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Alessandro Del Piero Juventus

#Tifareperbene - Del Piero, per sempre il numero 10

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In matematica il numero 10 è considerato un numero felice. Non staremo qui a spiegarvi il processo dal quale deriva tale denominazione, ma se tale concetto lo applichiamo al calcio capiamo subito perché il 10 rappresenta la felicità.

Il numero 10 simboleggia la perfezione. Si dice che il numero 10 è divino poiché perfetto, in quanto riunisce in una nuova unità tutti i principi espressi nei numeri dall’uno al nove. Il numero 10 viene anche denominato Cielo, perché indica sia la perfezione che il dissolvimento di tutte le cose.

D'altronde Alessandro Del Piero, con il numero 10 sulle spalle, il Cielo ce lo faceva toccare con un dito. Con eleganza, portamento e uno stile che non si impara in nessuna scuola ha indossato la maglia più pesante nella storia della Juventus come se fosse la cosa più normale nel mondo. Una normale anormalità, perché Del Piero è sempre stato qualcosa di più.

Nel corso della sua carriera è diventato prima il numero 10 della Juventus, poi il Capitano e infine una leggenda per tutti i tifosi bianconeri e per chi ama il calcio nella sua sostanza. Perché il calcio è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i numeri 10 come Del Piero. Raccoglie in un'unica parola bellezza, emozione, divertimento e classe.

Del Piero non è mai cambiato nel suo percorso che lo ha portato dal soggiorno di casa, dove si esercitava a calciare le punizioni verso la porta che in realtà era una sedia, sino al tetto del mondo con la Juventus e con la Nazionale. Mai una parola fuori posto, mai una polemica o del gossip. Mai nulla che potesse intaccare la perfezione del suo numero 10.

Tifare per la propria squadra del cuore è parte integrante della cultura calcistica, soprattutto in Italia dove la passione per uno sport ricco di emozioni è condivisa tra milioni di persone. Tuttavia, oltre a tifare sugli spalti, molti appassionati cercano di provare a prevedere i risultati delle partite. E per farlo in sicurezza, è importate affidarsi ai migliori siti scommesse, che offrono un’esperienza di gioco trasparente e affidabile.

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Dieci è la somma di uno più zero, che a sua volta è uguale a 1, il numero che rappresenta l'eterno ricominciare. Del Piero ha ricominciato dopo la morte del padre e dopo un infortunio che ha rischiato di rovinargli la carriera. Ha ricominciato dalla Serie B, sempre con quella maglia addosso e sempre con quel numero sulle spalle. Perché "un cavaliere non lascia mai una Signora".

E' tornato in Serie A, vincendo la classifica marcatori, ed è tornato in Champions dove si è preso la standing ovation del Santiago Bernabeu. "Mi bastarono dieci minuti per capire che sarebbe diventato un campione", disse Giovani Trapattoni. Dieci minuti, esattamente 10. Non può essere solamente un numero approssimativo.

Oggi, come Totti, meritava di essere ancora a casa sua, nel suo mondo, con la sua maglia. Un pezzo di Juventus è andato via con lui, un pezzo di cuore, una grossa fetta di anima bianconera. Ma la numero 10 è rimasta: "Deve essere indossata, non ritirata. È bello che tutti i bambini possano sognare di giocare con una maglia che in 113 anni è stata vestita da grandissimi campioni. La Juve c'è stata, c'è e ci sarà. A prescindere da Alessandro Del Piero".

Essere da 10 è un qualcosa a cui tutti devono e possono aspirare, nel calcio come nella vita.  Ma come dice Buffon "nei prossimi 150 anni non ci sarà uno come Del Piero. Chi vestirà la sua maglia numero 10 dovrà sapere chi l'ha portata, come l'ha portata e comportarsi di conseguenza".

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