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Vincente Nations League 2024/25

Retegui e Kean in forma smagliante: ecco perché il duo d’attacco può trascinare l’Italia in Nations League

L’Italia ha sempre puntato sulla difesa. Ma con Luciano Spalletti le cose stanno cambiando. Mateo Retegui e Moise Kean hanno dato nuova linfa all’attacco azzurro, aggiungendo soluzioni e pericolosità. E con una fase offensiva finalmente concreta, l’Italia diventa una squadra da tenere d’occhio nella Nations League 2024/25.

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Quote esatte al momento della pubblicazione che possono subire variazioni. Per gli aggiornamenti è possibile consultare il sito dei bookmaker.

Retegui e Kean: il nuovo volto dell’Italia

Negli ultimi anni, trovare un attaccante affidabile è stato un problema. Ora, però, la musica è cambiata. Retegui, trascinatore dell’Atalanta, è capocannoniere della Serie A con 22 reti. Kean, rinato alla Fiorentina, ne ha segnati 15. Due giocatori diversi, ma complementari.

Retegui è l’attaccante che mancava. A Bergamo è cresciuto tantissimo, grazie a Gian Piero Gasperini che gli ha affinato i movimenti e il gioco di sponda. Ma sono i numeri a parlare: 22 gol in stagione, 4,04 tiri a partita, xG di 0,79 per 90 minuti. Crea occasioni e le trasforma con una costanza impressionante.

Kean, invece, ha ritrovato la sua dimensione a Firenze. Più libertà, più incisività: 15 gol in stagione, con la capacità di giocare sia da punta centrale che da esterno. Un’arma tattica in più per Spalletti.

Insieme, danno all’Italia un attacco finalmente vario e imprevedibile. Uno è il finalizzatore, l’altro aggiunge velocità e profondità. Un mix che agli Azzurri mancava da troppo tempo.

Il 3-5-1-1: la chiave tattica di Spalletti

Per anni, l’Italia ha giocato con un solo centravanti e un assetto prudente. Spalletti, invece, ha deciso di cambiare. Il 3-5-1-1 è diventato il suo marchio di fabbrica.

Il sistema ha funzionato contro Francia, Belgio e Israele. Pellegrini gioca dietro l’unica punta, dando equilibrio alla squadra, mentre l’atalantino fa da riferimento offensivo. Il gigliato, invece, spesso entra nella ripresa per dare freschezza e strappi in velocità.

Ma il doppio attaccante resta un’opzione concreta. Contro squadre che si chiudono, la combinazione tra la fisicità di Retegui e i movimenti di Kean può fare la differenza. In alternativa, Spalletti può partire con uno solo e cambiare in corsa - flessibilità prima di tutto, insomma.

Il cammino degli Azzurri in Nations League

Gli Azzurri hanno chiuso il Gruppo 2 della League A al secondo posto con 13 punti, dietro solo alla Francia per differenza reti. Quattro vittorie, un pareggio, una sconfitta. Ora, ai quarti di marzo, c’è la Germania.

Il percorso ha confermato una squadra più solida e con un attacco più incisivo. Due esempi su tutti? Il 3-1 all’esordio contro la Francia è stato un segnale forte, il 2-2 col Belgio ha mostrato che l’Italia sa reggere il confronto anche con le big.

Gigio Donnarumma in porta, Sandro Tonali a guidare il centrocampo, un attacco che finalmente funziona: l’Italia arriva alla fase finale con fiducia e ambizioni.

Perché l’Italia può vincere la Nations League

Le quote dei principali bookmaker online sull’Italia vincente in Nations League oscillano fra 7.00 e 9.00. La Spagna resta la favorita, ma gli Azzurri hanno trovato un equilibrio tra solidità e incisività che li rende una squadra da non sottovalutare.

Retegui e Kean stanno vivendo la loro miglior stagione, segnano con continuità e sono decisivi nei momenti chiave. Spalletti ha dimostrato di saper adattare la squadra alle partite, alternando il 3-5-1-1 con soluzioni più offensive senza perdere compattezza.

L’esperienza nei tornei a eliminazione diretta è un altro fattore chiave. L’Italia ha chiuso al terzo posto nelle ultime due edizioni della Nations League, dimostrando di sapere come gestire i momenti decisivi.

Il cammino nel girone ha rafforzato fiducia e convinzione. L’attacco funziona, il gruppo è solido e c’è di nuovo entusiasmo.

Le sfide da affrontare

Nonostante i progressi, ci sono ancora ostacoli. Il primo riguarda la fase difensiva: otto gol subiti in sei partite sono troppi per una squadra che ha sempre puntato sulla solidità. Contro la Germania, servirà più attenzione.

Poi c’è la concorrenza. La Spagna è la favorita, con una rosa completa e talenti in ogni reparto. Superarla non sarà facile.

Infine, la pressione sugli attaccanti. Retegui e Kean sono i riferimenti offensivi, ma se uno dei due cala, l’Italia rischia di trovarsi senza alternative di livello.

Nonostante tutto, la squadra di Spalletti arriva con un’identità chiara, un attacco che segna e un gruppo in fiducia. E con questi presupposti, gli Azzurri vanno considerati tra le squadre che possono arrivare fino in fondo in Nations League.