Bonucci lascia il calcio giocato: dai successi con la Juventus al trionfo con l'Italia a Wembley

L'anno di grazia della carriera di Bonucci è il 2009, quando in estate l'Inter lo inserisce nell'operazione che porta a Milano Milito e Thiago Motta dal Genoa: tuttavia la maglia rossoblù il classe 1987 non la vestirà, alla luce della cessione in compartecipazione al Bari neopromosso in Serie A.

In biancorosso forma una coppia difensiva di tutto rispetto con Andrea Ranocchia, risultando fondamentale per il decimo posto finale a quota 50 punti dei 'Galletti' pugliesi.

Al termine della stagione il Bari acquista anche l'altra metà del cartellino di Bonucci, poi ceduto interamente alla Juventus: dopo una prima stagione complicata, il difensore viterbese si erge a leader della retroguardia nella squadra guidata da Antonio Conte.

Con Barzagli e Chiellini dà vita al celebre trio denominato 'BBC', pilastro portante dei successi bianconeri in Italia e nelle ottime campagne europee, conclusesi però senza la ciliegina sulla torta.

Nell'estate 2014 il posto di Conte viene preso da Massimiliano Allegri, con cui Bonucci dimostra di non legare particolarmente: è ancora negli occhi di tutti quel Porto-Juventus seguito su uno sgabello in un box dello stadio 'do Dragão'. Il preludio al clamoroso passaggio al Milan.

La stagione 2017/18 è quella del trasferimento che nessuno si aspetta: Bonucci diventa un giocatore del Milan che gli consegna subito la fascia da capitano, tra qualche naso storto di troppo all'interno dello spogliatoio.

Quella è la squadra costruita dai dirigenti Fassone e Mirabelli con ben undici colpi di mercato, che però non rispetterà le attese di successo: Bonucci finisce per essere fagocitato dalle difficoltà che stritolano tutto l'ambiente rossonero e, dopo appena un anno, ecco un altro colpo di scena.

Il Milan sta improvvisamente stretto a Bonucci, riacquistato dalla Juventus nell'estate del 2018: nonostante lo scetticismo iniziale (il goal festeggiato da avversario con tanto di esultanza classica all'Allianz Stadium è ancora un ricordo fresco) il difensore viterbese riesce a riconquistare la fiducia dei suoi vecchi tifosi a suon di prestazioni che proiettano 'Madama' verso la conquista di due ulteriori Scudetti.

L'addio di Allegri nel 2019 sembra aprire nuove porte a Bonucci; tuttavia, col ritorno del tecnico livornese nel 2021, lo spazio per l'ex Bari (frenato anche da un fisico non più all'altezza) si riduce progressivamente: al termine della stagione 2022/23 è ufficiale l'interruzione del rapporto con la Juventus, nonostante la convinzione di Bonucci di poter ancora dire la sua.

Prima della separazione dalla Juventus, Bonucci fa in tempo a regalarsi la gioia del trionfo a Euro 2020, slittato all'anno successivo a causa dell'emergenza pandemica: oltre a contribuire eccellentemente alla difesa della porta di Donnarumma, trova anche il tempo di risultare decisivo con la rete dell'1-1 che consente all'Italia di riprendere nella finalissima di Wembley l'Inghilterra, poi sconfitta ai calci di rigore.

Un successo festeggiato con l'amico e compagno di sempre Giorgio Chiellini, in compagnia di un bel piatto di pastasciutta: uno scatto che ancora oggi viene ricordato con piacere in riferimento allo scacco matto agli inglesi nel loro stadio principe.

Bonucci prova a ripartire dalla Germania e dalle ambizioni dell'Union Berlino, appena qualificatosi per la Champions League grazie all'ottima stagione fatta registrare in Bundesliga: in Europa sono però appena due i punti conquistati nel girone chiuso all'ultimo posto, mentre in campionato la società con sede nella capitale naviga in acque bruttissime (leggasi zona retrocessione).

L'11 gennaio 2024 il Fenerbahce lo acquista a titolo gratuito, ma anche in Turchia non va come sperato: inserito alla fine dei tempi supplementari in vista della lotteria dei rigori, Bonucci sbaglia il suo tentativo dal dischetto e consegna l'accesso alla semifinale di Conference League all'Olympiacos, punto più basso dell'ultima esperienza agonistica.