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Gleison Bremer Juventus 2025Getty Images

Bremer e il retroscena sulla Nazionale Azzurra: “Volevano naturalizzarmi, ma sognavo il Brasile”

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Reduce da una stagione che si è chiusa già ad ottobre a causa di un grave infortunio riportato al ginocchio sinistro, Gleison Bremer è finalmente vicino al suo ritorno in campo.

La Juventus si appresta dunque a ritrovare il suo pilastro difensivo, nonché uno dei centrali più forti dell’intero panorama calcistico mondiale.

Un giocatore così forte che Roberto Mancini, quando era commissario tecnico dell’Italia, ha provato a portare nel gruppo Azzurro. A svelarlo è stato lo stesso Bremer in un’intervista rilasciata nel corso di Bola da Vez.

  • “HANNO PROVATO A FARMI NATURALIZZARE”

    “Hanno fatto un tentativo, volevano naturalizzarmi, ma io vengo all’entroterra di Bahia e all’improvviso sarei diventato italiano. Ho parlato con Roberto Mancini all’epoca, mi disse che c’era un’opportunità e che avrebbero potuto accelerare le pratiche per il mio passaporto, che avrei potuto ottenerlo grazie a mia moglie”.

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  • “SOGNAVO IL BRASILE”

    “Io ho pensato che la Nazionale brasiliana fosse la più grande di tutte. Poi arrivando in ritiro avrei trovato solo italiani che si sarebbero chiesti cosa ci facesse un brasiliano lì. Sarebbe stata una situazione non bella. Inoltre io sognavo il Brasile, ero cresciuto vedendo la mia Nazionale e la maglia gialla”.

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  • “PUGNI IN ARIA PER ANCELOTTI”

    “Quando Ancelotti è diventato il commissario tecnico del Brasile ho sollevato i pugni in aria. Speravo che la cosa si facesse. Non perché è italiano, ma perché è un allenatore che ha vinto tutto. Guarderà certamente all’Italia con occhi diversi. Se ci fate caso, gli ultimi allenatori non ha prestato molta attenzione al campionato italiano. Qui in Brasile trasmettono poche partite, oggi si guarda di più la Premier League o il Real Madrid o il Barcellona”.

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  • “SICURO CHE ANDRO’ AI MONDIALI”

    “Ho già dimostrato il mio valore. Torno da un infortunio, ma se starò bene sono sicuro che verrò convocato per i Mondiali. La strada è ancora lunga, l’importante adesso è mantenere la concentrazione e stare bene. Sarà una scelta di Ancelotti, che è un allenatore di grande livello. Guarderà all’Italia con occhi diversi”.

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