Chi voleva una conferma è stato accontentato: il Sassuolo ha deciso di vestire i panni della macchina da punti in trasferta. La compagine neroverde, infatti, inanella il terzo risultato utile esterno e lo fa imponendosi sul campo di un’Atalanta che, viceversa, prolunga il suo digiuno da vittoria in campionato.
Una sfida, quella che si è giocata alla New Balance Arena, che ha visto la Dea proporre forse una delle sue peggiori versioni in questa stagione. Ad impressionare, infatti, più che il pesante 0-3 subito, è stato l’atteggiamento quasi rinunciatario che si è tradotto nei fischi piovuti dagli spalti.
Eppure, la prima vera grande occasione del match è stata proprio di marca orobica: al 9’ Lookman batte con un potente destro Muric, ma Idzes si immola di testa e compie uno straordinario salvataggio sulla linea.
È uno dei pochi sussulti di una squadra che, nella prima frazione, muove tanto il pallone ma spesso con troppa lentezza. Il Sassuolo, ottimamente organizzato, con il passare dei minuti guadagna sempre più metri e il suo ottimo lavoro viene premiato al 29’, quando Berardi trasforma un calcio di rigore assegnato per un fallo di Carnesecchi ai danni di Pinamonti.
Nella ripresa, Juric ridisegna la sua squadra inserendo subito De Ketelaere e Djimsiti per Kossounou ed Ederson, ma prima ancora di capire se i suoi cambi possano sortire alcun effetto, Berardi — dopo una splendida giocata — serve Pinamonti che, in area di rigore, si gira e trafigge di destro Carnesecchi.
L’Atalanta prova a reagire e si rende pericolosa in un paio di occasioni con Lookman e Krstovic, ma al 66’ a chiudere definitivamente il discorso è ancora un super Berardi, che cala il tris al termine di un perfetto contropiede.
È il goal che manda in archivio la gara e che lancia il Sassuolo a quota 16, ovvero a ridosso delle posizioni che valgono l’Europa. Per l’Atalanta, alla seconda sconfitta consecutiva nel torneo, è notte fonda: i punti in classifica restano 13.




