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Il Tottenham di Conte crolla in casa: 0-2 con l'Aston Villa, da terzo a quinto in quattro gare

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Esistono inizi di anno migliori di quello vissuto dal Tottenham di Antonio Conte: su questo non ci sono dubbi. Anche perché la situazione della formazione dell'allenatore ex Juventus e Inter inizia a essere un po' complicata.

Gli Spurs perdono contro l'Aston Villa: il problema, pur consci dell'imprevedibilità della Premier League, sta nella statistica molto negativa che ha caratterizzato le ultime settimane del Tottenham e che rende chiaro il concetto di "rendimento altalenante".

Le due vittorie contro Bournemouth e Leeds vengono, in qualche modo, oscurate dalle sconfitte contro il Livepool e la squadra di Unai Emery: il tutto nelle ultime cinque sfide. Ma non solo.

Gli Spurs in casa hanno sì vinto contro il Leeds, ma si è trattata dell'unica gara (insieme a quella contro l'Everton dello scorso 15 ottobre) vinta nella serie delle ultime cinque sfide al "Tottenham Hotspur Stadium", dove non si pareggia praticamente mai.

Questo rendimento, in termini di classifica, si traduce in uno scivolone dal terzo posto, occupato al termine della quattordicesima giornata (disputata il 29 ottobre), al quinto attuale, con il sorpasso subito dal Manchester United di Erik ten Hag e il fiato del Liverpool (a -2 e con una partita da recuperare) sul collo.

Conte, in poche settimane, è quindi passato da una stabile posizione in zona Champions League a una più rischiosa lotta per entrare in un piazzamento europeo: lo ha fatto anche con lo 0-2 in casa contro l'Aston Villa, firmato Buendia e Douglas Luiz. Lo ha fatto il primo giorno di un anno partito male: c'è sempre tempo, comunque, per rimediare.

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