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Allegri Juventus FiorentinaGetty

Allegri furioso: strigliata alla squadra dopo Juventus-Fiorentina

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Sul campo volti sereni e gioiosi per un successo sofferto e importante nell'ottica della conquista di una qualificazione in Champions League, ciò che serviva per dare continuità alla vittoria sulla Lazio in Coppa Italia: il tap-in di Gatti contro la Fiorentina ha consentito alla Juventus di consolidare il terzo posto e di allungare sul Bologna, fermato allo 'Stirpe' dal Frosinone.

Se al triplice fischio di La Penna le facce dei giocatori bianconeri erano colme di gioia ed esaltazione, lo stesso non può dirsi per ciò che è accaduto all'interno dello spogliatoio una volta terminata la partita: ed è qui che entra in gioco Massimiliano Allegri.

Il tecnico livornese, come riportato dal 'Corriere dello Sport', si è reso protagonista di una sfuriata nei confronti dei suoi giocatori, sulla scia di quella andata in scena all'Olimpico il 30 marzo dopo il k.o. contro la Lazio.

  • GESTIONE SUL BANCO DEGLI IMPUTATI

    Ad Allegri non sarebbe piaciuta la gestione del secondo tempo, giocato meglio dalla Fiorentina che ha sfiorato il pareggio a più riprese: in primis con il mancino a giro di Nico Gonzalez, deviato contro la traversa da uno straordinario riflesso felino di Szczesny.

    Troppi rischi corsi dopo un primo tempo giocato alla grande, concluso con ben tre goal annullati e la rete decisiva di Gatti: una Juventus a due facce di cui Allegri avrebbe fatto volentieri a meno.

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  • GIUNTOLI E MANNA

    Da parte di Allegri la ferma richiesta di cancellare una volta per tutti i cali di tensione, troppo spesso letali in questa seconda parte di stagione: qualche giocatore avrebbe anche provato a dare spiegazioni all'allenatore, che però avrebbe stroncato sul nascere l'ipotetico dialogo.

    Uno sfogo abbastanza duro, che avrebbe anche causato l'intervento diretto di Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna, decisi a gettare acqua sul fuoco per alleggerire una situazione fattasi spinosa: un tentativo di mediazione andato a vuoto e respinto con fermezza da Allegri.

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  • SECONDO SFOGO IN POCO TEMPO

    Già il 30 marzo scorso, al termine di Lazio-Juventus, Allegri aveva utilizzato dei toni forti per strigliare la squadra, punita dal colpo di testa di Marusic nel finale di una gara pessima per quanto riguarda la prestazione generale.

    Toni accesi a cui ha fatto seguito il confronto (molto più pacato e costruttivo) con i quattro 'senatori' Danilo, Rabiot, Alex Sandro e Szczesny tra le mura della Continassa: tra allenatore e giocatori sarebbe stato stipulato una sorta di patto volto a sensibilizzare gli altri componenti della rosa, magari meno abituati a sostenere un carico di pressioni così elevato.

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