A marzo compirà 23 anni, ma Vitinha vanta già due edizioni di Europa League in carriera: in totale, 14 presenze nella "seconda" competizione europea per club. Ma non è questo il punto.
E' cresciuto nel Braga e del club portoghese è diventato un elemento fondamentale, almeno fino alla prima metà della stagione in corso: attaccante di riferimento della formazione di Artur Jorge, in Liga Portugal è stato autore di 7 goal. Pesanti, sì, ma non come quelli siglati in ambito europeo.
Perché in Europa League il cammino del Braga non è andato secondo le aspettative, vero (terzo nel Girone D dietro all'Union Saint-Gilloise e all'Union Berlino, con conseguente "retrocessione" in Conference League), ma per Vitinha è stata una parentesi positiva.
L'attaccante portoghese classe 2000 ha siglato 4 reti, tutte nella fase a gironi, con la tripletta importante, ma non decisiva, contro l'Union SG: un bottino che gli ha permesso di diventare il capocannoniere della competizione, al pari di Gimenez del Feyenoord.
A gennaio, però, le strade di Vitinha e del Braga si sono divise: e non solo quelle. Perché il portoghese ha firmato per l'Olympique Marsiglia, trasferendosi in Ligue 1: e questo è un passo importante.
Lo è perché crea un paradosso mica male: Vitinha è il capocannoniere dell'Europa League, ma non gioca più in Europa. Nel senso che non disputa alcuna competizione europea.
Il Marsiglia è uscito da tutte le coppe nella clamorosa ultima giornata della fase a gironi, perdendo contro il Tottenham al 95' al Velodrome. Insomma: un'esperienza importante per Vitinha, almeno quanto paradossale.
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