
Sagre, manifestazioni, feste, annunci. Viene annunciato un ospite, il suo background, la sua storia. Per far sì che gli spettatori siano attratti dal nuovo nome svelato per il dato evento, prima regola, viene stilata una lista dei motivi per cui, sì, quella persona o quel gruppo meritano di essere visti dal vivo. Riconoscimenti, record e ovviamente premi. Se nel mondo del cinema ogni trailer presenta candidati e vincitori di premi Oscar per dare epicità al film, se nel pianeta musica si ricordano i Grammy o, spesso, il tormentone che li ha resi comuni, nel calcio la questione è un po' diversa.
Quando un trasferimento arriva a sorpresa, magari di un vecchio campione sul viale del tramonto in un piccolo club, viene spesso, se non sempre, fatto presente ai tifosi la conquista della Champions League o dei Mondiali. Perché sì, poter evidenziare che un proprio giocatore ha conquistato uno dei massimi trofei internazionali del calcio, fa brillare il proprio movimento, e ovviamente l'annuncio di presentazione. Malta ha potuto mettere in mostra un Campione del Mondo come Cristian Zaccardo.
Prendendo ad esempio Zaccardo, nel mondo dei tifosi del calcio ci sono quattro categorie. Quella che segue il pallone rotolante ogni tanto, distrattamente, probabilmente senza averlo mai sentito nominare. E questa è la quarta. La terza, invece, lo ha sentito nominare in città, a Palermo, Bologna o Milano. La seconda ricorda che nel 2006 anche lui ha conquistato i Mondiali. La prima, la più appassionata, non ha dimenticato le squadre in cui ha militato e che al torneo tedesco in cui ha conquistato la medaglia dorata, è stato l'unico giocatore a segnare a Buffon su azione. In un maldestro intreccio di gambe divenuto, a suo modo, storico autogoal.
Probabilmente nemmeno la prima categoria di tifosi calcistici ricorda che Zaccardo, lasciato Palermo in favore del Wolfsburg prima, del Parma poi e dunque dei rossoneri meneghini, ha chiuso la carriera senza sussulti. Ha prima accettato la corte del Carpi dopo l'addio al Milan, la squadra più famosa, esclusa l'Italia, con la quale abbia mai giocato. Dunque, il classe 1981 oggi quarantunenne ha optato per il Vicenza e la prima e unica stagione in Serie B della sua carriera, in basso oltre il sogno Serie A sedici anni dopo l'esordio professionistico in Serie C1 con la casacca dello Spezia.
A Vicenza il terzultimo posto del 2016/17 significa tragica retrocessione su cui Zaccardo non vuole concludere la sua carriera. Verrà sempre ricordato per i Mondiali conquistati in terra tedesca, ma non vuole passare per il Campione del Mondo che ha chiuso la carriera con una discesa in C. Si sente ancora bene, a quasi 36 anni. Non ha desideri da dirigente o allenatore, desidera correre sulla fascia e provare ancora a segnare e fornire assist, a difendere centralmente ed attaccare quando si è creato il varco giusto. E così, ascolta le proposte. Cipro, Malesia, Thailandia, Georgia, Italia, Olanda. Qualcosina, non qualcosa.
Le proposte arrivano dal giro di calciatore famoso (non celeberrimo) in cui è da anni. Ma spuntano fuori anche dal web, dal sì-ma-dai-proviamo, che ha messo insieme. Nel 2017, Zaccardo ha infatti inserito su Linkedin il proprio profilo, aspettando quasi per gioco proposte per proseguire la carriera. Mette insieme una piccola biografia, correlata da goal, presenze e assist con le squadre di club e le varie rappresentative azzurre. Nel farlo, omette il punto più importante: è un Campione del Mondo. Basta e avanza però il suo cognome per ricordarlo a tutti, alle già citate categorie di tifosi.
Nel descriversi, senza dare il tanto prezioso slogan da calciatore che ha vinto una Bundesliga, un titolo europeo Under 21 e uno Mondiale, si dà una data di scadenza ("massimo due anni"), un elogio ("affare") e una descrizione che sembra uscita da un annuncio lavorativo presente sulle pagine dei giornali cartacei o sugli inquilini che cercano un appartamento, con o senza referenze:
"Ho rescisso il contratto che mi legava al Vicenza fino a giugno 2018, attualmente sono un calciatore svincolato. Sto ancora bene fisicamente potrei giocare ancora due anni a livelli alti, chi mi prenderà secondo me farà un affare. Calciatore serio, professionale e forte"
Le proposte fioccano, ma nessuna convince seriamente Zaccardo. Ha due figli, una moglie e una vita davanti a cui pensare, insieme a loro. Non può accettare la qualunque, ma solamente qualcosa di ponderato. Si fa avanti una squadra di Hamrun, cittadina di 10.000 nella vicina Malta. Dalla natia Modena, l'isola dista poco e le idee della dirigenza dello Spartans Football Club fa breccia nel cuore del difensore. Cellulare in mano, notifica di Linkedin: spettabile signor Zaccardo, vorremmo proporle Malta e il nostro campionato in ascesa per il prossimo biennio. Detto, fatto.
A GOAL, Zaccardo ha raccontato nell'autunno 2018 i motivi di quella scelta:
"Per tanti motivi: la qualità della vita, il mare, la vicinanza all'Italia e il fatto di poter imparare bene l'inglese, sia io che la mia famiglia. E ovviamente per il progetto sportivo. Il livello è discreto, lo paragonerei a una Serie B, poi c'è molto da lavorare dal punto di vista delle strutture. Si pensi che a Malta ci sono tre stadi in cui si gioca la Premier League, uno dei quali è proprio l'impianto dell'Hamrun Spartans. Così, succede spesso che si giochino due partite una dietro l'altra, nello stesso stadio: il biglietto vale per entrambe le partite e uno si può godere un pomeriggio intero di calcio giocato".
A Malta, Cristian Zaccardo da Formigine è sicuramente il giocatore più rappresentativo. Esordisce alla settima giornata, dopo aver ritrovato la forma migliore ed essersi posizionato al centro della difesa a quattro insieme al giovane maltese Daniel Zerafa. Parte titolare, ma lo Gira United, con uno scatenato Amadou Samb, passeggia sul Campione del Mondo e i suoi compagni: tripletta, 4-0 e sorrisi rimandati. Nessuna pietà da parte degli avversari, che hanno del timore reverenziale solamente ai margini della gara. Durante, nessuna paura: vogliono dimostrare qualcosa, vogliono mettersi in mostra. Lo fanno.
Non è certo l'esordio che Zaccardo si aspettava, ma il campionato - a dodici squadre - è decisamente equilibrato, e un solo campione proveniente dal nord non può fare la differenza. Può aiutare, certo, ma cambiare totalmente squadra e campionato no. E così, tra ottobre ed aprile gioca, lotta, segna tre reti, si presta a foto ed autografi, cercando di tramutare il suo primo anno maltese in ritorno al top, nel secondo:
"Voglio aiutare l'Hamrun Spartans a tornare in Europa: in caso di arrivo tra le prime tre, ci sarebbe la qualificazione ai preliminari di Champions o di Europa League. Vedremo anche nei prossimi mesi, mi auguro ci siano i presupposti per proseguire a lungo con questo progetto".
A giocarsi il primo turno di qualificazione della Champions League 2018/2019 sarà invece La Valletta, nuovamente sul tetto del calcio nazionale. Dietro i biancorossi, Balzan, Gzira United, Birkirkara, tutte ai turni preliminari di Europa League. Niente da fare per Floriana, HIbernians, Sliema e l'ottava classifica, proprio l'Hamrun di Zaccardo, che nel frattempo ha arruolato anche Davide Succi, ex bomber di Padova, Ravenna e Cesena. Gli Spartans non riusciranno in ciò che il Campione del Mondo 2006 e il suo compare italiano si aspettavano, ovvero un'annata top per dimostrare di poter ancora essere trascinatori e pedine di un progetto importante. Esistente, certo, ma lontano dall'essere perfetto. Incompleto.
Quando l'orologio mondiale segna maggio 2018, Zaccardo annuncia l'addio all'Hamrun:
"Volevo comunicare che si è ufficialmente chiusa la mia avventura con l'Hamrun Spartans, un'esperienza nata quasi un anno fa in seguito al mio annuncio su LinkedIn che mi ha permesso di conoscere un'isola che mi ha conquistato fin dal primo giorno. Voglio ringraziare tutti i compagni di squadra coi quali ho condiviso questa stagione ed i calorosissimi sostenitori dell'Hamrun coi quali ho vissuto momenti che porterò sempre con me. Auguro un grosso in bocca al lupo alla società rossonera. Adesso sono in attesa di una nuova avventura che mi vedra' impegnato con il mio solito atteggiamento professionale e con la voglia di muovere un primo passo verso quella che potrebbe essere la mia prossima professione. Come sempre fatto darò maggior importanza ad iniziative che hanno progetti seri alle spalle. Essendo ancora convinto che il movimento calcistico maltese possa crescere considerevolmente nel prossimo futuro, continuo a valutare progetti seri da portare avanti sull'isola (ho già ricevuto altre proposte e le sto valutando). Non vedo l'ora di poter cominciare da subito qua o in giro per il Mondo".
Si parlerà di problemi di natura economica con la società maltese, decisivi per l'addio a nemmeno un anno dall'arrivo sull'isola. L'impronta di Malta nell'animo di Zaccardo sarà comunque netta, considerata la tesi all'esame finale per il corso abilitativo di Direttore Sportivo organizzato dal Settore Tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio: progetti di investimento per lo sviluppo del calcio maltese.
Dopo una breve esperienza al Tre Fiori, San Marino, con cui chiude la carriera da calciatore, comincia la sua nuova vita: sfiora il ruolo di direttore sportivo al Palermo e diviene agente, alla ricerca di talenti, nel suo vecchio ruolo di centrale o terzino, di bomber, trequartisti e portieri. Lo fa con un'esperienza in più nell'animo, così diversa da quelle vissute in passato, con una capacità di comunicazione più alta e la consapevolezza che tutto va guadagnato, e non trascinato dal passato.
Lo ha vissuto sulla sua pelle: sbandierato come Campione del Mondo del passato, è stato inserito in un contesto di medio-basso livello faticando nel mostrare quell'incollata etichetta. L'esperienza, però, è sempre esperienza: di vita, di storie da raccontare, di mani che pescano in vecchi mondi per crearne di nuovi.


