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Thiago Motta JuventusGetty

Caduto il velo dell’imbattibilità: i numeri deludenti della Juventus di Thiago Motta

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Prima o poi doveva succedere e il destino ha voluto che la cosa accadesse proprio nella serata meno indicata e contro l’avversario meno indicato: quel Napoli capolista che adesso in classifica (e forse non solo) ha assunto le sembianze di un puntino lontano.

La Juventus perde la sua prima partita in campionato e si trova spogliata di quell’imbattibilità che, nel corso degli ultimi altalenanti mesi, tante volte aveva nascosto o quanto meno reso meno evidenti, quei problemi che stanno spingendo la compagine bianconera lontano da quello che ad inizio stagione sembrava dover essere il vero obiettivo: la testa della classifica.

Venuto meno quello 0 alla voce sconfitte, diventano più evidenti tutti gli altri numeri, e di conseguenza tutti gli altri dati della squadra guidata da Thiago Motta.

Ebbene il tecnico chiamato ad aprire un nuovo ciclo e a far dimenticare quel calcio del passato che a detta di molti era troppo legato ai risultati e alla concretezza e poco alla bellezza, non è ancora riuscito a far fare il salto di qualità alla Vecchia Signora.

I numeri anzi si stanno facendo spietati, così come il confronto le Juventus degli ultimi anni.

  • Napoli v Juventus - Serie AGetty Images Sport

    LA PRIMA SCONFITTA DOPO DIECI MESI

    Quella patita al Maradona contro il Napoli, è stata una sconfitta che ha messo fine ad una lunghissima striscia positiva.

    La Juventus era rimasta l’unica squadra ancora imbattuta in campionato ed ora anche questa certezza è venuta meno.

    Un’imbattibilità che partiva da lontano e più precisamente dalla scorsa stagione: dal 30 marzo 2024.

    Dieci mesi (e un giorno) senza perdere una sola partita in campionato dopo 29 risultati utili consecutivi. Un dato importante che però, nel corso di questa stagione, non si è tradotto in punti pesanti.

    Sì perché se è vero che la Juve di Thiago Motta ha impiegato cinque mesi per incappare nella sua prima sconfitta nel torneo, è anche vero che non perdere non le è bastato per tenere il passo delle prime della classe.

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  • 37 PUNTI IN 22 GIORNATE

    La Juventus, nel corso di questa stagione, ha sin qui perso una sola partita in campionato, ma ha anche vinto pochissimo.

    Sono state appena 8 le vittorie in 22 giornate (l’ultima con il Milan sembrava potesse rappresentare la vera svolta) accompagnate da qualcosa come 13 pareggi.

    Un ruolino di marcia che si è tradotto in un bottino di soli 37 punti e per trovare una Juve che ha marciato ad un passo più lento di questa bisogna tornare alla stagione 2010-2011, quando in panchina sedeva Gigi Delneri e in 22 partite erano stati messi in cascina 35 punti. Roba di 14 anni fa.

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  • LA FRENATA RISPETTO AD UN ANNO FA

    Se quella di Thiago Motta doveva essere la Juventus chiamata a fare un deciso salto in avanti rispetto al recente passato, fin qui l’obiettivo non è stato raggiunto.

    La squadra dell’anno scorso, quella guidata da Massimiliano Allegri che a detta di molti era più debole di quella di questa stagione, allo stesso punto del torneo poteva vantare in classifica qualcosa come 53 punti, ovvero 16 in più rispetto a quella attuale.

    Un bottino che aveva spinto la Vecchia Signora a -4 dalla capolista Inter, mentre oggi i punti di distacco dal Napoli sono ben 16.

    Vero è che la Juve l’anno scorso non ha giocato le coppe europee e la cosa si è inevitabilmente tradotta in un vantaggio in termini di energie da amministrare, ma comunque dalla squadra di questa stagione era lecito aspettarsi un rendimento diverso.

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  • FBL-ITA-SERIEA-JUVENTUS-VENEZIAAFP

    I PUNTI DILAPIDATI

    C’è inoltre un altro dato che non può non far riflettere: quello legato ai punti persi da una situazione di vantaggio.

    La Juventus è una squadra che tende a pareggiare molto, ma anche a dilapidare tanto. Se solo avesse avuto la capacità di amministrare meglio i goal di vantaggio, oggi si godrebbe una classifica molto diversa.

    Quella di Thiago Motta è una squadra che tende a farsi riprendere con troppa facilità (è stata rimontata anche dal Napoli che poi è scappato via vincendo 2-1), visto che è accaduto già otto volte nel corso di questo campionato.

    Tutto è iniziato lo scorso 6 ottobre, quando si è fatta riprendere in casa sull’1-1 dal Cagliari e da lì in poi la storia si è ripetuta contro l’Inter (da 1-2 a 4-4), con il Lecce (da 0-1 a 1-1), con il Venezia (da 1-0 a 2-2), con la Fiorentina (da 2-1 a 2-2), con il Torino (da 0-1 a 1-1), con l’Atalanta (da 0-1 a 1-1) e appunto con il Napoli (l’unica partita persa).

    Una serie impressionante di rimonte subite che sono costate qualcosa come 17 punti in classifica. Solo il Venezia, da questo punto di vista ha fatto peggio della Juventus (e del Bologna).

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  • LE PRIME SCAPPANO VIA

    La cosa era abbastanza chiara da tempo, ma la sconfitta patita contro il Napoli ha assunto i contorni del sigillo: la Juventus in questa stagione non lotterà per lo Scudetto.

    Il -16 dalla vetta si traduce nel divario più ampio di sempre nell’era dei tre punti (stesso distacco patito dalla Juve di Ferrara e Zaccheroni nella stagione 2009-2010) ed è oggettivamente difficile intravvedere i margini per una rimonta che avrebbe del clamoroso.

    I bianconeri avevano bisogno di una vittoria a Napoli per dare continuità al successo ottenuto contro il Milan e soprattutto per riavvicinarsi al quarto posto ma, al termine del 22° turno, il distacco da quell’ultima (ad oggi) posizione che vale un pass per la prossima Champions League potrebbe allargarsi.

    La Lazio ha 39 punti e vincendo con la Fiorentina volerebbe a +5. Inoltre i bianconeri in classifica sono inseguiti da squadre come il Bologna, la Fiorentina stessa ed il Milan che hanno giocato o una (nel caso dei felsinei) o due partite in meno (i gigliati ed i rossoneri).

    Il rischio è dunque quello di essere risucchiati in un gruppone, mentre le prime della classe scappano via.

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