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Carlo Ancelotti Real Madrid 2024Getty

Ancelotti e la carriera da allenatore: “Non ci pensavo, poi è arrivato Sacchi”

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Carlo Ancelotti ha avuto un’eccellente carriera da calciatore, ma ancora meglio è riuscito a fare da allenatore.

Non solo infatti si è seduto su alcune delle più importanti panchine del pianeta, ma ha messo così tanti trofei in bacheca (comprese ovviamente cinque Champions League) da meritarsi un posto tra i tecnici più vincenti di sempre.

Ancelotti, partecipando all’evento 'Mexico Siglo XXI' della Fondazione Telmex, ha spiegato come è diventato allenatore e qual è la visione che ha del suo lavoro.

  • “SACCHI MI VOLLE COME ASSISTENTE”

    “Diventare allenatore non è una cosa alla quale ho sempre pensato. Poi un giorno Sacchi al Milan mi disse che mi voleva come assistente una volta appesi gli scarpini al chiodo. Era un genio, un tecnico che ha cambiato il modo di allenare, un grande insegnante che, come Eriksson, mi ha dato tanto. La conoscenza è importante”.

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  • “CONTA IL RAPPORTO CON LE PERSONE”

    “Le difficoltà le incontro tutti i giorni, quello dell’allenatore è un ruolo di grande potere e responsabilità. Alla fine l’aspetto più importante è il rapporto con le persone. Ai miei calciatori dico che sono persone che giovano a calcio e avere con loro un rapporto che va oltre la sfera professionale aiuta ad ottenere prestazioni migliori. Avere un buon rapporto aiuta a lavorare meglio, anche perché tutti vogliono giocare e la cosa non è possibile. Bisogna essere onesti con le persone ed io ho formato il mio carattere circondandomi di persone tranquille”.

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  • Kylian Mbappe Real Madrid 2024-25Getty

    “IL REAL IL PIU’ GRANDE CLUB AL MONDO”

    “Come si mettono insieme Mbappé, Rodrygo e Vinicius? Il Real Madrid è il club più grande al mondo e quindi ha i giocatori più grandi. Le esigenze sono elevate e devi essere in grado di mettere la loro qualità al servizio del club. Se sei al Real devi lottare in tutte le competizioni senza mollare mai fino alla fine. E’ questo che fa chi indossa questa maglia”.

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  • “LA VITTORIA NON E’ LA FELICITA’”

    “La sconfitta rappresenta un momento di tristezza, ma anche un’occasione per crescere e per migliorare. La vittoria non è la vera felicità, è più un sollievo visto che tre giorni dopo sei nuovamente sotto esame. Le critiche ci sono sempre e danno fastidio solo se non riesci a fare autocritica. La vita senza pressioni non esiste e il giorno in cui non sarò preoccupato prima di una partita dovrò fermarmi. Mi vedo ancora a lungo in panchina, finché non si esaurirà il fuoco”.

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  • Carlo Ancelotti Arda GulerGetty Images

    “SUCCESSO E’ DARE IL MASSIMO”

    “E’ difficile dire cosa sia il successo. Per alcuni può essere vincere un titolo o non perdere, per me è dare tutto. Hai successo se riesci a tirare fuori il massimo a livello fisico e mentale”.

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