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Di Nardo C FactorCampobasso FC

C Factor: Antonio Di Nardo, il working class hero del Campobasso

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C Factor arriva su Goal: una rubrica che, settimana dopo settimana, esplorerà i tre gironi del campionato di Serie C NOW, raccontandone i protagonisti, le loro storie dentro e fuori dal campo. 

Nel girone B di Serie C NOW sta iniziando a dar sempre più spettacolo il Campobasso di Piero Braglia.

Una squadra quadrata e con grande potenziale, che nel weekend ha stravinto il lunch match contro la SPAL. Un 4-0 secco in cui, a spiccare, è stato il talento del capitano, Antonio Di Nardo.

Un gol segnato ha impreziosito una prestazione assolutamente dominante, in cui il classe 1998 ha dimostrato ancor di più come il contesto professionistico, per un talento come il suo, sia davvero il minimo sindacale.

Sebbene, visto il suo percorso di carriera, non sia stato facile arrivarci. 

  • DOMINANTE CONTRO LA SPAL

    Il capitano dei rossoblu non è il primo a mettere la firma sulla partita, ma è dal suo geniale velo che nasce il vantaggio per Braglia. La palla gli passa fra le gambe, spalancando la porta e l’1-0 a Di Stefano.

    Di Nardo è una costante spina nel fianco della SPAL, che tracolla definitivamente nel secondo tempo. L’attaccante napoletano mette la firma al minuto 71, sfruttando bene un’azione corale finita con l’esultanza del numero 9.

    Il 4-0 finale è la ciliegina sulla torta, di una partita semplicemente dominata dal Campobasso. 

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  • Di Nardo CampobassoCampobasso FC

    IL CAMMINO DEL CAMPOBASSO

    I molisani oggi sono la settima forza del girone B: 14 punti in 9 partite, una striscia aperta di ben cinque partite senza sconfitta, con addirittura 11 punti raccolti.La guida di Braglia sta funzionando alla grande, così come il tandem formato da Di Stefano e Di Nardo: 3 partecipazioni ai gol a testa per i due bomber principi dei rossoblu.

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  • LE GIOVANILI E LA SAMPDORIA

    E dire che la storia di Di Nardo, a livello calcistico, non è stata decisamente facile e, oggi, sta riscoprendo gioie più che meritate. Lui nasce a Napoli, cresce nei campetti di casa, inizia le giovanili nell'ASD Ciro Caruso.

    “Ero sempre in giro per giocare – ricorda – nelle campagne, nei cortili, ovunque ci fosse spazio per un pallone. Ricordo ancora la faccia di mia madre quando tornavo a casa sporco di terra o fango.”

    Poi il suo talento lo porta alla Nocerina, con cui completa la formazione calcistica. Da lì approda al Latina, dove vive tutte le tappe delle giovanili, dagli Allievi alla Primavera, fino a debuttare in Serie B, raccogliendo sei presenze.

    Il suo talento non passa inosservato e la Sampdoria decide di puntare su di lui, chiamandolo a vestire la prestigiosa maglia blucerchiata. Tuttavia, proprio quando la carriera sembrava pronta a decollare, inizia il periodo più buio.

    Antonio viene mandato in prestito e spesso schierato fuori ruolo, costretto a sacrificarsi lontano dalla sua posizione naturale da attaccante. “Ho sempre voluto fare l’attaccante - spiega - ma mi mettevano come esterno. Ho passato tre anni praticamente senza giocare, e nessuna squadra mi voleva prendere.”

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  • RIPARTIRE

    In questa fase, allora, Antonio matura una serie di importanti scelte di vita, assolutamente non banali. La prima: l’addio alla Samp e la conseguente ripartenza dalla D, con il Sona. Il tutto con la guida del fratello, che lo sprona a non mollare e lo aiuta a rimanere in carreggiata. La scelta di ripartire dai dilettanti è ben ponderata: “Dovevo tornare alle basi, ricostruire tutto da capo. È stata una delle scelte più belle della mia vita.” 

    Al Sona ritrova fiducia e la gioia di giocare. Guadagna un passaggio alla Vastese. Ma il calcio, si sa, è pieno di curve impreviste, e la squadra retrocede in Eccellenza. “È stato un colpo duro, avevo lavorato tanto, ma non è bastato.”

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  • WORKING CLASS HERO

    Nonostante la retrocessione della Vastese, Di Nardo segna 11 gol, meritandosi la chiamata di un ambizioso Campobasso. Del resto, prima degli 11 a Vasto, ne aveva fatti 12 a Sona. E, per la regola che non c’è mai due senza tre, anche a Campobasso la punta di Napoli va in doppia cifra: ne fa 13, il Campobasso vince il campionato.

  • Di Nardo CampobassoCampobasso FC

    SCUDETTO E SERIE C

    La sua stagione 2023/24 sarà un trionfo: dopo la promozione in Serie C per i rossoblu arriva anche la gioia dello Scudetto Dilettanti. Lui, nella Poule Scudetto, sarà un cannibale: 4 reti in 5 apparizioni, di cui due nella finale stravinta 5-1 contro il Trapani. La gioia è completa, la simbiosi con l’ambiente Campobasso totale: “Mi piace far esultare la piazza. Sono vibrazioni forti che mi arrivano fino al profondo.”

    In estate, poi, in Molise arriva la guida di Piero Braglia, che lo elegge subito come leader, tecnico e caratteriale, del suo progetto. “La sua fiducia per me conta tantissimo - sottolinea -. Sto lavorando per migliorare alcuni aspetti del mio gioco, anche se sono ambidestro, preferisco tirare di destro, ma non esito se la palla arriva sul sinistro”.


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  • DI NARDO È C FACTOR

    La sua prestazione contro la SPAL, condita da un goal e da un assist “virtuale”, vale a Di Nardo la palma del C Factor della nona giornata di Serie C NOW. Il bomber del Campobasso succede a Raffaele Biancolino, allenatore dell’Avellino, Facundo Lescano, protagonista del settimo turno, ma anche ad Inglese del Catania alla terza giornata, Vlahovic dell’Atalanta Under 23 alla quarta e Mirco Antenucci alla quinta e Ignazio Abate alla sesta.

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