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Di Maria Vlahovic Juventus SassuoloGetty Images

Il Vlahovic "formato Serbia" stuzzica: la coppia con Milik ispira, ma resta il rebus Di Maria

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Esistono due Dusan Vlahovic. E su questo, poco da dire: ne esiste uno con la maglia della Juventus, che nelle ultime settimane ha messo da parte il "broncio" causato dall'astinenza da goal e mostrato un volto che della determinazione ha fatto il suo vero tema, e quello sorridente visto con la Serbia durante la sosta per gli impegni delle Nazionali.

In entrambi i casi, comunque, stiamo pur sempre parlando dello stesso attaccante che, se messo nelle condizioni ideali, i goal li fa, li ispira e li mette in serie, in linea con le premesse. Le tante che da inizio carriera lo accompagnano e che al suo arrivo in bianconero, poco più di un anno fa, sono diventate dubbi, incertezze, costante ricerca di continuità.

Ma in questo Dusan può poco: o meglio. Può darsi da fare, sì: tutto il resto riguarda il gioco della Juventus di Massimiliano Allegri, diverso e distante da quello della Serbia di Dragan Stojkovic, ma con la linea comune del sistema.

Stuzzica, e non poco, quanto visto nelle due sfide contro LItuania e Montenegro: i 3 goal siglati in due partite da Vlahovic, in una Nazionale che gioca con la difesa a 3, ma con un diverso modo di attaccare. E qui si apre una bella parentesi: è replicabile quanto visto nella Serbia alla Juve?

In linea del tutto teorica sì: nella squadra serba Vlahovic gioca, quando schierato da titolare, in coppia con Aleksandar Mitrovic, un centravanti di peso che, però, sa svariare su tutto il fronte d'attacco, supportato da un altro Dusan, Tadic, sulla trequarti. Un 3-4-1-2 che in bianconero può essere proposto, come detto.

C'è un "solo che" importante: "solo che", appunto, Allegri a quel punto dovrebbe fare i conti con Angel Di Maria. Perché il partner d'attacco Vlahovic potrebbe averlo già ed è Arkadiusz Milik, al rientro dall'infortunio: un profilo "più attaccante" rispetto al "Fideo", che può aprirgli il giusto spazio sul fronte offensivo, portando via uomini.

Resta da capire cosa fare con l'argentino, schierato proprio in coppia con il serbo nelle ultime settimane: un "duo" che sembrava aver trovato la quadra, ma che in termini concreti non ha cambiato davvero la stagione di Vlahovic, in quanto a goal siglati.

Schierarlo sulla trequarti è un'opzione, ma sarà Allegri a decidere: in quel modo, tra l'altro, si potrebbe giovare della fantasia del "Fideo" tra centrocampo e attacco. Ma è solo una possibilità: pura teoria che, visto quanto fatto da Vlahovic con la Serbia, stuzzica e non poco.

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