi brama una convocazione che manca da quasi due anni.

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