GOALÈ nata una stella. O meglio, così sembrava. Quando fece il suo esordio con la Roma, Umar Sadiq era poco più che un ragazzino.
I giallorossi vivevano un momento complicato, con Rudi Garcia arrivato praticamente al capolinea della sua esperienza nella capitale.
Mentre la prima squadra affannava, la Primavera di Alberto De Rossi vedeva emergere tra i suoi protagonisti un giovane attaccante nigeriano. Esile e longilineo, il ragazzo arrivato qualche mese prima dallo Spezia dimostra subito una grande confidenza con il goal.
Un rendimento che spinse Rudi Garcia a convocarlo e farlo esordire con i grandi bruciando le tappe nel dicembre del 2015.
Nel buio del tunnel nel quale era intrappolato, il tecnico francese trovò nel giovanissimo attaccante nigeriano uno spiraglio di luce.
E Sadiq ripagò la fiducia riposta in lui. Ci mise solo tre partite a segnare il suo primo goal tra i professionisti. Il 20 dicembre, una Roma ancora frastornata dalla clamorosa eliminazione ai rigori contro lo Spezia in Coppa Italia, ospitava il Genoa.
Una squadra possibilmente messa ancora peggio dei giallorossi. A sbloccare le marcature è Florenzi nel primo tempo. Ma la partita resta in bilico fino all'ultimo minuto. A regalare un Natale sereno ai romanisti ci pensa questo strano ragazzetto mandato in campo a una manciata di minuti dal fischio finale.
GettySu un cross di William Vainqueur - uno dei tanti Carneadi della Serie A - Sadiq sbuca alle spalle della difesa del Grifone e di testa batte Perin per il raddoppio.
A Roma si inizia a parlare di lui come valida alternativa a Edin Dzeko, rivelatosi fino a quel momento un flop di mercato come pochi in relazione alle aspettative generate al momento del suo acquisto.
Il sorpasso sul bosniaco sembra avvenire al rientro dalla pausa natalizia. Con Dzeko squalificato dopo al rosso rimediato con il Genoa per un colorito "Fuck off" all'arbitro Gervasoni, Sadiq va in campo del primo minuto al Bentegodi.
E il nigeriano segna ancora, impiegando soltanto 7 minuti di gioco per timbrare il cartellino dei marcatori. Sembra l'inizio di una carriera di primo livello, ma le cose vanno diversamente.
Sadiq paga il cambio di allenatore, con Luciano Spalletti che inizia la sua opera di trasformazione e riconversione di Dzeko da bidone a centravanti di primissimo livello.
Il nigeriano torna dunque tra le fila della Primavera, vincendo il campionato di categoria pur venendo squalificato per sei turni per via di una gomitata rifilata a un avversario nel derby contro la Lazio.
Nel 2016 Sadiq si trasferisce in prestito prima al Bologna e poi al Torino, ma da quel momento la sua carriera prende una piega piuttosto strana, costellata di momenti difficili e pochissimi goal.
Si susseguono una serie di esperienze deludenti. Da Breda a Perugia, passando per Glasgow, l'Erasmus calcistico intrapreso dall'attaccante arricchisce solamente la sua collezione di maglie.
GettyQuando sembra tutto finito, nel 2019 arriva il guizzo. A Belgrado, con la maglia del Partizan, Sadiq vive due stagioni da semi-protagonista con 23 reti in 52 presenze. Un ruolino di marcia che mancava dai tempi in cui era un Primavera.
La definitiva rinascita di Sadiq la sancisce il passaggio all'Almeria. In Segunda Division l'ex Roma si impone come titolare fisso ed è uno dei migliori profili del campionato. Nel 2020/2021 ha segnato 20 goal, nel 2021/2022 18 che hanno portato alla promozione.
E’ l’exploit che vale il ritorno che calcio che conta e che fa di lui, a venticinque anni, uno degli attaccanti più desiderati nel corso dell’estate del 2022.
Sono infatti in tanti a mettersi sulle sue tracce, compreso la Real Sociedad che, ceduto Isak al Newcastle per oltre 70 milioni di euro, può contare sulle risorse giuste per sbaragliare la concorrenza.
E’ il 1° settembre quando Sadiq firma il contratto che lo lega a ‘los Txuri-urdin’, appena due giorni dopo segna il suo primo goal con la sua nuova squadra, il terzo consecutivo dopo quelli messi a segno con l’Almeria.
Il club basco ha trovato l’erede di Isak ed è riuscito a farlo in tempi rapidissimi ma, proprio quando tutto lascia pensare ad una stagione vissuta da grande protagonista, a frapporsi tra lui ed il definitivo salto di qualità ci si mette il destino.
Al 38’ di Getafe-Real Sociedad, sfida valida per il quinto turno di campionato, l’attaccante nigeriano riporta un infortunio al ginocchio che pare fin da subito di grave entità. A confermare le peggiori previsioni saranno poi gli esami strumentali del caso.
“La risonanza magnetica eseguita questa mattina ha svelato una rottura del legamento crociato anteriore. Si tratta di una lesione che richiederà un trattamento chirurgico”.
Stagione finita con larghissimo anticipo e appuntamento con la consacrazione rinviato alla seconda parte del 2023.
Il destino ha in serbo uno dei suoi tiri. Gli mette di nuovo davanti la Roma, agli ottavi di Europa League 2022/2023. Un ritorno all'Olimpico, appuntamento al quale non vorrà mancare e magari far cambiare idea a qualcuno.
Nel momento più importante della sua carriera, Sadiq si è ritrovato costretto a fare i conti con la sfortuna, ma il tempo è dalla sua parte. A lui il compito di riprendersi tutto con gli interessi.




