Ancora una volta il razzismo è tristemente protagonista negli stadi di Serie A . Questa volta è successo al Bentegodi, nella sfida tra Verona e Brescia, e ha visto protagonista l'attaccante delle Rondinelle Mario Balotelli .
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Preso di mira dai tifosi di casa con isulti a sfondo razzista, Mario Balotelli ha sfogato la sua frustrazione calciando il pallone in tribuna con rabbia e provando a lasciare il campo, mentre intorno all'arbitro che ha fermato il gioco si è scatenato un parapiglia.
A calmarlo sono stati i compagni e gli avversari, che lo hanno abbracciato e gli hanno mostrato supporto nella situazione difficile, riportandolo alla calma. La partita è poi rimasta ferma per alcuni minuti, anche per permettere l'annuncio dello speaker del Bentegodi, ricoperto di fischi.
Miguel Veloso e Rrahmani sono andati sotto la curva del Verona nel tentativo di calmare gli animi dei tifosi, ma anche dopo la ripresa del gioco i fischi non si sono placati e sono continuati a ogni tocco di palla del numero 45 del Brescia.
Balotelli è rimasto in campo fino al fischio fiinale e ha anche segnato il goal del 2-1, che non è però servito per evitare la sconfitta in campo. Il nervosismo si è protratto anche nel post-partita della gara, con l'espulsione di Alessandro Matri.
Nel post-partita EugenioCorini, allenatore del Brescia, è tornato sull'episodio affermando che Balotelli gli ha rivelato di aver sentito qualcosa.
“Mario ha detto che ha sentito qualcosa in un momento molto concitato, da quel momento la sfida è continuata. Lui è stato bravo, è stato colpito emotivamente, ma ha continuato a giocare nonostante le difficoltà. Inutile continuare a rimarcare quanto accaduto. Dalla panchina è sempre complicato capire, c’era parecchia confusione".


