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Luka Jovic Thijs Dallinga Milan BolognaGetty

C’è Milan-Bologna, la rivincita di Jovic e Dallinga: verso la titolarità nella partita più importante

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Buona parte della stagione vissuta vissuta da comprimari, salvo poi trovarsi a vestire (con ogni probabilità) la maglia da titolare nel momento che più conta.

C’è un destino che sembra unire Luka Jovic e Thijs Dallinga, i due attaccanti che dovrebbero guidare gli attacchi di Milan e Bologna nella finale di Coppa Italia.

Una cosa quasi impossibile da pronosticare solo fino a poche settimane fa, ma in vista della partita più importante dell’anno per rossoneri e felsinei, sono loro i centravanti più in forma sui quali possono contare Sergio Conceiçao e Vincenzo Italiano.

Due giocatori che, per motivi diversi, hanno faticato nel corso dell’annata, galleggiando tra campo e panchina, ma che hanno dato un contributo fondamentale nel corso degli ultimi tempi e soprattutto nel cammino che ha condotto fino alla super sfida dell’Olimpico.


  • JOVIC IN VANTAGGIO SU GIMENEZ

    Sergio Conceiçao, nel presentare Bologna-Milan, non si è sbilanciato su chi tra Luka Joviv e Santi Gimenez sarà il perno centrale del suo tridente offensivo (“Non lo dico e non lo sanno nemmeno loro”).

    La sensazione è però quella che l’attaccante serbo parta in vantaggio rispetto al grande colpo messo a segno dai rossoneri nel corso della sessione invernale di calciomercato, o almeno è questo che lasciano pensare le ultime prove in allenamento.

    La cosa non sorprende più di tanto, soprattutto se si considera che l’ex Fiorentina e Real Madrid ha giocato da titolare cinque delle ultime sei partite di campionato, fornendo sempre un rendimento costante.

    Il ballottaggio è dunque aperto, ma se a spuntarla dovesse essere Jovic, la cosa sarebbe quasi naturale per quanto visto da fine marzo in poi. Certo Gimemez è reduce da una grande prestazione da subentrante sfornata nell’ultima partita di campionato proprio contro il Bologna (doppietta decisiva nel 3-1 finale), ma Conceiçao alla fine potrebbe optare per l’attaccante al cui rilancio tanto ha contribuito.

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  • Jovic Milan TheoGetty Images

    EROE IN SEMIFINALE CONTRO L’INTER

    Quella di Luka Jovic resta una stagione dai pochissimi minuti in campo: appena 561’ in tutte le competizioni.

    A condizionare fortemente la sua annata è stata una pubalgia con conseguente operazione che, prima lo ha condizionato in tutta la prima parte dell’annata (all’esordio in campionato a metà agosto contro il Torino è stato lui a scendere in campo dal 1’ nel cuore dell’attacco rossonero), poi lo ha costretto a fermarsi tra inizio ottobre e metà gennaio e ancora per quasi tutto febbraio.

    Problemi che sembravano averlo spinto ai margini del Milan e verso un addio praticamente certo, ma ha trovato in Conceiçao un tecnico pronto a riporre la giusta fiducia in lui quando la condizione è tornata ad essere quella necessaria e sufficiente per dare un contributo.

    Jovic ha ripagato la fiducia segnando due goal in campionato contro Napoli e Fiorentina e soprattutto ritagliandosi un ruolo da protagonista assoluto nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Inter, quando ha segnato una doppietta nello 0-3 imposto dai rossoneri.

    C’è insomma tanto di suo nella finale che il Milan si appresta a giocare ed oggi l’attaccante che faceva la spola tra infermeria e panchina e che era anche stato escluso dalla lista Champions è solo un lontano ricordo.

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  • Lykogiannis Dallinga Bologna Empoli Coppa Italia 24042025Getty Images

    DALLINGA L’UOMO DI COPPA

    Quando la scorsa estate il Bologna ha prelevato Thijs Dallinga dal Tolosa a fronte di un esborso da 15 milioni di euro, sono stati in molti a parlare di un grande colpo di mercato.

    Il club felsineo si era infatti assicurato un attaccante giovane, già nel giro della Nazionale olandese e capace di andare in doppia cifra nei due anni vissuti da ottimo protagonista in Ligue 1.

    Un centravanti già pronto e chiamato a non far rimpiangere Zirkzee, ma la sua annata si è rivelata più complicata del previsto. Problemi forse di adattamento ad un calcio per lui tutto nuovo, ma di fatto si è ritrovato limitato anche dall’esplosione di Castro.

    I numeri dicono che colui che doveva essere il nuovo bomber del Bologna in trenta partite di campionato ha segnato appena due reti, ma i numeri cambiano se si guarda solo alle coppe.

    Ne ha messe a segno tre in altrettante presenze di Coppa Italia (due nella semifinale di andata ed una in quella di ritorno contro l’Empoli) e quando è stato a disposizione è sempre sceso in campo dal 1’ nel torneo.

    Dallinga ha anche siglato un goal in Champions League: quello nel 2-1 al Borussia Dortmund che ha aiutato il Bologna a vincere la sua prima partita nella massima competizione europea dopo sessant’anni.

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  • SA COME SI FA

    A spalancare a Dallinga le porte verso la titolarità, sono anche le non perfette condizioni di Santiago Castro.

    Il gioiello argentino è stato grande protagonista nel corso della stagione, ma ha rimediato un infortunio in Nazionale che gli ha condizionato fortemente gli ultimi due mesi.

    Di fatto dal 16 marzo non è più sceso in campo dal 1’ e probabilmente non è ancora nelle condizioni ideali per prendersi una maglia da titolare nella partita più importante non solo dell’anno, ma anche della storia recente del Bologna.

    Dallinga comunque, con caratteristiche diverse, ha dimostrato di poterlo sostituire e soprattutto a suo favore potrebbe giocare l’esperienza.

    Nel suo curriculum vanta un solo trofeo, ovvero la Coppa di Francia vinta con il Tolosa nella stagione 2022-2023. Di quell’edizione del torneo fu protagonista assoluto mettendo a referto qualcosa come sei goal e due assist in sei partite.

    Come se non bastasse, fu mattatore anche in finale, segnando una doppietta nel 5-1 imposto al Nantes.

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