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Dwight Yorke Andy Cole Manchester UnitedGetty Images

Yorke e Cole, i 'Calypso Boys': dal Treble con il Manchester United ai 140 goal in tre anni

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La storia del calcio è composta da campioni che hanno segnato decenni, spesso anche oltre: talenti capaci di far sognare intere generazioni. E poi ci sono loro, Andy Cole e Dwight Yorke: gemelli del goal che in soli tre anni hanno segnato una vera e propria era con la maglia del Manchester United.

Una carriera che probabilmente non sarebbe stata la stessa per i due attaccanti se non si fossero incontrati al posto giusto nel momento giusto: i 'Calypso Boys', così chiamati per le origini caraibiche di entrambi (la madre di Cole era cresciuta a pochi chilometri dalla città natale di Yorke), riuscirono nell'impresa di portare i Red Devils sul tetto del mondo con uno storico 'Treble', oggi 'Triplete', alla corte di Sir Alex Ferguson.

Nati a distanza di soli 18 giorni, separati da un oceano, il destino dei due giocatori si lega in modo indelebile nell'estate del 1998, quando Yorke raggiunge il suo 'gemello' Cole, che lo aveva anticipato firmando per lo United tre anni prima.

E pensare che molti puntano il dito contro l'arrivo del nativo di Trinidad e Tobago, considerato troppo uguale per caratteristiche fisiche e tecniche allo stesso Cole, già centravanti affermato ormai da tre anni a Manchester prima accanto a Cantona e poi a Sheringham.

Andy Cole Dwight Yorke Manchester UnitedGetty Images

Proprio da questa incredibile similitudine nasce un feeling mai visto per una coppia di attaccanti capace di segnare in soli tre anni la cifra 'monstre' di 140 goal in due, un record per il campionato inglese.

Dotati di grande atletismo, forti tecnicamente e abili nel gioco aereo nonostante una statura non eccelsa: nel 4-4-2 di Ferguson sono la perfetta 'potenza di fuoco' di una squadra perfetta. I 'Soul Brothers' conquistano l'Europa alla prima stagione insieme, quella del 'Treble' del 1998/1999: Premier League, FA Cup e soprattutto quella Champions League firmata nei minuti di recupero dal duo Sheringham-Solskjaer contro il Bayern Monaco.

Al contrario del pensiero di molti detrattori, Yorke e Cole non si pestano mai i piedi in campo, mostrando un'intesa senza precedenti all'interno dell'area avversaria, aiutati anche dal bel rapporto di amicizia creato al di fuori del rettangolo di gioco.

"Giocare con lui sin dall’inizio fu come quando ti innamori subito di una bella donna. Tutto era al suo posto. Se lui eseguiva un movimento io facevo l’opposto. Non avevamo mai dibattiti, eravamo in simbiosi su tutto, svelerà lo stesso Cole anni più tardi.

Ancora oggi sono la coppia più prolifica nella storia della Premier League e una delle coppie più forti di tutti i tempi, probabilmente la più affiatata dentro e fuori dal campo. Due giocatori complementari pur essendo estremamente simili, frutto di quella magica chimica che ti fa capire i movimenti dell'altro con un semplice sguardo.

Andy Cole Dwight Yorke Sir Alex Ferguson Manchester UnitedGetty Images

Con l'arrivo di Van Nistelrooy al Manchester United la coppia si separa, per poi ricongiungersi nel 2002 al Blackburn Rovers, dove i due riescono a conquistare una storica qualificazione in Europa. Una coesione quasi spirituale, un modo di giocare unico e ribattezzato nel tempo con il termine 'the telepathic ball'.

L'ultima breve avventura insieme risale al 2007, quando il vecchio compagno Roy Keane li chiamò al Sunderland, rigorosamente in coppia. I 'Soul Brothers' avevano però finito la benzina: sarà l'ultima scintilla di una coppia da favola, capace di entusiasmare il mondo intero con un'intesa più unica che rara.

Due personalità lontane, un destino comune, la leggenda dei 'Calypso Boys' risuona nel tempo: ancora oggi il marchio Red Devils è fortemente accostato agli anni d'oro di quella straordinaria coppia d'attacco.

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