Chi può giocare al posto di Berardi in Nazionale agli Europei: da Chiesa a Zaniolo, passando per Politano

Emblematico il comunicato ufficiale con cui il Sassuolo ha reso note le condizioni di Domenico Berardi.

"Gli esami strumentali effettuati a Domenico Berardi hanno evidenziato la lesione completa del tendine d’Achille della gamba destra. Il calciatore, nella mattinata di domani, verrà sottoposto ad intervento chirurgico dal Prof. Stefano Zaffagnini presso la Casa di Cura Toniolo di Bologna".

I tempi di recupero, che vanno trai 7 e i 9 mesi, nel migliore dei casi, escludono qualsiasi possibilità che Berardi partecipi agli Europei.

Chiaramente, il favorito per raccogliere l'eredità di Domenico Berardi, nonché sua perfetta alternativa, porta il nome di Matteo Politano.

Luciano Spalletti lo conosce benissimo: con lui ha vinto lo Scudetto al Napoli e lo ha allenato anche all'Inter. Insomma, non ci sono particolari dubbi sul suo impiego da protagonista nel tridente offensivo.

A essere chiamato a una prova di forza in termini spirituali e calcistici è Nicolò Zaniolo: l'esterno non sta vivendo la sua miglior stagione all'Aston Villa e ha bisogno di riprendersi per presentarsi al meglio agli Europei.

In totale, al momento dell'infortunio di Berardi, una sola rete in Premier League con l'ultima gara disputata da titolare agli ordini di Unai Emery a dicembre, in campionato in Inghilterra.

Spalletti lo ha già schierato esterno alto a destra contro l'Ucraina, sia all'andata che al ritorno: ne conosce le potenzialità anche in ottica sviluppo del gioco offensivo, con la sua capacità di guadagnare il centro.

Un'altra soluzione, che alla Juventus di Massimiliano Allegri spesso funziona, è quella di spostare Federico Chiesa a destra.

Un'alternativa sempre valida, visto che può garantire l'inserimento di uno dei giocatori teoricamente "riserve" tra i titolari, ma è bene precisare che, comunque, Chiesa la sua maglia dal primo minuto ce l'ha già. Al di là del fronte d'attacco.

Impossibile non prendere in considerazione Riccardo Orsolini, alla luce del super rendimento offerto dopo un avvio di stagione un po' travagliato, contrassegnato da qualche panchina di troppo e dalla folta concorrenza generata dalle mosse del mercato in entrata del Bologna.

Il classe 1997 si è sbloccato alla grande il 1° ottobre con la tripletta rifilata all'Empoli nel 3-0 del 'Dall'Ara', fino a raggiungere quota nove marcature e a sognare la doppia cifra di reti per la seconda stagione consecutiva in Serie A (un anno fa furono undici).

Nemmeno l'infortunio muscolare che lo ha tenuto ai box tra novembre e dicembre lo ha fermato: Orsolini è tornato con lo spirito giusto, offrendo l'assist per il goal decisivo di Ferguson contro l'Atalanta il 23 dicembre.

Era già importante con José Mourinho, sta praticamente esplodendo con Daniele De Rossi: Stephan El Shaarawy può candidarsi a un ruolo da protagonista nel tridente della Nazionale di Luciano Spalletti agli Europei.

Una soluzione che trova "terreno fertile" sia se Federico Chiesa dovesse essere spostato a destra, sia se questo dovesse rimanere a sinistra. Anche perché dalla sua ha velocità e, ancor più dopo l'arrivo di DDR, vena realizzativa.

Luciano Spalletti, al Napoli, ha avuto modo di testare più e più volte la duttilità tattica di Giacomo Raspadori. Può farlo anche adesso con l'infortunio di Berardi.

Il giocatore del Napoli può giocare sia a destra che a sinistra, non essendo un esterno che punta tutto sul "piede invertito".

L'unico dubbio è rappresentato dalle parole dello stesso Spalletti, rilasciate nel corso dei mesi in azzurro. L'attuale CT nell'anno dello Scudetto è passato da "Non sarebbe azzardato farlo giocare a desta" a "Ho capito che ho sbagliato, già gli creo difficoltà a farlo giocare a sinistra". Non va comunque sottovalutato.

Anche Moise Kean può essere considerato un'alternativa, ma con tanti "se" e "ma". Doverosi. I primi riguardano le condizioni fisiche: come arriverà Kean agli Europei? Al momento è stato protagonista di una stagione assai complessa con la Juventus, con un infortunio che lo ha costretto a saltare non solo parte dell'annata, ma anche l'esperienza con la maglia dell'Atletico Madrid.

Non può essere sottovalutato, questo dato. Poi c'è da dire che sì, Luciano Spalletti lo considera un esterno (come contro Malta), ma a sinistra. Insomma, alternativa sì, ma non di prima fascia.

Infine, da citare c'è anche Federico Bernardeschi. L'esterno, attualmente al Toronto, ha speso parole su parole negli scorsi mesi proponendosi per gli Europei, considerando anche la possibilità di ritornare a giocare in Italia da gennaio. Non è successo.

La sua lontananza dal calcio che conta potrebbe incidere, ma dalla sua ha l'esperienza vincente a EURO 2020: insomma, portarlo come riserva, e come soluzione da tenere in considerazione, non è del tutto sbagliato.